Bayern Monaco, Heynckes: "Temo CR7? Real deve chiedersi come fermare Lewandowski. L'arbitro non mi preoccupa"

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Le parole in conferenza stampa dell’allenatore del Bayern Monaco alla vigilia della semifinale di andata di Champions League contro il Real Madrid: "Non pensavo di trovarmi nuovamente in questa situazione, è un privilegio. Sono un fan di Zidane e non temo Cristiano Ronaldo. Piuttosto, bisognerebbe chiedere a loro come pensano di fermare Lewandowsi… L’arbitraggio? Non sono preoccupato"

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Da un lato il Bayern Monaco, dall’altro il Real Madrid. Due tra le big d’Europa a sfidarsi per conquistare l’accesso alla finale di Champions League. Luci che si accendono all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, dove mercoledì 25 aprile, alle ore 20:45, andrà in scena uno dei grandi classici del calcio europeo. Robert Lewandowski contro Cristiano Ronaldo, Jupp Heynckes contro Zinedine Zidane, la semifinale di andata della principale competizione europea per club promette spettacolo. Lo sa bene l’allenatore del Bayern Monaco, che nel 2013 aveva chiuso la sua carriera in panchina proprio dopo aver vinto la Champions e aver conquistato con il club bavarese il Triplete. Adesso, per lui – richiamato sulla panchina tedesca a inizio stagione dopo l’esonero di Carlo Ancelotti -, la grande possibilità di ritrovarsi nuovamente in fondo al torneo. "Sinceramente non pensavo di potermi nuovamente giocare la possibilità di accedere ad una finale di Champions League – ha detto Heynckes alla vigilia del match contro il Real Madrid nella consueta conferenza stampa di presentazione -, dopo i successi del 2013 avevo chiuso la mia carriera in un modo straordinario. Ma adesso siamo di nuovo qui, penso che arrivare in semifinale e, magari, poter conquistare l’accesso alla finale eliminando un rivale come il Real Madrid, sia un privilegio assoluto. A livello mentale queste sono le partite più facili da preparare, perché tutti vorrebbero vivere serate così. A mio avviso non ci sono favoriti, ma ho delle buone sensazioni". 

Io un fan di Zizou. Timore di CR7? Chiederei a loro come pensano di fermare Lewandowski…

Poi uno sguardo agli avversari, dopo essersi complimentato con l’allenatore avversario Zinedine Zidane, Heynckes ha anche parlato dello spauracchio Cristiano Ronaldo. Nessun timore per l’allenatore dei bavaresi, che da parte sua punta tutto su Robert Lewandowski. "In carriera ho affrontato grandi allenatori come, ad esempio, Cruyff, Sacchi o Lippi. La maniera in cui Zidane fa giocare il Real Madrid mi piace molto, secondo me lui sta facendo un grande lavoro: io sono un suo fan. Se mi preoccupo di Cristiano Ronaldo? Di sicuro la sua carriera è incredibile – ha detto Heynckes -, ma noi abbiamo Lewandowski. Robert in questa stagione ha fatto 39 gol, quindi, secondo me, sarebbe opportuno chiedere al Real Madrid come pensa di fermarlo…". Qualche assenza per il Bayern, Heynckes non potrà contare su Arturo Vidal: "Le grandi squadre devono saper affrontare anche le assenze. Di sicuro è un peccato che Vidal non ci sia, è un giocatore di livello mondiale che sogna di vincere la Champions. Ma noi abbiamo diversi giocatori di grande personalità, come ad esempio James Rodriguez. Lui per la nostra squadra è diventato un giocatore chiave".

L’arbitraggio non mi preoccupa: il destino è nelle nostre mani

Chiusura dedicata all’arbitraggio, soprattutto dopo le polemiche che hanno riguardato la doppia sfida tra Bayern e Real nella passata edizione del torneo e dopo il calcio di rigore concesso ai Blancos dall’arbitro Oliver contro la Juventus. "Io non sono assolutamente preoccupato dall’arbitraggio semplicemente perché nel corso della mia carriera ho sempre avuto un giudizio obiettivo sugli arbitri. Si tratta di una semifinale di Champions League, l’arbitro sarà di livello. Kuipers lo conosco bene, quindi ho pienamente fiducia in lui e sono calmo. Cosa penso del rigore dato al Real contro la Juve? Ho una mia idea e può darsi che quella decisione sia stata sbagliata, ma sarebbe inutile continuare a sprecare energie su questo. Io seguo sempre un credo – ha concluso Heynckes -, penso che il destino sia sempre nelle nostre mani. Per questo l’arbitraggio non mi preoccupa".