L’Inter festeggia il ritorno in Champions con un'incredibile vittoria. I nerazzurri battono il Tottenham in rimonta: inglesi in vantaggio con Eriksen, Icardi trova il pareggio con una straordinaria girata al volo. Nel recupero segna il gol del definitivo 2-1 proprio Vecino, l'uomo che aveva regalato la Champions ai nerazzurri contro la Lazio
Inter-Tottenham 2-1
53' Eriksen (T), 85' Icardi (I), 92' Vecino (I)
Inter (3-4-2-1): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Miranda; Politano, Vecino, Brozovic, Asamoah; Nainggolan, Perisic; Icardi. All. Spalletti
Tottenham (4-2-3-1): Vorm; Aurier, D.Sánchez, Vertonghen, Davies; Dier, Dembélé; Lamela, Eriksen, Son; Kane. All. Pochettino
E intanto nella Youth League è appena finito il match tra Inter e Tottenham, pareggio per 1-1 con reti di Colidio e Roles
Salgono le quotazioni di Politano, che potrebbe prendere il posto di Candreva nel ruolo di esterno destro
Il tabellino
Inter (4-2-3-1): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Miranda, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano (71' Keita), Nainggolan (88' Borja Valero), Perisic (63' Candreva); Icardi. All. Spalletti
Tottenham (4-2-3-1): Vorm; Aurier, D. Sánchez, Vertonghen, Davies; Dier, Dembélé; Lamela (71' Winks), Eriksen, Son (63' Lucas Moura); Kane. All. Pochettino
Più pazza di così non si può. L'Inter ritorna in Champions League dopo sei anni e lo fa con una partita delle sue: a San Siro gioca, poi va sotto, scompare dal campo, trova il pareggio con Icardi, rimonta e vince in cinque minuti segnando il gol decisivo al 92'. Tottenham battuto 2-1 all'ultimo respiro, con un colpo di testa di Matias Vecino, che regala ai nerazzurri i primi tre punti europei e, soprattutto, una bella boccata d'ossigeno dopo un avvio di stagione complicato.
Vecino decisivo, la storia si ripete
Come a Roma con la Lazio nella sfida decisiva dell'anno scorso, è ancora Vecino a fare impazzire i tifosi interisti, in una rimonta che rimarrà a lungo nella testa dei 65mila del Meazza. Luciano Spalletti alla vigilia chiedeva la partita della svolta e un successo come questo può far davvero sterzare i nerazzurri. Spalletti azzecca i cambi e ridà vita a una squadra che sembrava nuovamente essere scomparsa alla prima difficoltà, affossata anche dalle prestazioni tutt'altro che trascinanti dei suoi big, da Handanovic a Icardi, passando per Perisic e Nainggolan. Stavolta, però, il finale è stato diverso.
Skriniar terzino, Politano in campo al posto di Candreva
Che non fosse l'Inter delle ultime gare si è intuito in avvio. Un approccio diverso per i nerazzurri che, anche grazie alla spinta di San Siro, partono concentrati e ordinati, soprattutto quando c'è da andare a pressare. Spalletti conferma il 4-2-3-1, schierando Skriniar nell'inedita veste di terzino destro al posto dell'infortunato D'Ambrosio e preferendo Politano a Candreva sulla trequarti. Il pressing interista funziona solo in parte, perché il Tottenham sbaglia molto in impostazione, ma Icardi e compagni non riescono quasi mai ad approfittarne, se non collezionando corner. Il primo tiro in porta è inglese, con una punizione dalla distanza di Eriksen dopo 13'. Rispondono Nainggolan e Vecino, poco precisi dalla distanza. La migliore occasione capita al 34', quando Nainggolan recupera palla su un errore di Vertonghen in piena area, ma non riesce a servire Icardi a pochi passi dalla porta. Il finale è di marca inglese, perché sale di giri Eriksen. De Vrij salva su tiro-cross di Son, poi il trequartista danese trova Kane con un lancio millimetrico, ma il capitano degli Spurs non riesce a insaccare a porta vuota dopo aver saltato Handanovic. Il portiere sloveno è comunque reattivo poco dopo, su un cross basso e velenoso di Aurier.
Il cuore infinito dei sudamericani
Il secondo tempo si apre con Handanovic protagonista in negativo: prima respinge centralmente un tiro di Eriksen, poi, con un intervento da rivedere, non riesce a evitare che la conclusione del danese (deviata da Miranda) finisca in rete. Tottenham in vantaggio, quindi, e l'Inter sembra tornare a rivedere gli spettri delle ultime partite. Perisic prova a dare la scossa con un colpo di testa, ma il tiro è centrale. Spalletti gioca la carta Candreva, proprio al posto di un evanescente Perisic. Ma è ancora il Tottenham ad avere l'occasione per il raddoppio per due volte con Lamela, su cui salva Handanovic. Il vantaggio sembra mettere la partita nelle mani degli Spurs, perché i nerazzurri si allungano e si scompongono, lasciando campo aperto alla velocità degli inglesi. Una gara che sembrava seguire il copione della sfida col Parma, quando alla prima difficoltà Icardi e compagni avevano alzato bandiera bianca. Non stavolta, perché è proprio il capitano, dopo una prestazione ampiamente insufficiente, a dare il segnale della riscossa: destro al volo fantastico su cross di Asamoah e 1-1, con il primo gol stagionale. San Siro diventa una bolgia, perché tutti i 65mila capiscono che la vittoria è lì a un passo. La rimonta in 6 minuti porta nuovamente il segno di Vecino: a due minuti dalla fine, è lui che fa impazzire il Meazza, con un colpo di testa da due passi su torre di De Vrij. L'assalto finale del Tottenham è vano, i tre punti vanno ai nerazzurri. E Luciano Spalletti può tirare un bel sospiro di sollievo, perché l'Inter c'è e vuole svoltare davvero.