Manchester United, Fellaini perde il bimbo prima della partita, poi lo "ruba" a Lingard. IL VIDEO

Champions League

Siparietto comico nel tunnel dell’Old Trafford dove il belga perde la propria mascotte prima di entrare in campo. Virali sui social le immagini di un Fellaini “disorientato”, che poi deciderà partita e qualificazione per lo United

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Gli ottavi di Champions League del Manchester United portano a caratteri cubitali il nome di Marouane Fellaini. Old Trafford in ansia, solo 0-0 con lo Young Boys e nel futuro si stava già profilando uno scontro diretto in Spagna contro il Valencia dove una sconfitta sarebbe stata sinonimo di eliminazione, ma poi… minuto 91: il belga riceve spalle alla porta e, da vero attaccante di sfondamento, gira in rete decidendo partita contro lo Young Boys e qualificazione. Uomo della provvidenza a tutti gli effetti, anche senza quei suoi iconici ricci ora rasati cortissimi, ma resosi protagonista anche prima del calcio d’inizio con un siparietto molto divertente nel tunnel degli spogliatoi.

Le comiche

È una prassi ormai consolidata da anni quella delle mascotte: i bimbi che, mano nella mano, accompagnano i giocatori in campo. Nel tempo, di scene ai limiti del comico se ne sono viste di tutti i tipi, tra risate insieme ai propri idoli, sguardi increduli dei più piccoli nel vedere il proprio campione a pochi centimetri di distanza (famosi i video di Totti, Ibra e Rooney) o altri divertenti siparietti come quando i bambini sono talmente alti addirittura da far sfigurare i calciatori più bassi…

Il "furto" a Lingard

Questa volta la scenetta comica è toccata proprio a Fellaini, che nel tunnel di Old Trafford è stato sorpreso dalle telecamere della regia internazionali a guardarsi intorno in stato confusionale. Cosa o chi cercava? Ovviamente il bimbo a cui stringere la mano per entrare in campo: tutti avevano la propria “mascotte" meno che lui. Virali su Twitter le sue immagini da vero e proprio “disorientato”, ma, dopo lo stacco di immagine, ecco che il belga appare in campo insieme al bambino… “rubato” a Lingard! Il motivo di tutto questo è però facilmente spiegabile riguardando tutta la scena: una delle “mascotte” della partita era rimasto dietro la fila dei giocatori dello Young Boys senza stringere la mano a nessuno degli svizzeri: era lui il tassello mancante che è andato poi a stringere la mano al nazionale inglese, lasciando libero un altro bimbo per Fellaini, l'uomo della qualificazione. 

La fotosequenza di Fellaini "alla caccia" della sua mascotte