Allegri, sfogo dopo Juve-Udinese: "Se usciamo dalla Champions non è un fallimento"

Champions League

Dopo la vittoria sull'Udinese, l'allenatore bianconero torna a parlare della sfida europea contro l'Atletico: "Quando sono arrivato la squadra aveva paura a disputare le gare di Champions. Se dovessimo essere eliminati non sarebbe un fallimento"

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Lo sfogo arriva subito dopo il successo contro l'Udinese in campionato, dal chiuso della sala stampa dell'Allianz Stadium. Max Allegri proietta l'attenzione alla gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro l’Atletico e lo fa esponendo il suo pensiero in maniera chiarissima: "Da quando sono arrivato io, per la Juventus la Champions è sempre stata un obiettivo. L'anno precedente al mio approdo in panchina la squadra era stata eliminata ai gironi". Per poi aggiungere: "Con me la Champions è sempre stata un obiettivo, parlare di fallimento nel caso in cui dovessimo uscire non mi sta bene. Eppure tutte le volte sento dire: 'Fallimento Juve in caso di eliminazione'; se volete parlare di fallimento fate pure, non so cosa dirvi".

"Al mio arrivo c'era paura a giocare in Champions"

Allegri prosegue nel suo sfogo: "Martedì giocheremo contro l’Atletico e faremo tutto il possibile per superare il turno: se ci riusciremo bene, altrimenti ci proveremo il prossimo anno. Intanto proveremo a portare a casa l'ottavo scudetto, oltre alla Supercoppa. Anche quest'anno cercheremo di arrivare in fondo per celebrare due o tre trofei". L'allenatore bianconero sottolinea la crescita avuta dalla squadra bianconera con lui in panchina: "Ricordo che la prima volta che sono arrivato alla Juventus e abbiamo disputato una partita di Champions, c'era gente bianca in volto, che aveva paura di giocare con il Malmoe. Ripeto, se dovessimo uscire non sarebbe un fallimento", ha concluso Allegri.