Intervistato da Marca, il ds giallorosso analizza il periodo della squadra e il progetto del club: "Abbiamo bisogno di tempo, pensiamo al presente e al futuro". Poi sulla sfida di Champions di martedì: "Vorrei vedere una squadra che se la gioca faccia a faccia con il Real Madrid"
Una sconfitta da lasciarsi presto alle spalle, la sfida di Champions con il Real Madrid all’orizzonte. Non un periodo semplice per la Roma, che il ds Monchi ha analizzato in un’intervista rilasciata a Marca. Partendo proprio da quel Real, avversario di martedì sera, che è uscito ridimensionato dall’ultimo turno di campionato, una batosta contro l’Eibar che tuttavia non illude Monchi: “Il Real Madrid è abituato a superare situazioni difficili, perché le grandi squadre sanno sempre come rialzarsi velocemente. Il Real resta la favorita, è sempre la favorita in ogni competizione”.
All’andata, al Bernabeu, per la Roma fu un ko durissimo (3-0), al culmine di un periodo nero (giallorossi senza vittoria per 5 gare di fila, di cui 3 sconfitte), situazione che è stata oggetto di discussione nello spogliatoio giallorosso, come conferma Monchi e dalla quale alla fine la squadra uscì con una serie di 4 vittorie consecutive, belle e convincenti. Adesso, reduce dall’1-0 incassato a Udine, “a livello di motivazione la Roma arriva al cento per cento. L'anno scorso è stato magnifico, ci sono stati molti cambiamenti e ci è servito del tempo per trovare la strada giusta. Ora siamo più vicini a quello che vogliamo essere. La squadra si conosce meglio e stiamo raggiungendo un buon livello”, dice il ds.
Roma, serve tempo
“Che partita mi aspetto contro il Real? Una partita totalmente diversa da quella del Bernabeu: di non soffrire così tanto e che la Roma sia la squadra vista nell'ultimo anno e mezzo in Champions League nelle sue partite in casa. Una squadra che domina, dalla mentalità vincente. Mi piacerebbe vedere una squadra ambiziosa che se la gioca faccia a faccia con il Real Madrid”. Per il resto, alla Roma occorre solo tempo: "L'intenzione è quella di avere un progetto vincente. Tutti i processi vanno portati avanti un passo alla volta e l'anno scorso ne abbiamo fatti già di importanti. Abbiamo bisogno di tempo, abbiamo una delle rose più giovani d'Italia e della Champions. Pensiamo al presente e al futuro”.
“Per prima cosa passiamo questa fase a gironi”, risponde poi quando gli si chiede se rivedremo la Roma in semifinale come un anno fa. “I club che vogliono essere grandi non si pongono limiti o obiettivi. Una volta raggiunto il tuo livello massimo, puoi arrivare dove vuoi”.