Capello: "I segreti del Lione di Garcia? Umiltà e lettura delle gare"

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Fabio Capello

Fabio Capello

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Nel video Fabio Capello rende merito a Rudi Garcia, l'unico allenatore non tedesco in semifinale di Champions (anche se quel nome...): "Al suo Lione ha trasmesso umiltà. Tutti si sacrificano, tutti fanno le due fasi. E poi con la Juve e il City ha dimostrato di essere molto bravo a leggere le partite". Una squadra in formissima, anche per merito di un italiano...

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Rudi Garcia è l'unico allenatore non tedesco in semifinale di Champions, anche se un po' di tedesco ce l'ha anche lui: il nome, come spiegato a Sky ("Mio padre mi ha dato questo nome perché lui seguiva il ciclismo ed era un grande tifoso di Rudi Altig, ciclista in voga negli anni '60 in Germania"). 

Dopo la Juve il suo Lione ha beffato anche il Manchester City. Non è un caso secondo Fabio Capello, che a Sky Sport ha spiegato perfettamente le caratteristiche del Lione e i pregi del suo allenatore: "Ha preso la squadra in corsa (subentrando il 14 ottobre scorso a Silvinho, ndr) e ne ha capito immediatamente la forza. Ha messo i giocatori dove rendono di più e ha trasmesso alla squadra un'umiltà vista sia contro la Juve che contro il City. Tutti quanti si sacrificano e tutti accettano di fare le due fasi. E poi devo dire che Garcia sa leggere davvero bene le partite. E' un allenatore preparato e gli va dato merito di questo successo".

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Un successo che è anche un po' italiano, come confidato dallo stesso Rudi Garcia: "Il mio prepartore fisico è italiano (Paolo Rongoni, ndr), per questo non avevo dubbi sulla tenuta fisica della squadra. Abbiamo fatto 8 settimane di preparazione, consapevoli che senza giocare nessuna partita questo per noi sarebbe stato uno svantaggio. E invece abbiamo fatto due imprese. E ora non dobbiamo porci limiti..."

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