Liverpool-Real Madrid, Klopp: "Rivincita non deve un essere pensiero fisso"

Champions League

L'allenatore dei Reds al sito Uefa: "Se pensiamo a una vendetta o a una rivincita non va bene, non può essere il nostro pensiero fisso. Loro sono un grande squadra con un allenatore pazzesco, ma noi siamo più esperti rispetto al passato". Liverpool-Real, sabato ore 21, in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport Football, Sky Sport 251, Sky Sport 4K e in streaming su NOW

Vincere e alzare al cielo la Champions League senza pensare troppo al passato e alla sconfitta di Kiev di quattro anni. L’allenatore del Liverpool Jurgen Klopp presenta così al sito della Uefa la finale di sabato 28 maggio contro il Real Madrid a Parigi: "Il Real è una squadra di livello mondiale che sa come vincere. Nel 2018 a Kiev abbiamo giocato contro di loro in finale e abbiamo perso. Ovviamente vogliamo mettere le cose a posto, ma non può essere il nostro pensiero principale. Se andiamo lì e pensiamo a cose come "Rivincita! Vendetta!", non va bene, non funziona così. Non siamo così, siamo arrivati in finale in un modo diverso. Dobbiamo giocare come sappiamo ed è quello che proveremo a fare".

"Dobbiamo imparare a vincere le finali, ma ora siamo più esperti"

Klopp torna sulla finale persa dal suo Liverpool contro il Real Madrid quattro anni fa, una gara decisa da alcuni errori clamorosi di Karius: "Il centrocampo delle squadre che si sono affrontate nel 2018 è rimasto pressoché invariato. La loro difesa è cambiata molto. In attacco non c'è Cristiano Ronaldo, è vero, ma Benzema è ancora lì, con giovani brasiliani molto forti e tutto il resto, quindi rimane una grande squadra". L’allenatore dei Reds aggiunge: "Sicuramente è un bene aver già giocato qualche finale. L'ho detto dopo aver vinto contro il Tottenham: in tutte le finali precedenti, avevamo giocato meglio ma abbiamo perso. Dobbiamo imparare a vincere le finali a volte ci siamo riusciti, magari non in Champions, ma altre volte. Siamo più esperti e direi che va bene così".

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"Ancelotti è pazzesco, ispira le squadre a fare cose incredibili"

Klopp che ha risposto così a una domanda sull’eredità che lascerà al Liverpool il giorno che andrà via: "Non so cosa voglio che la gente pensi di me. Quello che voglio fare per ora è dare una struttura e una certa cultura al club; quando me ne andrò, la giusta struttura e la giusta cultura non dovranno dipendere dalle persone, ma dal club. Se le cose vanno bene, allora potrà continuare così. È questo è il mio obiettivo, ma il mio ragionamento regge solo se vinciamo qualcosa”. Pensiero finale su Carlo Ancelotti, allenatore del Real: "Di recente ho visto le foto degli attaccanti che ha allenato e ho pensato ‘C'è qualche campione che non ha allenato?’. È pazzesco. Poi è una persona simpaticissima. Ha un grande successo e ispira le squadre fare a cose incredibili", conclude l’allenatore del Liverpool.

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