Manchester City-Napoli, Sarri: "Voglio 11 facce di c... Calendario assurdo, la Lega di Serie A è inadeguata"

Champions League

Maurizio Sarri sfida Pep Guardiola. Domani sera gli azzurri sono chiamati alla prestigiosa sfida in Champions League contro il Manchester City: l'allenatore presenta il match in conferenza stampa. Con lui anche Marek Hamsik

Guardiola e Sarri, Sarri e Guardiola. Tante volte accostati per lo stile e l'estetica del gioco che le loro squadre esprimono, domani si affronteranno in campo. L'allenatore catalano in conferenza stampa ha elogiato gli azzurri: "Dovremo adattarci a loro".

"Guardiola il più forte allenatore del mondo"

"Quanto è importante la partita di domani? In ottica qualificazione forse è la partita meno importante di tutte - esordisce Sarri - perché il City è di un altro livello rispetto a tutte le altre squadre del girone. E’ chiaro che se qualcuna delle altre tre squadre strappa dei punti al City, si mette in una posizione di vantaggio. Non so se ci condizionerà il campionato, ma domani rappresentiamo l’Italia in uno degli stadi più importanti d’Italia, essendo reduci da uno scontro diretto in campionato con la Roma e un altro lo affronteremo sabato con l'Inter: questo significa che in Lega è stato sbagliato qualche criterio nella formulazione dei calendari, non si possono affrontare tre partite del genere in sette giorni. Lo stesso avverrà prima dell’ultima giornata con Napoli-Juventus. Il turnover? Siamo in una fase della stagione in cui giocare con continuità è possibile, quindi non farò troppi calcoli: giocherà chi ha recuperato meglio". Sull'approccio mentale che la squadra dovrà avere, Sarri precisa: "Non dobbiamo accontentarci di esserci, se vogliamo essere grandi dobbiamo giocarcela anche nelle competizioni più importanti. E più importante della Champions League non c’è niente. A livello inconscio è diverso, se una squadra si sente più adatta a fare altro (giocare in campionato, NDR), inconsciamente mette più attenzione in quello che pensa di riuscire a fare meglio". Sarri poi risponde a Guardiola, che aveva fatto i complimenti al Napoli: "Guardiola lo ringrazio perché ci ha fatto i complimenti e questi complimenti arrivano da quello che è l’allenatore più forte al mondo. 30 anni il calcio fu insegnato da Sacchi, fra qualche anno ci renderemo conto di quanto è stato fondamentale in un’ulteriore svolta Guardiola, uno dei personaggi che segnerà la storia del calcio. Se uno come lui ci fa i complimenti, può solo farci piacere".

"Dobbiamo essere folli e senza paura"

Cambieremo qualcosa? Se devo morire, voglio morire da vivo. Significa che quando trovi una squadra evoluta dal punto di vista tattica e straordinaria dal punto di visto tecnico, l'aspetto tattico è una masturbazione mentale. Dobbiamo quindi fare semplicemente il nostro calcio, le idee di gioco sono simili, anche se a livello tecnico e di accelerazione hanno qualcosa in più di noi. Se bastasse cambiare qualcosa a livello tattico per battere le squadre forti, le squadre forti non sarebbero esistite nel calcio. Chiedo soltanto ai miei giocatori di non aver paura: il timore paralizza e ti fa soffrire, mi piacerebbe vedere 11 facce di ca... che abbiano la convinzione di poter palleggiare di fronte al City. Ma in testa questo tipo di follie bisogna averlo".

Parola al Capitano

Prima di Sarri, era stato Marek Hamsik a prendere la parola dalla sala stampa dell'Ethiad: "L’obiettivo è giocare bene per vincere le partite. Domani non sarà facile contro questa squadra mostruosa, ma possiamo fare bene. Vogliamo passare il turno, per andare agli ottavi: poi lì si vedrà. Domani sarà bellissima, una partita che tutti vorrebbero giocare, ma difficile. Il 115esimo gol è un'ossessione? No, l’importante sono i risultati e i punti e non ci possiamo lamentare. Abbiamo giocato male e meritato di perdere solo in Ucraina, per il resto siamo andati alla grande". Sugli obiettivi stagionali, Hamsik si esprime così: "Un sogno in particolare? Vincere qualcosa di importante, ma domani è solo una delle 60 partite che ci aspettano quest’anno, fondamentale per andare agli ottavi. In Champions si pagano anche i minimi particolari, dovremo stare attenti alla differenza reti, anche se la cosa più importante resta fare punti. Il City è la squadra da battere in questo girone. La squadra di Guardiola è cresciuta rispetto a quando l'affrontammo qualche anno fa, ma anche noi: è il Napoli più forte in cui io abbia mai giocato, lo ripeto".