Marani: "Allegri? Permaloso come tutti i grandi allenatori. Un messaggio per caricare lo spogliatoio"

Champions League

Matteo Marani

L'allenatore della Juve reagisce al pareggio dello Stadium contro gli Spurs. E lo fa tirando fuori tutta la sua "livornesità". Un messaggio per lo spogliatoio, in vista del ritorno a Wembley. E' ancora tutto aperto, ma i bianconeri devono fare meno "gli italiani"...

Il pareggio in rimonta del Tottenham nell'andata degli ottavi di Champions forse non era previsto. Ci si aspettava un avversario inferiore o una Juve più bella. Allegri ha fatto l'errore di non cambiare la squadra quando si è reso conto che il Tottenham stava cambiando modo di gioco. Vediamo perchè la Juve può ancora farcela o perchè a passare saranno gli inglesi...

Juve-Tottenham, risultato giusto

Ci si aspettava un’altra prova bella della Juventus o forse un Tottenham un po’ meno forte. Probabilmente la Juve non è abituata a farsi rimontare di due gol con l’avversario che continua a giocare come se nulla fosse successo. Complessivamente il risultato finale è giusto. Sono state due partite: quella che è durata 10 minuti e che ha vinto la Juve e poi quella di 80 che è andata al Tottenham. Quello che è preoccupante è che la partita, quella lunga, l’abbiano vinta gli inglesi. La squadra di Pochettino, paradossalmente, mi è piaciuta più nel primo tempo, quando ha iniziato a giocare dopo essere andata sotto di due gol. La Juve schierata ieri da Allegri penso che abbia sofferto molto, troppo, con i due centrocampisti. I bianconeri hanno sbagliato molti appoggi: tutte le volte che il pallone arrivava sui piedi di Pjanic, faceva fatica; hanno perso troppi palloni in ripartenza, cosa che ha permesso anche al Tottenham di ripartire e salire spesso: dopo i primi 10 minuti, hanno giocato tutto il resto della partita nella metà campo della Juve.
 

Allegri permaloso (come tutti i grandi allenatori)

La reazione dell'allenatore bianconero dopo il pari col Tottenham? Forte e rabbiosa, ma spontanea: c’era tutta la sua “livornesità”. Allegri è permaloso, come tutti gli allenatori di grande livello che difendono il lavoro con grande orgoglio. Per cui, quando qualcuno mette in discussione qualcosa, la reazione può essere rabbiosa. Il suo è un messaggio all’ambiente, soprattutto allo spogliatoio. Vuole spazzare via il tabù che c’è nell’ambiente rispetto all’Europa e che riaffiora al primo pareggio. Quando ancora è tutto assolutamente aperto e la Juve può farcela: per questo l’allenatore deve caricare i suoi. Ha dato così una grande scossa, secondo me rimproverando anche se stesso per qualche scelta fatta…
 

Allegri, perché i tre centrocampisti?

Andando ad analizzare i numeri di Juventus-Tottenham e guardando i passaggi effettuati (308 contro 618) si vede come Eirksen e Dembelé hanno raddoppiato Pjanic e Khedira. Anche sui passaggi riusciti i numeri parlano inglese, con quasi il 90%. Dunque il Tottenham ieri ha trovato una certa libertà di movimento, ed ha avuto gioco troppo facile. Perché ieri Allegri ha cambiato dopo un lungo periodo in cui ha giocato con i tre centrocampisti? Forse per l’assenza di Matuidi, ma forse perché voleva provare ad essere più offensivo e vincere la partita, per poi giocare il ritorno con un altro spirito. L’unico, vero, errore di Allegri è stato di non aver cambiato la squadra quando si è reso conto che il Tottenham stava cambiando modo di gioco. La Juve ci ha messo un po’ troppo nel trovare le coordinate. Ma c’è anche qualche segnale positivo da cui ripartire: ad esempio, l’attacco, dove Higuain sta vivendo un momento eccezionale.
 

Perché la Juve eliminerà il Tottenham

Innanzitutto perché Allegri può contare su Higuain, un giocatore determinante, a cui aggiungo Bernardeschi che ha dato una bella risposta (anche se bisognerà vedere se giocherà il ritorno con il rientro di Dybala) ed ha dimostrato che la prestazione di Firenze non è stata casuale. Infine per i grandi “ritorni”: quello dell’argentino e quello di Matuidi, che è l’uomo che ha cambiato il modo di giocare della Juventus.
 

E perché la Juve sarà eliminata dal Tottenham

I bianconeri visti allo Stadium non sono stati la squadra di livello europeo che tutti conosciamo e che abbiamo visto fino ad oggi e nelle passate edizioni del torneo. Ho visto una squadra che ha giocato molto “all’italiana”, troppo bassa, cercando di fare contropiede e scegliendo di non fare possesso palla. Ma in Europa si vince se hai possesso palla e non puoi fare quella serie di errori che la Juve ha fatto sia davanti, ma soprattutto davanti alla difesa. Abbiamo visto una squadra troppo imprecisa e in Europa, a differenza del campionato italiano, non può funzionare. A questo aggiungo anche la questione fisica: il Tottenham mi ha dato l’impressione di stare meglio fisicamente, oltre a venire da 12 risultati utili consecutivi.