Stella Rossa-Napoli, Ancelotti: "Ci è mancato poco, ma vietato fare drammi. Non partiamo battuti"
Champions LeagueL'allenatore azzurro dopo l'amaro 0-0 di Belgrado: "Dovevamo segnare prima, poi ci siamo spenti. Ci è mancato poco, abbiamo sbagliato un po' troppo, ma non facciamone un dramma. A oggi siamo secondi, non partiamo battuti". Su Insigne: "Mi sta piacendo nel nuovo ruolo"
Napoli, esordio amaro in Champions League. Finisce 0-0 la prima di Carlo Ancelotti in Europa sulla panchina degli azzurri, tenuti sul pari a Belgrado da una solida Stella Rossa. L’occasione più importante della gara sui piedi di Insigne, fermato però dalla traversa. Un risultato che complica ancora di più un girone la qualificazione in un girone già molto difficile: “Ci è mancato poco - ha spiegato Ancelotti nel post partita - Nella finalizzazione abbiamo sbagliato il passaggio di poco, lo stesso con cross, con gli inserimenti. Si è sempre sbagliato un po'. Siamo stati sfortunati e poco incisivi”. Sulle possibilità dei suoi: “Abbiamo perso due punti in questo difficile girone, ma mancano cinque partite, non si parte mai battuti. Non dobbiamo essere così drammatici, ad oggi siamo secondi nella classifica del girone, non bisogna essere troppo negativi. È un peccato non esser riusciti a far gol perché è mancato poco”.
"Bisognava segnare prima. Insigne mi sta piacendo"
Ancelotti abbastanza arrabbiato a fine gara: “Quando non vinci non sprizzi di gioia, solo per quello - ha continuato - Era inevitabile fare quest'ultimo quarto d'ora, perché loro sono dei professionisti in questo, non abbiamo più giocato l'ultimo quarto d'ora. Il problema non è questo, bisognava segnare prima”. Hamsik poteva forse entrare prima: “Il primo cambio l'ho voluto sfruttare con Mertens, poteva starci anche con Hamsik per Allan. La prestazione del brasiliano è condizionata dall'ammonizione. È un giocatore importante, volevo aspettare per fare la sostituzione per vedere come si sarebbe messo il secondo tempo. Ci abbiamo messo troppo tempo ad arrivare agli attaccanti”. Sulla nuova posizione di Insigne, infine: “Mi sta piacendo perché è molto bravo nello stretto, sa muoversi bene senza palla, ci dà vantaggi a giocare lì. Quand'è entrato Mertens è andato un po' più a sinistra, ma lì ci voleva più gamba e lui era stanco”, ha concluso.