Manchester City fuori dall'Europa: ecco perché è stato sanzionato dalla Uefa

Champions League

L'avvocato Pierfilippo Capello spiega a Sky i motivi della sanzione della Uefa e fa chiarezza sulla situazione dei club italiani: "Nessuno a rischio. Più complicato il caso del Milan, che però ha tempi e modi per rientrare nei parametri"

Due anni fuori dalle Coppe europee, una sanzione con cui la Uefa ha punito il Manchester City per non aver rispettato le regole del Fair Play Finanziario. Ma cosa è successo di preciso? Perché è stato sanzionato il City?

Caso City: perché è stato sanzionato

A fare chiarezza è l'avvocato Pierfilippo Capello, intervenuto a Sky Sport 24: "La decisione si basa su una serie di 'leaks', informazioni giunte alla Uefa, che avrebbero dato non il sospetto, come nel caso del Psg, ma la certezza che i soldi degli sponsor arrivavano da soggetti riconducibili alla proprietà stessa. In pratica, le sponsorizzazioni del Manchester City non venivano pagate da veri sponsor, ma da società che sono riferibili al principale azionista del club, che in questo modo faceva entrare soldi aggirando le regole del Fair Play Finanziario, che prevedono che l’azionista o il proprietario possano mettere dei soldi nella società solo entro certi limiti: un club, infatti, dovrebbe essere in grado di sostenersi da solo".

La situazione dei club italiani

L'avvocato Capello, poi, fa chiarezza anche sulla situazione del nostro calcio: "Pericolo per le società italiane? Nessuna di quelle candidate ad andare in Europa ha una situazione che le può mettere a rischio. Il Milan si trova in una situazione un po’ più complicata, ma ha tempi e modi, con le operazioni di mercato, di rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario".

Sanzioni anche in Premier?

Riguardo invece alle possibili penalizzazioni da parte della Premier, è più probabile l'ipotesi di un "rinvio" che "salverebbe" i Citizens almeno per questa stagione: "Se anche ci fossero gli elementi per dire che il Manchester City ha violato i parametri della Premier, la Premier dovrebbe aprire un’investigazione, arrivare a una decisione e sanzionare, e non credo che ci siano i tempi tecnici per avere questo tipo di decisione nel corso di questo campionato".