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Bayern Monaco, Lewandowski attacca Kovac: "In attacco ero sempre solo"

Champions League

Al termine della partita contro il Liverpool, che ha decretato l'eliminazione del Bayern dalla Champions, l'attaccante polacco critica apertamente l'atteggiamento difensivista della squadra: "Giocavamo in casa nostra, dovevamo essere noi a fare la partita"

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Il giorno dopo l'eliminazione del Bayern dalla Champions, i malumori si trasformano in attacchi più o meno diretti. Tra gli insoddisfatti al termine della partita che ha mandato ai quarti il Liverpool c'è soprattutto Robert Lewandowski, quasi mai pericoloso nel corso dei 90' a causa anche dell'atteggiamento della squadra.

"Sapevamo che sarebbe stata una partita complicata, ma in entrambi i match abbiamo giocato in maniera troppo difensiva. Non ci siamo spinti in avanti per crearci occasioni da gol, sia all'andata che al ritorno", ha detto l'attaccante polacco. Per poi puntare il dito sull'allenatore, il croato Kovac: "Non abbiamo rischiato per niente. Giocavamo in casa nostra, dovevamo essere noi a fare la partita. E penso che sia per questo che il Liverpool ci ha battuto. Abbiamo giocato troppo indietro, non ci siamo presi rischi e non capisco perché".

La partita in effetti conferma l'impressione di Lewandowski: se la Germania è rimasta senza rappresentanti ai quarti di Champions è proprio perché, nonostante il fattore casa, il Bayern non è mai stato propositivo, finendo per subire gli attacchi di Salah e compagni per lunghi tratti. "Quando attaccavamo a volte eravamo in due contro quattro", continua Lewandowski. "Io ho avuto molti duelli, ma era difficile perché ero solo. E quando sei solo contro due o tre buoni giocatori, è complicato giocare". Atteggiamento di squadra che difficilmente sarà piaciuto anche ai vertici del club bavarese: e la rimonta in campionato sul Borussia Dortmund potrebbe non bastare a salvare la panchina di Kovac.