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Champions, Juventus-Barcellona: Dybala a caccia della Joya perduta

Champions League

Luca Cassia

Paulo Dybala e Gonzalo Higuain, la coppia argentina contro il Barcellona di Leo Messi (Foto Getty)

Spezzato il digiuno del gol in Serie A, Dybala va a ricomporre il tandem argentino contro il Barcellona in Champions. Dopo la panchina a Marassi e il rigore calciato da Higuain, Paulo insegue la prima rete nella competizione dove non segna dallo scorso 11 aprile: di fronte c'era proprio l'idolo Messi

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Alla ricerca della Joya, magari nel revival di una notte magica. Se la Juventus si ritrova al 3° posto in campionato incassando più di una rete a partita e ben 10 in trasferta, chi ha ritrovato il gol perduto è Paulo Dybala nella tardiva reazione a Marassi. Digerita la panchina iniziale causa turnover imposto da Allegri, l’argentino va a ricomporre il tandem con Higuain nel crocevia in Champions League contro il Barcellona. I senatori bianconeri hanno richiamato all’ordine il gruppo, oggetto di distrazioni vietate per i campioni d’Italia così come i calcoli per accedere agli ottavi della competizione. Incrocio fondamentale contro Messi e compagni per ritrovare l’autostima e archiviare una mini-crisi, quanto mai sconosciuta per la corazzata azulgrana. Un primato in discussione e ricordi che rievocano i quarti di finale dello scorso 11 aprile quando a brillare davanti al cinque volte Pallone d’Oro fu proprio la Joya.

Viva Argentina

"So come aggiustare questa squadra", si è affrettato a spiegare Allegri opposto alla capolista della Liga, 11 vittorie in 12 partite nonché leader del girone a +3 sui bianconeri battuti al Camp Nou. Valverde perde big come Mascherano, Dembélé ed André Gomes ma non il ritrovato Suarez e soprattutto Messi, due gol segnati a Buffon a settembre. Un’Argentina mondiale di scena all’Allianz Stadium con il ct Sampaoli spettatore interessato, d’altronde l’attacco dell’Albiceleste sfoggia i suoi gioielli nella serata di Champions: detto dell’intoccabile Messi, la maglia della Selección verso Russia 2018 resta un obiettivo legittimo per la coppia in HD. A spingere la candidatura del Pipita c’è la rottura del crociato di Dario Benedetto, centravanti designato in Nazionale eppure vittima del grave infortunio rimediato nell’ultimo match del Boca Juniors. Stop che rilancia le quotazioni di Icardi e naturalmente di Gonzalo Higuain, grande escluso nelle recenti gerarchie di Sampaoli. E Dybala? Schierato dal ct nell’amichevole persa contro la Nigeria, match dove ha pesato l’assenza della Pulga, Paulo ha deluso lasciando il campo dopo un’ora di gioco.

Forse lo specchio del momento infelice per il 24enne bianconero, talento che dalla sosta del 2 ottobre fatica a ritrovarsi. Straripante in avvio di stagione con 10 reti, appannato dalla trasferta di Bergamo: un rigore sbagliato e bissato nel ko contro la Lazio, circostanza che può aver alimentato la nomina di Higuain dagli undici metri contro la Sampdoria. E pensare che in Serie A la Joya vantava uno score di 12 penalty realizzati su altrettanti tentativi. Un calo evidente e un nervosismo palpabile, emerso nella sostituzione di Lisbona (con tanto di lancio dei parastinchi e richiamo della società) ma nemmeno sfumato dopo la gemma contro la Spal quasi un mese fa. Da allora prestazioni altalenanti, il compleanno e un digiuno dal gol su azione spezzato solo al 94’ contro la Sampdoria. Ad alimentare i mugugni è la bocciatura dal 1’ a Genova, d’altronde Dybala aveva disputato solo 60 minuti in Nazionale negli ultimi 14 giorni. Senza dimenticare il sorpasso di Higuain nelle situazioni da palla inattiva.

Barça-terapia

A proposito di decisioni imposte da Allegri, i maligni hanno notato il calcio piazzato ottenuto da Dybala al 50’ di Juventus-Benevento: a calciare fu Higuain, solitamente preceduto nelle esecuzioni da Pjanic e proprio dal connazionale. Chissà che non pesino proprio gli errori in serie contro Atalanta e Lazio, certo è che Paulo è chiamato a ritrovare se stesso nella parentesi personale più delicata. Quale migliore occasione della sfida all’idolo Messi? Nell’ultima Champions League, avversari nei quarti di finale, il numero '10' rubò la scena a Leo segnando la doppietta iniziale che stese 3-0 i catalani. Exploit che ne amplificò l’interesse in chiave mercato nonché lo stop realizzativo nella rassegna, tabù da spezzare sullo stesso campo a distanza di sette mesi.

Per l’attaccante che in classifica marcatori viaggia alle spalle di Immobile e Icardi, la serata di Torino è anticipata dal gol ritrovato in contemporanea con il partner Higuain: si è trattata della 4^ uscita fortunata in stagione per entrambi gli argentini, ricorrenza da non trascurare nel momento in cui la coppia torna titolare in Champions. Chi marcia a pieni giri è il Pipita, autore del 6° gol consecutivo nelle ultime 5 uscite tra campionato ed Europa: la sua media realizzativa in bianconero parla di 0.575 reti a partita come Roberto Baggio, bomber preceduti nella storia del club solo da Omar Sivori (0.66). Vigilia animata per Dybala tra l’appello su Instagram ("Alzare la testa e pensare a mercoledì") placando così i dibattiti sulla gestione di Allegri e l’intervista a France Football: ribadita la volontà di vincere alla Juventus, l'argentino ha piuttosto alimentato perplessità non escludendo possibili nuove destinazioni in futuro. Intanto all’orizzonte incombe la sfida contro il Barcellona, squadra che dall’avvento di Allegri nella stagione 2014/15 è l’unica a precedere i bianconeri per punti conquistati (306 contro 300) nei rispettivi campionati. Dybala rinnova il duello con Messi, confronto vinto sette mesi fa con le ultime reti segnate in Champions League. Giù la maschera è l'imperativo per ritrovare la Joya.