Champions League, Bergwijn e la foto da bambino con l’idolo Messi: ora lo sfida col suo Psv

Champions League

Dieci anni fa viaggiava con la famiglia in Spagna per vedere una partita del Barça, e si faceva fotografare con un Messi già forte ma non ancora fenomeno. Ora il sogno di Bergwijn è realtà: giocherà contro Leo al Camp Nou, ed è pronto a batterlo

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È proprio vero che a volte i sogni di realizzano. Camp Nou, ore 19, gruppo B e prima partita della nuova Champions per il Barcellona. Contro ci sarà il Psv, campioni in carica d’Olanda e ancora imbattuti in campionato. Ma in campo ci sarà anche e soprattutto Steven Bergwijn. Chi? Numero 17 degli olandesi, nato ad Amsterdam nel 1997, ed ennesimo astro nascente che dovrà rilanciare un calcio olandese in crisi di risultati con la nazionale. Ma soprattutto, grande fan di Leo Messi con cui finalmente dividerà lo stesso campo: un onore immenso. Era il 24 febbraio del 2008 quando la sua storia inizia infatti a intrecciarsi con quella della Pulce, e da quel momento chissà per quanto tempo avrà sognato il giorno che finalmente sta arrivando. In quella foto postata su Twitter dal profilo “FootballOranje_" c’è lui: dieci anni fa ad appena dieci anni, quando con la famiglia fece un viaggio in Catalogna per vedere il Barcellona di Rijkaard battere 5-1 il Levante. Salvo poi trovarsi di fronte la sorpresa più bella: il loro hotel era lo stesso delle stelle del Barça. Foto? Tantissime, sopratutto con quell’idolo non ancora fenomeno che avrebbe poi dominato quel calcio europeo dove ora, anche Bergwijn, sta iniziando ad affacciarsi.

Steven e il fratello con Messi nel 2008 (foto Twitter @MarcelinNZ e @VI_LN)

Chi è Steven Bergwijn 

Viso rotondo e sorriso che nascondeva la timidezza e l’emozione di trovarsi accanto a Leo. Di fianco l’argentino ha ancora i capelli lunghi che i calciatori portavano un tempo, e la tuta del club. Solo qualche mese dopo ad allenarlo sarebbe arrivato Pep Guardiola, con Messi (un gol e due assist in quella gara col Levante) che avrebbe vinto la sua seconda Champions e prima da assoluto protagonista, prima di lanciarsi verso i cinque Palloni d’Oro. Oggi Leo ha i capelli corti, la barba ed è dieci anni più vecchio. Ancora tra i migliori nella competizione dei migliori, dove tra gli avversari si troverà anche proprio Steven Bergwijn. Alto oggi un metro e ottanta. Ala destra o ala sinistra non fa differenza. Punti di forza: corsa, velocità, tecnica e dribbling ubriacante. L’inizio della propria storia personale all’Ajax a 12 anni e poi la partenza per Eindhoven dove esordisce il 10 maggio del 2015 contro l’Heracles Almelo. In bacheca già tre campionati vinti, anche se nei primi due, nel 2015 e nel 2016, gioca in stagione rispettivamente una e cinque partite. L’esordio in Champions arriva in quegli anni, contro il Cska due mesi dopo la maggiore età. Il 2016 è l’anno dei suoi primi gironi di Champions scendendo in campo al Vicente Calderon di Madrid contro l’Atletico e all’Allianz contro il Bayern Monaco, ma la tabella dei gol dice ancora zero. Lo scorso anno, poi, la sua esplosione, con annessa prima “vera” Eredivisie vinta: 8 gol e 11 assist con 32 partite giocate. Quest’anno? Già 5 reti in 8 presenze, tra cui una nel playoff di Champions contro il BATE che è anche primo gol europeo della sua storia. In campionato è reduce da tre gol nelle ultime due partite, e in Coppa è ora pronto a sfidare i giganti. Quelli a cui un tempo, timidamente, chiedeva una semplice fotografia.