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Genk-Napoli 0-0, highlights della partita. Milik spreca, solo un punto in Belgio

Solo un punto per gli azzurri nella trasferta in Belgio, pareggio senza reti che porta a quota 4 punti la squadra di Ancelotti nel gruppo E di Champions. Privo di Insigne destinato in tribuna per scelta tecnica, il Napoli colpisce tre legni con Callejon (palo) e Milik nel primo tempo: doppia traversa per il polacco, protagonista in negativo nel match. Provvidenziale Meret, gli ingressi di Mertens e Llorente non sbloccano una sfida complicata alla Luminus Arena

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GENK-NAPOLI 0-0

GENK (4-2-3-1): Coucke; Maehle, Cuesta, Lucumí, Uronen; Berge, Hrosovsky; Ito, Hagi (91' Heynen), Bongonda (89' Paintsil); Samatta. All. Mazzù

NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui (34' Malcuit); Callejon, Allan, Elmas (58' Mertens), Ruiz; Lozano, Milik (72' Llorente). All. Ancelotti

Ammoniti: Ito (G), Milik (N), Ruiz (N)

Giuntoli, direttore sportivo del Napoli, ai microfoni di Sky Sport:
"Il Genk ha giovani molto interessanti come Berge, Lucumì e Maehle. Milik? Ha passato un'estate tribolata, ora sta molto bene e Ancelotti l'ha premiato con la maglia da titolare"
- di luca.cassia
Giuntoli, direttore sportivo del Napoli, ai microfoni di Sky Sport:
"Non ci deve essere scalpore per l'esclusione di Insigne: abbiamo tanti ragazzi, Ancelotti ha optato per un centrocampo più robusto e una panchina equilibrata. E' una scelta tecnica e tattica: Insigne è tranquillo"
- di luca.cassia
Lo stesso Ancelotti ha parlato prima del Genk, evidenziando i rischi della trasferta in Belgio e specificando il suo intervento alla squadra dopo la vittoria di misura contro il Brescia. ANCELOTTI SPECIFICA COSA HA DETTO ALLA SQUADRA
- di luca.cassia
Alla vigilia del match si è pronunciato anche Felice Mazzù, allenatore del Genk di chiara origine italiana: curioso il suo “stratagemma” per emulare un collega celebre come Carletto. MAZZÙ PROVERÀ AD IMITARE ANCELOTTI
- di luca.cassia
Kalidou Koulibaly, grande ex del match, ritrova il club dove venne acquistato dal Napoli nel 2014. Il difensore azzurro non ha nascosto la sua emozione per una gara speciale. LE PAROLE DI KOULIBALY PRIMA DEL GENK
- di luca.cassia
Tradizionalmente il Genk è una società votata ai più giovani, vivaio che negli anni ha sfornato campioncini poi emersi ad altissimi livelli: è il caso di Koulibaly, ma non solo. GENK, QUANTI TALENTI LANCIATI NEL CALCIO
- di luca.cassia
Curiosità: 72 i biglietti chiesti da Mertens per familiari e amici presenti a Genk, ciò nonostante l'attaccante belga del Napoli partirà dalla panchina
- di luca.cassia
Come detto, invece, a fare notizia nel Napoli è la rivoluzione in attacco: tribuna per scelta tecnica a Insigne, panchina per Mertens. Nel 4-4-2 di partenza la coppia d'attacco sarà quindi costituita da Lozano e Milik. Allan a centrocampo con Elmas, Manolas e Koulibaly la coppia centrale di difesa
- di luca.cassia
Ufficiali le formazioni ufficiali: sarà 4-3-3 per il Genk di Mazzù, attenzione all'estro di Hagi e al dinamismo di Berge. Davanti il giocatore più pericoloso è il centravanti Samatta
- di luca.cassia
Non sarà della partita Lorenzo Insigne, destinato in tribuna per scelta tecnica: clamorosa l'esclusione del leader del Napoli. Panchina invece per Mertens, attaccante belga pronto a trovare posto a gare in corso. Davanti la coppia Lozano-Milik
- di luca.cassia
STATISTICHE E CURIOSITÀ
Il Napoli occupa il 4° posto in Serie A con 12 punti ed è reduce dal 2-1 imposto al Brescia al San Paolo, casa degli azzurri violata pochi giorni prima dal Cagliari
- di luca.cassia
Genk in difficoltà nel campionato belga: la squadra campione in carica in patria è 6^ con 14 punti in 9 gare, l’ultima delle quali l’ha vista farsi rimontare tre reti dal St. Truiden. A fine partita è arrivata la contestazione dei propri tifosi
- di luca.cassia
Il Napoli non ha mai vinto nelle ultime sei trasferte giocate in Champions League nella fase a gironi: in questa striscia di partite sono arrivati due pareggi e quattro sconfitte
- di luca.cassia

L'ultimo successo lontano dal San Paolo risale al dicembre del 2016, quando gli azzurri vinsero in casa del Benfica ottenendo la qualificazione agli ottavi di finale (arrivò poi l'eliminazione dopo la doppia sfida con il Real Madrid)

- di luca.cassia
Il Genk ha perso per 6-2 all'esordio contro il Salisburgo: il record negativo di gol subiti nelle prime due gare della fase a gironi di Champions League è di 10 ed è stato stabilito dal Celtic nella stagione 2016/2017
- di luca.cassia
Il Napoli, invece, ha vinto 2-0 con il Liverpool all'esordio e punta a vincere anche la seconda gara: gli azzurri solo una volta sono riusciti a vincere le prime due partite, con Sarri nella stagione 2016/2017
- di luca.cassia
Dries Mertens ha preso parte attiva a 18 gol in 27 presenze con il Napoli in Champions League, otto in più a qualsiasi altro compagno di squadra
- di luca.cassia
Fernando Llorente, invece, ha segnato 8 gol in Champions League con quattro squadre diverse (3 con la Juve e con il Tottenham, 1 con Siviglia e Napoli). Solo Robben (7) e Schurrle (6) hanno avuto bisogno di meno gol per raggiungere questo traguardo
- di luca.cassia
Il Genk non ha mai vinto in casa in Champions League (cinque pareggi e una sconfitta). Soltanto il Maribor, con nove gare casalinghe senza vittoria, è riuscito a fare peggio
- di luca.cassia

In generale non è arrivata mai una vittoria nelle 13 disputate in Champions League: solo il Floriana (squadra di Malta) e gli irlandesi dello Shamrock Rovers hanno fatto peggio con 14

- di luca.cassia

Solo un punto per il Napoli di scena in Belgio, 0-0 sul campo del Genk dopo l’ottima figura contro i campioni in carica del Liverpool battuti al San Paolo. Azzurri poco concreti ed efficaci alla Luminus Arena, pareggio che porta a 4 punti il bottino nel gruppo E ma che non può soddisfare Ancelotti. Privo di Insigne destinato in tribuna per scelta tecnica, Carletto assiste alle tante occasioni create dalla squadra pur senza concretizzarle: c’è ovviamente la sfortuna (tre i legni colpiti) ma anche l’imprecisione di Callejon e soprattutto Milik, protagonista in negativo contro un’avversaria travolta 6-2 all’esordio dal Salisburgo. Nemmeno gli ingressi di Mertens e Llorente rivitalizzano un Napoli che addirittura ringrazia Meret (determinante nel primo tempo) e rischia grosso ai titoli di coda del match.

La cronaca della gara

Rivoluzione in attacco per Ancelotti, allenatore che rinuncia ad Insigne e pure a Mertens che si accomoda in panchina. Davanti c’è la coppia Lozano-Milik, Allan nel cuore del centrocampo con Elmas mentre in difesa si ricompone la coppia Manolas-Koulibaly. Buoni ritmi in avvio con il possesso del Napoli insidioso sulla sinistra, Genk rapido in ripartenza con Bongonda. Equilibrio quasi compromesso al 15’ con il palo di Callejon (fondamentale la deviazione di Coucke) e la seguente traversa scheggiata da Milik, doppia chance alla quale i belgi rispondono con Hrosovsky dal tiro deviato che risparmia Meret. Dieci minuti più tardi è clamorosa la traversa di Milik, 3° legno colpito dal Napoli in avvio, tuttavia il polacco risparmia Cuesta e Coucke in netto ritardo nell'episodio. Ancelotti perde Mario Rui per un problema muscolare (dentro Malcuit) e rischia prima dell’intervallo: determinante Meret sull’incornata di Samatta e sul mancino di Berge. Ma gli azzurri possono recriminare su un’altra doppia chance non concretizzata, quando l’ex Koulibaly vede il suo tiro salvato sulla linea da Hrosovsky mentre Milik spreca di testa da ottima posizione.

Lo stesso Milik ci prova dopo la pausa senza trovare la porta, opportunità che apre una ripresa poco brillante della squadra di Ancelotti. Nemmeno Callejon, destinatario di un pallone d’oro al 58’, riesce a sbloccare un match che si complica a causa dell’intensità e delle ripartenze del Genk. Gli ingressi di Mertens e Llorente non stravolgono il copione, anzi: l’occasione da tre punti capita all’84’ sul piede di Hagi, servito da Ito ad approfittare dello scivolone di Allan. Il figlio d’arte spara alto e grazia un Napoli sprecone e davvero poco brillante.