Salah, dal fallo di Ramos al trionfo in Champions League: la rivincita in un anno
Champions LeagueA un anno dalla finale di Kiev, Salah vince la Champions League insieme al suo Liverpool. Il fallo di Ramos e le lacrime sono un lontano ricordo: l'egiziano, autore di 27 gol in stagione, è stato nuovamente trascinatore
SALAH: "TANTI SACRIFICI, ORA SONO FELICE"
11 metri per cambiare tutto, per ribaltare una sorte che lo aveva tradito un anno fa. Il fallo di Sergio Ramos, che costò all’egiziano gran parte della finale di Champions League del 2018, è un ricordo ancora vivo nella mente di Mohamed Salah, che ha ora potuto però prendersi la sua grande rivincita. 369 giorni dopo quel Real Madrid-Liverpool, è stato lui ad alzare la Coppa. Decisivo, grazie a un rigore segnato dopo neanche due minuti di partita: Lloris battuto, popolo Reds al sesto - come 6 sono le Champions vinte dal club nella sua storia - cielo. Una storia di delusione trasformata in gioia, quella dell’ex attaccante di Roma e Fiorentina, ancora trascinatore dei suoi in una stagione che non dimenticherà facilmente.
L’infortunio, il ritorno
L’ombra di quel 26 maggio 2018, per Salah, non è stata semplice da scacciare dalla mente. Ramos che lo allaccia, l’egiziano che cade a terra dolorante: era il 31’ del primo tempo e l’attaccante, in lacrime, lasciava il campo di Kiev. Settimane di critiche e di tensioni, prima di un Mondiale altrettanto deludente: solo ko nei gironi per l’Egitto, tornato a casa dalla Russia dopo tre partite. Da lì, da un’estate da dimenticare, Salah ha ricominciato: nuovo anno, lo stesso Liverpool. Giusto qualche piccolo aggiustamento, per ripartire alla carica di quel titolo che gli mancava dal 2015, anno in cui vinse campionato e Coppa di Lega con la maglia del Chelsea.
I numeri
Salah è stato capace di completare un’altra stagione di assoluta costanza. Nei gol e nelle prestazioni. Alla rete alla prima giornata di Premier League contro il West Ham, ne sono seguite altre 26, segnate tra campionato (22) e Champions League (5). Nel gioco del suo Liverpool, ‘Momo’ è rimasto pedina fondamentale: i 13 assist stagionali lo raccontano alla perfezione. La stima di Klopp si traduce in efficacia: solo una manciata le partite in cui l’egiziano non ha partecipato ad alcuna rete dei suoi, solo una quella saltata (per infortunio, nella storica semifinale di ritorno contro il Barcellona). Miglior giocatore africano dell’anno, per di più, con il secondo Golden Boot della Premier consecutivo conquistato, condiviso con il suo compagno Mané e ad Aubameyang dell’Arsenal.
La rivincita
Numeri che hanno permesso a Salah di completare la sua personale rivincita. La finale di Champions League racconta di un viaggio, quello della squadra di Klopp, con una destinazione ben precisa: la vittoria. Il 2-0 agli Spurs segna il sesto titolo della storia del club, il primo così importante per l’egiziano. “È stata una stagione e una notte incredibile, specialmente dopo la finale dell’anno scorso - ha raccontato dopo il fischio finale - Me la ricordo ancora bene. È stato bello giocare due finali consecutive, riuscendo a fare 90 minuti in questa. Ho fatto molti sacrifici nella mia carriera, specialmente essere andato via dal mio villaggio al Cairo per giocare a calcio. Essere un calciatore egiziano a questo livello è incredibile e sono davvero felice di questo. Ognuno ha dato il massimo per vincere la partita". È l'ora della rivincita.