La terza Champions League consecutiva ha consegnato alla storia una formazione quasi mai modificata da Zinedine Zidane in grado di vincere tanto e con continuità. Ma questo Real Madrid può essere considerato il miglior undici di sempre?
Premessa: parleremo di mostri sacri della storia del calcio. La lucidità, guardando al passato, a volte si perde, ma i numeri di questo Real Madrid sono clamorosi. Allena Zidane, si vince la Champions League. Con praticamente lo stesso undici di base. Due anni e mezzo in panchina, tre Coppe dei Campioni alzate: Madrid, Cardiff, Kiev, è l'Europa ma sembra l'Olimpo. Una scalata vera e propria, per i Blancos, una macchina (europea) praticamente perfetta che non ha bisogno di modifiche strutturali per rimanere vincente. Innesti giovani in panchina, una mentalità vincente che arriva da una società vincente e la voglia di conquistare quanto di più prestigioso esista nel calcio europeo: la Champions. Non perde quasi mai, gioca un calcio preciso, pulito e cinico allo stesso tempo e in più, a fine anno, alza la coppa dalle grandi orecchie. Ma è la squadra migliore della storia?
Credits: Marca
Real Madrid 2016-2018 (3 Champions League)
Lo stesso undici per vincere tre Champions League in tre anni: Navas; Carvajal, Ramos, Varane, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos; Isco (Bale), Benzema, Cristiano Ronaldo. Undici.... dodici, fenomeni, una squadra che davvero può essere inserita nell'Olimpo delle squadre che hanno fatto la storia del calcio.
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Barcellona 2009-2011 (2 Champions League)
È la squadra che ha creato un gioco nuovo, diverso e clamorosamente vincente, in Spagna e in Europa. È il Barcellona di Pep Guardiola, salito in questo mix di squadre storiche più per l'allenatore che per la continuità dell'undici. Ma restano il tiki-taka, la Champions da marziani del 2009 e quella del 2011, entrambe in finale col Manchester United. Più che di continuità tecnica, la fa da padrona quella filosofica di un allenatore che con le sue idee ha rivoluzionato l'idea di bel calcio e imposto una nuova concezione del ruolo di attaccante centrale, cucendo addosso a Leo Messi una veste perfetta per il gioco del dieci blaugrana.
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Milan 1989-1990 (2 Coppe dei Campioni)
Un altro rivoluzionario, Arrigo Sacchi, innovò e vinse due Champions League consecutive, imponendo un'idea di calcio clamorosamente opposta a quella "normalmente" concepita tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta, grazie alla difesa italianissima e ai tre olandesi.
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Inter 1964-1965 (2 Coppe dei Campioni)
La Grande Inter è entrata nell'Olimpo anche grazie e soprattutto a Helenio Herrera. Un vincente nato con una rosa di undici vincenti, il cui undici storico si ricorda ancora a memoria negli amanti di un calcio (passato) ma comunque glorioso per i colori nerazzurri.
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Bayern Monaco 1974-1976 (3 Coppe dei Campioni)
Dopo l'Ajax di Crujiff, il Bayern di Beckenbauer: dall'Olanda alla Germania, minimo comune denominatore la continuità.
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Liverpool 1977-1978 (2 Coppe dei Campioni)
Due Coppe dei Campioni di fila per il Liverpool più vincente di sempre: stella indiscussa l'allenatore, Bob Paisley.
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Ajax 1971-1973 (3 Coppe dei Campioni)
Il calcio totale olandese si portò a casa tre Coppe dei Campioni consecutive grazie a Johan Cruijff, succedendo ai connazionali del Feyenoord.
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Benfica 1961-1962 (2 Coppe dei Campioni)
Dopo il suo addio Béla Gutman maledì il Benfica, ma trascinato da Eusebio vinse due Coppe dei Campioni consecutive, le uniche due della sua storia, strappando la corona al Real di Di Stefano pentacampione.
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Real Madrid 1956-1960 (5 Coppe dei Campioni)
Si chiude con la stessa squadra con cui si è iniziato: il Real Madrid. Cinque volte campioni nei primi cinque anni, un dominio totale con Di Stefano stella assoluta di una rosa infartita di fenomeni.