Altro estratto molto interessante da "Io, Giorgio", l'autobiografia di Chiellini, che non ha mancato di elogiare il collega spagnolo, soffermandosi sul fallo ai danni dell'egiziano nella finale di Kiev: "Ha sempre detto che non fosse sua intenzione, ma sai che in quel modo rischi di rompere il braccio all'avversario"
Si conferma niente affatto banale "Io, Giorgio", l'autobiografia di Chiellini, in edicola da martedì scorso. Dopo gli estratti su Balotelli e Felipe Melo, il capitano della Juventus ne ha regalato un altro molto interessante, questa volta su Sergio Ramos. Per lo spagnolo non sono mai mancati elogi da parte del centrale bianconero, che ha nuovamente confermato la sua stima nei confronti del collega: "Possono dire che sia impulsivo, che abbia poco senso tattico, che sia colpevole di 8-10 gol subiti ogni stagione - si legge - ma ha due caratteristiche che nessun altro ha come lui. La prima è che sa come essere decisivo nelle partite importanti, con interventi al di fuori di ogni logica e provocando infortuni con astuzia diabolica. Quello su Salah fu un colpo da maestro. Lui, il maestro Sergio, ha sempre detto che non fosse sua intenzione provocare un infortunio, ma quando cadi in quella maniera e non lasci la presa, sai che nove volte su dieci rischi di rompere il braccio al tuo avversario".
Il riferimento
L'episodio in questione è il fallo del difensore del Real Madrid ai danni dell'attaccante del Liverpool nel primo tempo della finale di Champions League del 2018. Una particolare trattenuta che causò a Salah un bruttissimo infortunio: "Clavicola o spalla rotta i suoi Mondiali con l'Egitto sono a forte rischio", le parole di Klopp subito dopo la sconfitta di Kiev. Il giocatore, che abbandonò il campo in barella dopo appena 31 minuti, riuscirà poi a partire direzione Russia ma di fatto non potè dare il proprio contributo nella partita più importante dell'anno per il Liverpool. Oltre alla malizia, Chiellini ha lodato anche la leadership e il carisma del collega: "Senza di lui stelle come Varane, Carvajal e Marcelo sembrano ragazzi della Primavera e il Real Madrid si trasforma in una squadra indifesa".