Derby Inter-Milan, Nainggolan: "Nostro livello più alto ma il Milan ci farà sudare"

Champions League

Il centrocampista belga si racconta a 360° ai microfoni de la Gazzetta dello Sport. Dal rapporto con Spalletti all’antipatia nei confronti della Juve, passando per il burrascoso addio alla Roma: “Non è dipeso da me – le sue parole – volevano soldi da una mia cessione all’estero. A Milano adesso sto benissimo. E qui il Presidente non si vede una volta all’anno…”

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Di derby ne ha giocati diversi con la maglia della Roma. Radja Nainggolan sa cosa significhi una stracittadina, il calore della gente, uno stadio che ribolle. Troverà tutto questo nella sfida con il Milan di domenica sera: “Ma vivo questa vigilia in maniera serena - racconta in esclusiva alla Gazzetta dello Sport - è un mio pregio preparare tutte le partite allo stesso modo. Ma sono curioso di scoprire il mio primo derby di Milano, sono le sfide che mi piacciono, sai già cosa ti stai giocando”. Serviranno i suoi muscoli a Luciano Spalletti, che da quando lo ha recuperato dall’infortunio al retto femorale non ci ha più rinunciato: nove convocazioni, otto partite dal primo minuto. Due i gol, l’ultimo decisivo nella trasferta di Eindhoven. Adesso il derby: “Che è diverso da quello di Roma – racconta - lì c' erano compagni romani che mi caricavano di continuo. E se perdevi, te lo ricordavano pure due mesi dopo... Ora Spalletti mi ripete di continuo che le due gare con il Milan valgono un campionato a parte. E sono sicuro che allo stadio il boato sarà impressionante”.

Il derby

L’Inter alla sfida con i rossoneri ci arriva bene, benissimo. Sei vittorie consecutive, terzo posto in campionato e primo nel girone di Champions: “Tutto ciò ci ha dato autostima – spiega il belga - l' Inter vale tanto, ma deve ancora migliorare. Ad esempio deve soffrire meno per vincere. La sofferenza è bella, vittorie come quella con la Spal sono pesanti. Ma ogni tanto un successo largo ci vuole. Noi più forti del Milan? Noi abbiamo tanti giocatori di livello più alto. Però ho visto il Milan delle ultime partite e mi sono fatto l' idea di una squadra forte forte, che ci farà sudare”. Sarà anche Icardi contro Higuain: “Il Pipita gira di più per il campo e con i compagni. Ma io mi tengo Mauro, uno che se ha mezza palla in area fa gol, vive per quello”. L’Inter è ad un bivio. Ora il derby, poi la trasferta di Barcellona per aggiungere un mattone in più al discorso qualificazione: “Se perdo i due derby e a fine stagione io vado in Champions e il Milan finisce quinto, a me va bene lo stesso”. E dopo una chiosa su Bonaventura: “Potessi, a loro leverei lui” Ecco una battuta anche su Gattuso: “Ci ho giocato contro, col Cagliari. Ha vinto tutto col Milan, mi sarebbe piaciuto affrontarlo con una squadra forte come l' Inter di oggi”.

Il rapporto con Spalletti e l’addio alla Roma

Tre punti l’obiettivo. Per continuare a vincere e anche per fare contento Spalletti. Che per lui a fatto di tutto, dormendoci anche insieme: “Un giorno mi prese da parte e mi disse: "Qui c' è da cambiare qualcosa. Ti voglio proteggere, ora dormi 4-5 giorni nel centro sportivo". E io: "Va bene, accetto". Arrivai in ritiro e lui era presente. Rimasi colpito, mi fece piacere: aveva rinunciato al suo tempo libero per stare con me. Lui sa come prendermi. Sì, ho i miei lati negativi, faccio ragionamenti particolari dovuti al mio passato. Ma mi piace vivere sempre al massimo”. Anche se questo delle volte lo porta ad esagerare, anche fuori dal campo: “Faccio un esempio: dopo la partita l' adrenalina è a mille, impossibile dormire. E allora, piuttosto che stare a casa davanti alla tv fino alle 5, perché non posso uscire con gli amici? Mi rilasso molto di più, tanto a casa non dormirei comunque”. Poi arriva il momento di tornare indietro nel tempo, all’addio alla Roma: “È finita non per colpa mia – spiega Nainggolan - almeno non del tutto. Sono rimasto deluso da alcuni comportamenti che come uomo non posso accettare. Io ho sbagliato, di sicuro, come quel video di Capodanno...però loro hanno fatto le cose senza dirmi niente. E invece da uomini veri ci si parla in faccia. La Roma voleva incassare soldi dalla mia cessione. Ho scoperto dopo che erano d' accordo con club stranieri che non avrei mai accettato, mi sono sentito trattato come un giocatore non importante, hanno fatto le cose alle mie spalle. A quel punto mi ha chiamato Spalletti e non ci ho pensato un attimo. All' inizio avevo rimpianti, ma qui sono stato accolto benissimo. La differenza fra Inter e Roma? Qui ho trovato una società molto preparata, ci sanno fare, sono tutti presenti. Steven Zhang è sempre qua. A Roma il presidente viene una volta all' anno...e io penso che una persona dovrebbe essere presente alla guida di una sua azienda. Sarebbe importante anche per i tifosi: ogni anno cambiano 3-4 giocatori importanti. Magari se ci fosse il presidente potrebbe spiegare meglio il perché di alcune scelte”.

L’antipatia nei confronti della Juve

Fra Nainggolan e la Juve i complimenti sono sempre stati pochi. Tante le uscite del belga contro il club bianconero, tanto che quando va a giocare a Torino i tifosi bianconeri non perdono l’occasione di punzecchiarlo: “Come nasce questa antipatia? Ne ho subite talmente tante che dopo un po' non ce la fai più. Alcuni dicono che non sopporto la Juve perché non mi ha mai voluto, ma la verità è che mi ha cercato per cinque anni di fila! Io ho sempre detto di no e forse è per quello che ce l' hanno ancora con me”. Chiosa finale sull’arrivo di Cristiano Ronaldo allora, anche se il centrocampista nerazzurro ha le idee chiare: “E’ un’occasione per dare visibilità a un campionato che l' aveva persa. E uno stimolo per noi che proveremo a batterlo. Ma io scelgo Messi: Cristiano ha bisogno della squadra. Messi ogni tanto ne dribbla 4 o 5 e vince le partite da solo”.