Roma-Porto 2-1, Zaniolo superstar: doppietta da record in Champions, Capello ci vede Pogba

Champions League

Luca Cassia

Protagonista assoluto nell'andata degli ottavi di Champions contro il Porto, Nicolò è diventato il più giovane italiano a realizzare una doppietta nella storia della competizione. Una serata magica per il 19enne Zaniolo, predestinato del calcio azzurro con la benedizione di Fabio Capello: "Ha personalità, forza e qualità. Cerca sempre la giocata come Pogba"

ROMA-PORTO 2-1: GOL E HIGHLIGHTS

ROMA-PORTO: IL RACCONTO DEL MATCH

LA STORIA DI NICOLÒ ZANIOLO

LA SUA NOTTE MAGICA VISSUTA DA BORDOCAMPO

SKY SPORT NON SI FERMA MAI: 58 PARTITE IN 16 GIORNI

Un anno fa di questi tempi segnava a raffica con la Primavera dell’Inter, oggi è una superstar della Roma in Italia e in Europa. Non ci sono parole per la clamorosa parabola di Nicolò Zaniolo, 19 anni e un presente da predestinato nei giallorossi e nel calcio italiano. In pochi mesi si è imposto dal calciomercato (4,5 milioni di euro il suo prezzo nell’operazione Nainggolan) alla Nazionale di Roberto Mancini, lui che venne convocato prima del debutto in Serie A. Nient’altro che i primi passi mossi nella Capitale dove vive una ribalta senza precedenti: tre gol consecutivi in campionato all’Olimpico contro Sassuolo, Torino e Milan, firme inaugurate da un 'cucchiaio' a scomodare paragoni altisonanti. Dai confini della Serie A alla vetrina della Champions League il passo è breve per un classe 1999 dall’approccio di un veterano: già esordiente al Bernabeu contro i campioni d’Europa, è lui a decidere l'andata degli ottavi di finale contro il Porto ovvero un tabù per la Roma mai vittoriosa nei quattro incroci precedenti. Schierato da Di Francesco in una squadra votata all’azzurro (7 italiani su undici al fischio d’inizio), Zaniolo veste alla perfezione il terzo ruolo diverso ritagliato su misura da Eusebio. Già trequartista e mezz’ala, Nicolò convince eccome pure da esterno destro nel 4-3-3: è lui a sbloccare il match su assist di Dzeko, è sempre lui a firmare il raddoppio con un tap-in dopo il palo dello stesso bosniaco. Mai nessun talento italiano aveva realizzato una doppietta in Champions League alla sua età, exploit inedito per il ragazzo del momento nel calcio nostrano. Festeggerà vent’anni il prossimo 2 luglio, quanto basta per bruciare nuove tappe considerando i ritmi di una crescita impetuosa.

Capello: "Zaniolo come Pogba, rischia sempre la giocata"

Non può che essere la consacrazione internazionale per un talento totale: a suo agio nelle posizioni riservate da Di Francesco, Nicolò si destreggia in entrambe le fasi dal pressing difensivo alla finalizzazione sotto porta. Centrocampista box-to-box direbbero in Inghilterra, o forse c’è di più: identikit mai visto per un 19enne, ecco perché qualcuno l’aveva già accostato a Totti complice un tasso realizzativo davvero precoce in Serie A. E che dire dell’uno-due servito nella notte all’Olimpico, doppio squillo che riscrive le gerarchie dei teenager italiani in Champions. Dal simbolo giallorosso a Paul Pogba il confronto è immediato, parola di Fabio Capello: "Sia Pogba che Zaniolo cercano sempre la giocata, non fanno mai il passaggio semplice. Cercano qualcosa in più e vanno verso la porta: è un segnale di sicurezza, voglia di rischiare e personalità. Questo è molto importante. In tutte le sue giocate stoppa la palla, cerca il dribbling sull’avversario e punta la porta. È lo stesso che fa Pogba, entrambi cercano l’assist e calciano bene da lontano". Nessun dubbio sulle doti innate di Nicolò per Don Fabio: "Personalità, forza e qualità". C’è la benedizione di Capello e pure quella di Alessandro Costacurta: "È un ragazzo molto serio e tranquillo. La prima partita in cui lo vidi agli Europei U-19 perse due palloni davanti alla difesa nei primi 10 minuti: mi dissero però che era capace di fare qualsiasi cosa in attacco. Ed è proprio questo: fino al primo gol aveva fatto 2-3 belle cose, poi ha questa naturalezza. Sarà la freschezza della gioventù, ma che facilità negli scatti". Se due indizi sono una coincidenza, tre fanno una prova: "Aveva già segnato da terra in campionato - ha aggiunto Esteban Cambiasso -, ottima la coordinazione in entrambi i gol. Nel primo sbaglia il controllo e va subito col destro, nel secondo va a colpo sicuro con il sinistro. Non ha nessun problema nemmeno in velocità". Anche Paolò Condò insiste sulla rapidità di esecuzione in occasione della prima rete: "E’ stato fantastico: vorrebbe stopparla, spostarsi sul sinistro e calciare a rientrare. La palla gli scivola e sbaglia il controllo, ma non importa: colpisce di naturalezza col destro e segna. È questa la qualità del campione: non gliene frega niente". Sfrontato nonostante i suoi 19 anni, plebiscito assoluto sul profilo di un campioncino che non si ferma più.