Solo un punto per gli azzurri nella trasferta in Belgio, pareggio senza reti che porta a quota 4 punti la squadra di Ancelotti nel gruppo E di Champions. Privo di Insigne destinato in tribuna per scelta tecnica, il Napoli colpisce tre legni con Callejon (palo) e Milik nel primo tempo: doppia traversa per il polacco, protagonista in negativo nel match. Provvidenziale Meret, gli ingressi di Mertens e Llorente non sbloccano una sfida complicata alla Luminus Arena
GENK-NAPOLI 0-0
GENK (4-2-3-1): Coucke; Maehle, Cuesta, Lucumí, Uronen; Berge, Hrosovsky; Ito, Hagi (91' Heynen), Bongonda (89' Paintsil); Samatta. All. Mazzù
NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui (34' Malcuit); Callejon, Allan, Elmas (58' Mertens), Ruiz; Lozano, Milik (72' Llorente). All. Ancelotti
Ammoniti: Ito (G), Milik (N), Ruiz (N)
"Il Genk ha giovani molto interessanti come Berge, Lucumì e Maehle. Milik? Ha passato un'estate tribolata, ora sta molto bene e Ancelotti l'ha premiato con la maglia da titolare"
"Non ci deve essere scalpore per l'esclusione di Insigne: abbiamo tanti ragazzi, Ancelotti ha optato per un centrocampo più robusto e una panchina equilibrata. E' una scelta tecnica e tattica: Insigne è tranquillo"
Il Napoli occupa il 4° posto in Serie A con 12 punti ed è reduce dal 2-1 imposto al Brescia al San Paolo, casa degli azzurri violata pochi giorni prima dal Cagliari
L'ultimo successo lontano dal San Paolo risale al dicembre del 2016, quando gli azzurri vinsero in casa del Benfica ottenendo la qualificazione agli ottavi di finale (arrivò poi l'eliminazione dopo la doppia sfida con il Real Madrid)
In generale non è arrivata mai una vittoria nelle 13 disputate in Champions League: solo il Floriana (squadra di Malta) e gli irlandesi dello Shamrock Rovers hanno fatto peggio con 14
Solo un punto per il Napoli di scena in Belgio, 0-0 sul campo del Genk dopo l’ottima figura contro i campioni in carica del Liverpool battuti al San Paolo. Azzurri poco concreti ed efficaci alla Luminus Arena, pareggio che porta a 4 punti il bottino nel gruppo E ma che non può soddisfare Ancelotti. Privo di Insigne destinato in tribuna per scelta tecnica, Carletto assiste alle tante occasioni create dalla squadra pur senza concretizzarle: c’è ovviamente la sfortuna (tre i legni colpiti) ma anche l’imprecisione di Callejon e soprattutto Milik, protagonista in negativo contro un’avversaria travolta 6-2 all’esordio dal Salisburgo. Nemmeno gli ingressi di Mertens e Llorente rivitalizzano un Napoli che addirittura ringrazia Meret (determinante nel primo tempo) e rischia grosso ai titoli di coda del match.
La cronaca della gara
Rivoluzione in attacco per Ancelotti, allenatore che rinuncia ad Insigne e pure a Mertens che si accomoda in panchina. Davanti c’è la coppia Lozano-Milik, Allan nel cuore del centrocampo con Elmas mentre in difesa si ricompone la coppia Manolas-Koulibaly. Buoni ritmi in avvio con il possesso del Napoli insidioso sulla sinistra, Genk rapido in ripartenza con Bongonda. Equilibrio quasi compromesso al 15’ con il palo di Callejon (fondamentale la deviazione di Coucke) e la seguente traversa scheggiata da Milik, doppia chance alla quale i belgi rispondono con Hrosovsky dal tiro deviato che risparmia Meret. Dieci minuti più tardi è clamorosa la traversa di Milik, 3° legno colpito dal Napoli in avvio, tuttavia il polacco risparmia Cuesta e Coucke in netto ritardo nell'episodio. Ancelotti perde Mario Rui per un problema muscolare (dentro Malcuit) e rischia prima dell’intervallo: determinante Meret sull’incornata di Samatta e sul mancino di Berge. Ma gli azzurri possono recriminare su un’altra doppia chance non concretizzata, quando l’ex Koulibaly vede il suo tiro salvato sulla linea da Hrosovsky mentre Milik spreca di testa da ottima posizione.
Lo stesso Milik ci prova dopo la pausa senza trovare la porta, opportunità che apre una ripresa poco brillante della squadra di Ancelotti. Nemmeno Callejon, destinatario di un pallone d’oro al 58’, riesce a sbloccare un match che si complica a causa dell’intensità e delle ripartenze del Genk. Gli ingressi di Mertens e Llorente non stravolgono il copione, anzi: l’occasione da tre punti capita all’84’ sul piede di Hagi, servito da Ito ad approfittare dello scivolone di Allan. Il figlio d’arte spara alto e grazia un Napoli sprecone e davvero poco brillante.