Juventus-Barcellona 0-0: nessun gol allo Stadium, blaugrana agli ottavi da primi

Champions League

Due squadre prudenti, un verdetto certo: la squadra di Valverde vola agli ottavi da prima nel girone. I bianconeri, che faticano, si giocheranno tutto all'ultimo turno in Grecia contro l'Olympiacos

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Juventus-Barcellona 0-0

Tabellino:

Juventus (3-4-2-1): Buffon; Barzagli, Rugani, Benatia; Cuadrado (71' Marchisio), Pjanic (66' Bentancur), Khedira, Alex Sandro; Dybala, Douglas Costa (86' Matuidi); Higuain

Barcellona (4-3-1-2): Ter Stegen; Semedo, Piqué, Umtiti, Digne; Rakitic, Busquets, Iniesta (82' Jordi Alba); Paulinho; Deulofeu (56' Messi), Suarez

Ammoniti: Pjanic (J), Paulinho (B), Alex Sandro (J)

Nessun gol, un verdetto certo (la qualificazione agli ottavi di Champions del Barcellona da prima del girone). Uno rimandato: la Juventus si giocherà il passaggio del turno all’ultima gara in Grecia, contro l’Olympiacos. Dovrà vincere a ogni costo. All’Allianz Stadium, dopo la sconfitta a Marassi contro la Sampdoria, i bianconeri di Allegri erano chiamati al riscatto. Di fronte, il Barcellona tornato agli antichi splendori con Valverde, che all’andata al Camp Nou (il 12 settembre) ha vinto 3-0. Prima della sfida, l’allenatore blaugrana stupisce tutti: Leo Messi non gioca dal 1’. In una gara di Champions, la Pulce non partiva in panchina da più di un anno fa: il 28 settembre 2016 contro il Borussia Moenchengladbach. In campo, il Barcellona pensa più a difendersi che ad attaccare, e senza l’argentino l’imprevedibilità, inevitabilmente, ne risente. Dopo un primo tempo prudente, da entrambe le parti , un secondo tempo con poche, pochissime emozioni. All'89', una gran sassata di Dybala da fuori, potrebbe decidere la gara. Ter Stegen, però, dice no. Allo Stadium, non si vede un gol. Con il contemporaneo 3-1 dello Sporting Lisbona sull’Olympiacos, i portoghesi salgono a 7 punti nel gruppo D. Uno in meno dei bianconeri. A inizio dicembre, andranno al Camp Nou, e sfideranno un Barcellona già qualificato. La Juve dovrà fare bottino pieno in Grecia, nella settimana in cui sfiderà Napoli e Inter.

Le scelte

Chiellini non c’è, e lo si sapeva. Ma al momento di scoprire le carte, a sorprendere è l’allenatore del Barcellona. Leo Messi, come detto, parte dalla panchina. La notizia finisce su tutti i siti sportivi del mondo. Valverde schiera un 4-3-1-2 con Paulinho a collegare il centrocampo e le due punte Deulofeu-Suarez. L’altra sorpresa è in difesa: non gioca Jordi Alba, il terzino sinistro è l’ex romanista Digne. La Juventus si posiziona inizialmente con una difesa a 3 (Benatia, Barzagli, Rugani), un centrocampo a 4 con Cuadrado e Alex Sandro sulle fasce; Pjanic e Khedira in mezzo. In attacco Douglas Costa e Dybala giocano dietro all’unica punta Higuain. In panchina Mario Mandzukic, esaltato dalla coreografia dello Stadium prima del fischio d’inizio: "Tra gli uomini i guerrieri". Lui, avvolto in un cappotto, sorride compiaciuto.

Palo di Rakitic

Della prudenza del Barcellona, senza il suo uomo migliore, si è detto. Non si è detto, però, dell’unica vera occasione del primo tempo, che capita a Rakitic su punizione al 22’. Sullo spiovente si avventano due saltatori blaugrana, la palla però si stampa sul palo. E sulla respinta nessuno riesce a buttarla dentro. Per capire che primo tempo è, possiamo citare un dato: il Barcellona effettua il suo primo tiro nello specchio della porta al 43’ con Deulofeu. La Juve coi primi due (Douglas Costa al 2’ e Dybala al 18’) centra la porta, anche se Ter Stegen fa buona guardia; con gli ultimi due, soprattutto con Dybala al 44’: spara alto. Il possesso palla dei bianconeri è molto basso: 40,2%. Nella stagione della squadra di Allegri, era stato peggiore soltanto all’andata al Camp Nou (36,4%).

Poche occasioni, nonostante Messi

Anche il secondo tempo non regala grandissime occasioni. L’agonismo in campo è tanto. La partita a scacchi per non scoprirsi è sotto gli occhi di tutti. Il pubblico chiede di più, ma quell’equilibrio che Max Allegri aveva chiesto alla vigilia, sembra tornare. Con una delle squadre più forti del momento. Il Barcellona, però, difende bene e non si scopre come qualche tempo fa. Ci prova Suarez al 50’ su punizione: la sua palla finisce deviata alta, in corner. Poi entra Messi (per Deulofeu al 56’). Il risultato, però, non cambia. Allegri lancia Bentancur, per Pjanic, per avere maggior freschezza in mezzo e Marchisio per Cuadrado. Le due squadre però, non si scoprono. Pochi sussulti. Al 74’ Piqué rischia per un contatto con Douglas Costa in area. L’arbitro Mazic concede solo una rimessa dal fondo per il Barcellona. All’82’ Valverde richiama Iniesta in panchina, e lo Stadium si alza dedicando una standing ovation a Don Andrés. C’è tempo per vedere un tiro da fuori di Douglas Costa all’83’. E una grandissima occasione per Dybala al 92’: Ter Stegen a mani aperte, salva il risultato. Finisce così. Nessun gol, e una qualificazione da agguantare all’ultima giornata per la Juventus.