Roma-Porto, De Rossi: "Zaniolo diventerà un campione. Non siamo tranquilli col 2-1"

Champions League

Il capitano giallorosso esalta il grande protagonista della notte dell'Olimpico: "Zaniolo diventerà un campione". Poi sul match: "Peccato aver subito il gol, il 2-1 non ci lascia tranquilli"

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I riflettori sono tutti puntati su di lui, su Nicolò Zaniolo, autore di una doppietta da record in Champions nella notte di Roma-Porto all'Olimpico. "È un altro record che si aggiunge a quello che sta dimostrando partita dopo partita, allenamento dopo allenamento. Ha una potenza fisica incredibile per un ragazzo di 19 anni e l’abbina anche a un'ottima tecnica. Secondo un po' tutti diventerà un campione", parla così Daniele De Rossi ai microfoni di Sky Sport al termine della gara d’andata degli ottavi di finale vinta per 2-1 contro il Porto proprio grazie alla doppietta del classe 1999.

Come hai vissuto la partita?
"Ho giocato quasi tutti i 90 minuti con la marcatura a uomo ma ce lo immaginavamo. Non è molto divertente per noi mediani, è una partita di sacrificio, cerchi di fare un po’ di più di fase difensiva"

In merito al gol subito
"A differenza degli ultimi mesi, siamo stati abbastanza uniti e compatti come squadra, abbiamo concesso pochissimo e prendere il gol subito dopo il nostro raddoppio ci ha fatto male e messo anche un po’ di paura. E’ un vero peccato anche perché durante la partita siamo stati molto attenti, era quello che chiedevamo a noi stessi da tanto tempo"

Pensando alla partita di ritorno
"Nessuno più di noi sa che il 2-1 è un risultato che fa stare tranquilli ma è un buon risultato. Non bisognerà prendere gol e bisognerà fare una partita attenta come fatto qui. Cambia molto dal 2-0 ma partiamo avvantaggiati"

Vi aspettavate un Porto così aggressivo e compatto?
"Avevamo studiato i loro filmati, sapevamo che erano un po’ diversi dagli ultimi Porto che avevamo affrontato e che avevamo visto giocare più sul fisico, sul concreto, sulla profondità, sulla verticalità, meno sul palleggio di quando la squadra ce l'aveva Lopetegui o Espirito Santo. Sono una squadra forte e fisica, diverse dalla altre squadre portoghesi, ma ce l’aspettavamo, non siamo stati colpiti a sorpresa, sapevamo che giocavano un calcio di questo tipo. Noi abbiamo anche Marcano che ha giocato quattro anni con loro e ci aveva avvisato che è tutt’altra squadra".