Gli svizzeri vincono in rimonta a Manchester e salutano la Champions a testa alta. Citizens subito avanti con Gabriel Jesus, ma immediato arriva il pari di Elyounoussi. Lo stesso norvegese, nella ripresa, serve a Lang la palla del 2-1 finale. Anche all'Etihad, prima dell'inizio della sfida, osservato un minuto di silenzio per Davide Astori
MANCHESTER CITY-BASILEA 1-2
8' Gabriel Jesus (MC), 17' Elyounoussi (B), 71' Lang (B)
Manchester City (4-2-3-1): Bravo; Danilo, Stones, Laporte, Zinchenko; Touré, Gundogan (66' Diaz); Bernardo Silva, Foden, Sanè; Gabriel Jesus.
Basilea (3-4-3): Vaclik; Suchy, Frei, Lacroix; Lang, Serey Die, Zuffi, Riveros; Bua (68' Stocker), Oberlin (74' van Wolfswinkel), Elyounoussi.
Il Basilea porta a casa la vittoria nella sfida di ritorno contro il Manchester, ma non basta a cambiare le sorti di una qualificazione già decisa nei primi 90 minuti, con il poker firmato dagli uomini di Guardiola in Svizzera. Gli elvetici escono tra gli applausi dei propri tifosi nonostante la partenza avesse fatto presagire un’altra goleada. Il City infatti parte forte e trova l’1-0 dopo appena 8 minuti con Gabriel Jesus che si sblocca dopo un digiuno di tre mesi, causa infortunio. La squadra di Wicky reagisce con prontezza e sigla subito il pari con Elyounoussu. Dopo un primo tempo divertente i ritmi calano nella ripresa, con i Citizens che non trovano la forza e la giusta motivazione di andare nuovamente alla ricerca del vantaggio e nell’ultimo quarto di gara incassano la rete della sconfitta, la seconda in questa Champions e la prima in casa. Il gol partita lo firma Lang che certifica, anche nel punteggio, una prova di grande orgoglio da parte sua e dei suoi compagni, che chiudono quest’esperienza europea con il sorriso e consci di aver affrontato un avversario troppo forte per le loro corde. Guardiola mastica amaro per il ko ma non può che essere soddisfatto per questo approdo ai quarti di finale.
Primo tempo
Il minuto di raccoglimento dell’Etihad in memoria di Davide Astori anticipa il fischio d’inizio del match. Pep Guardiola, forte del 4-0 dell’andata, sperimenta un po’ di turnover e lancia dal primo minuto il veterano Claudio Bravo e i giovani Zinchenko e Foden. Il Manchester parte con un ritmo compassato ma ci metto poco a ritrovare la solita verve mostrata in questa stagione. Il Basilea non ha di certo invece una difesa irresistibile e alla prima occasione buona si fa subito infilare dai padroni di casa. Sané si scatena, salta tre avversari e pesca un corridoio per Bernardo Silva, l’ex Monaco serve in mezzo dove Gabriel Jesus deve solo appoggiare in rete. Il gol del vantaggio tranquillizza fino allo stremo il City, tanto che Zinchenko si rilassa troppo e concede una facile ripartenza agli ospiti, ma Oberlin da ottima posizione calcia male e la chance sfuma. Dall’altra parte di campo invece Sané è inarrestabile e crea un’altra clamorosa opportunità, con Riveros che si immola e impedisce la rete sotto porta di Bernardo Silva. In difesa però la squadra di Guardiola accusa troppe difficoltà e al 17’ incassa il pareggio. Elyounoussi si ritrova tutto solo a centro area e con il destro punisce Bravo. Il Manchester si rianima in poco tempo, trascinata dal solito Sané, e alla mezz’ora va vicino al 2-1 con Gundogan la cui conclusione viene murata da Lacroix. Il Basilea invece sfrutta bene gli spazi in contropiede e sfiora a sua volta la rimonta, con Elyounoussi che, al termine di una splendida azione corale, taglia perfettamente in area ma poi, ostacolato da Danilo, svirgola il destro e non riesce a realizzare la doppietta. L’ultima occasione del primo tempo spetta ancora ai rossoblù, ma Bravo neutralizza in sicurezza il mancino incrociato di Riveros.
Secondo tempo
L’avvio di ripresa è decisamente meno avvincente rispetto al primo tempo, ma i temi dell’incontro rimangono pressoché gli stessi. Le manovre offensive dei Citizens passano sempre dai piedi di Sané, mentre il Basilea cerca di far male in ripartenza. Pericoli dalle parti di Vaclik però non ne arrivano e la gara stenta a decollare. Gli allenatori provano a dare una scossa con i cambi, con i tifosi svizzeri che, nel frattempo, se la godono sugli spalti cantando a più non posso e supportando incessantemente i loro beniamini. Guardiola manda in campo un altro 18enne, Brahim Diaz, mentre Wicky si affida all’esperto Stocker. Al 71’, quasi dal nulla, arriva la rete dei rossoblù che ribalta il momentaneo vantaggio dei padroni di casa. Elyounoussi evita il cross dall’esterno, torna indietro e premia l’inserimento centrale di Lang, bravissimo a sua volta a tirare di prima intenzione e beffare Bravo sul primo palo. Per l’esterno è il 3° centro in questa Champions. A questo punto gli spazi per il Basilea diventano voragini, ma dal possibile terzo gol del neo entrato van Wolfswinkel rischia di subire il pareggio in contropiede. Dopo una serie di tocchi di prima, Sané serve sul lato destro dell’area Diaz, protagonista di un ottimo impatto sulla partita, che incrocia col destro ma trova la respinta coi piedi di Vaclik a mandare la sfera in angolo. Il Manchester non ci sta a perdere l’imbattibilità interna in Champions, ma il forcing finale non produce il risultato sperato. Il Basilea esce a testa alta, ma il pass per i quarti lo stacca il City di Guardiola.