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Cristiano Ronaldo trascina la Juve, tripletta da record in Champions: i suoi numeri

Champions League

Prestazione da urlo contro l'Atletico per CR7, re indiscusso di questa Champions. Sono 124 i gol segnati nella competizione dal portoghese che quando vede Colchoneros si scatena: 4^ tripletta in carriera ai loro danni

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Semplicemente mostruoso. Gli aggettivi si sprecano, ma non bastano a quantificare il valore di un giocatore pazzesco, in grado di trascinare i suoi compagni a una rimonta che nella storia bianconera non si era mai vista. Tre gol di prepotenza, di grinta che spediscono i ragazzi di Allegri ai quarti e l’Atletico a casa con più rimpianti che tiri in porta. CR7 si certifica una bestia nera per i Colchoneros, trafitti per la quarta volta da una sua tripletta (di cui 3 con Oblak in porta). Il portoghese non segnava in Champions dal gol dell’ex rifilato allo United lo scorso 7 novembre. 125 giorni a secco, interrotti contro la sua seconda vittima preferita dopo il Siviglia. Sono 25, infatti, i centri in totale realizzati contro l’Atletico, di cui cinque di testa, la specialità con la quale ha spianato la strada allo Stadium: la prima volta con il primo tocco in area avversaria della partita e poi con un altro gol nella porta opposta. Il sigillo l’ha poi messo con il rigore a quattro minuti dal termine, il 16° nella sua carriera europea. Il Ronaldo visto al Wanda Metropolitano era una brutta copia della versione che ha abituato a mostrare in Champions. Con i tre gol di martedì, Cristiano si è ripreso la scena ed è salito a quota 124 reti in Champions, che diventano 127 se considerate tutte le competizioni. 124, ovvero sei in più di quelli messi a segno dall’intero Atletico nella sua storia nell’Europa dei grandi. Finita qui? No, perché può vantare primati in ogni statistica della Champions: gol totali, in casa, in trasferta, nei gironi, nella fase ad eliminazione diretta, nelle finali, su punizione, su rigore, di testa, per numero di doppiette, triplette e assist. Sì, lui è primo dappertutto.

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Prima della magica serata contro l'Atletico, Ronaldo (diventato l'11° giocatore a segnare una tripletta in Champions League con due maglie diverse) aveva regalato un solo squillo al popolo dello Stadium. Con il tris servito ai Colchoneros, però, è diventato il giocatore con più gol all'attivo - alla pari di Vidal - nello stadio bianconero, otto, in virtù di quelli siglati con la maglia avversaria e ha raggiunto Messi per numero di triplette in Champions. Per ritrovare, invece, l'ultimo juventino a segno tre volte in questa competizione nella stessa partita bisogna tornare indietro al 1998, quando la tripletta di Del Piero stese il Monaco. Numeri che CR7 ha eguagliato alla sua prima stagione a Torino, dimostrando la continuità che lo ha sempre contraddistinto in carriera e che lo ha addirittura migliorato con il tempo. Dalla stagione 2016-17, infatti, Cristiano ha partecipato attivamente a 41 gol, di cui 31 centri personali e 10 assist. Basti pensare che il secondo di questa lista è a quota 28. Continuità sottolineata anche dalla sua perfetta distribuzione di reti tra fase a gironi e partite ad eliminazione diretta. L'attaccante della Juve, con i tre colpi che hanno eliminato gli spagnoli, è salito a 62 gol - di cui 19 nelle ultime 14 - nella fase finale in 77 partite, a cui aggiungere 16 passaggi vincenti. Il che tradotto vuol dire per la squadra di Ronaldo partire teoricamente sempre con il risultato di 1-0. E ora è la Juve a godersi l'uomo bionico che ha reso quasi semplice un'impresa che sembrava complicatissima alla vigilia. "Sono venuto qui per questo" ha detto il portoghese alla fine del match. Una promessa per i suoi tifosi, un avvertimento per i prossimi avversari.