Juventus Benfica, Allegri: "Salernitana argomento chiuso, Di Maria recuperato"

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L'allenatore bianconero alla vigilia della seconda giornata di Champions League a Sky Sport: "Salernitana argomento chiuso, ora ci vuole un ambiente un po' più vicino alla squadra e più positivo. Di Maria recuperato, out Alex Sandro, Rabiot e Locatelli. Formazione? Ho un dubbio a centrocampo". E in conferenza aggiunge: "Forse Szczesny recupera"

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La Juve vuole ripartire in Champions, dopo il 2-2 col caos Var con la Salernitana e il ko nella prima giornata europea contro il Psg. Ad attendere in bianconeri allo Stadium c'è il Benfica. Ecco le parole di Allegri a Sky Sport della vigilia

 

La Juve riparte dopo le polemiche della partita contro la Salernitana…

"La Salernitana è un argomento chiuso. Pensiamo alla Champions, non ha senso parlare di niente. Domani è una partita difficile. Il Benfica è una squadra con tecnica e palleggio. Serve una prestazione di squadra. In campionato abbiamo perso qualche punto di troppo. Ci vuole un ambiente un po' più vicino alla squadra e più positivo, anche nei momenti di difficoltà. Se pensiamo che la squadra scenda in campo e vinca 3-0 tutte le partite facilmente, allora facciamo un errore. Mercoledì sera serve un aiuto da parte di tutti".

 

Col Benfica è già decisiva?

"La partita di domani è importante ma non è decisiva. Va affrontata con la testa giusta, giocando bene e di squadra. Con compattezza e con rispetto del Benfica". 

 

Chi recupera e chi no?

"Di Maria è a disposizione, vedremo quanti minuti ha nelle gambe. Alex Sandro, nell'occasione del rigore di domenica sera, ha avuto problemi all'adduttore, vediamo per domenica prossima col Monza. Rabiot e Locatelli sono out". 

 

Che formazione vedremo col Benfica?

"Ho un dubbio a centrocampo". 

 

L'inserimento di Milik

"Se si sa giocare a calcio inserirsi è facile. Mai visto bravi giocatori, e che conoscono il calcio, inserirsi male". 

Le parole di Allegri in conferenza stampa

L'allenatore bianconero ha ribadito il recupero di Di Maria e le varie assenze, aggiungendo su Szczesny: "Sta finendo l'allenamento, potrà esserci ma lo saprò solo finita la conferenza". 

 

Che opinione ha del Benfica?

"Come società ha una storia europea importante, è abituata ha queste partite, ha buoni giocatori, l'allenatore tedesco (Schmidt, ndr) le ha dato aggressività. Per la vittoria serve una prestazione da squadra come compattezza, e avere poche amnesie".

 

Difesa a tre o a quattro?

"In questo momento possiamo difendere e costruire a tre, o a quattro. Non è questione di numeri ma di gestione degli spazi". 

 

La Juve ha sempre iniziato bene, poi si è un po' spenta. Come mai?

"Ne abbiamo parlato e serve lavorarci. Serve equilibrio. Se non riesci a segnare, non devi subire, non è una vergogna se un primo tempo finisce 0-0. Invece con la Salernitana abbiamo subito. Lì la squadra non deve andare nell'ansia. Le partite sono lunghe. Stessa cosa quando andiamo in vantaggio: serve continuare a giocare, e a volte noi ci siamo un po' fermati".

 

Gioca Cuadrado?

"Con Alex Sandro out, di esterni ho lui e De Sciglio, e poi c'è Danilo che può fare anche il centrale o il centrocampista".

 

Perché nei momenti di difficoltà la squadra non reagisce?

"Ogni tanto c'è la voglia di strafare, di vincere in dieci minuti, e questo non va bene. Non bisogna strafare, bisogna fare. Il calcio è così. Serve equilibrio, abbiamo 95 minuti per vincerla, e questo ci deve rasserenare. Ecco dov'è la forza di una squadra. Credo sia anche un aspetto ambientale, ci spazientiamo troppo presto. A volte si vince anche alla fine, e ci sono pur sempre anche gli avversari. È in questi momenti che si deve giocare da squadra".

 

Dove deve migliorare Vlahovic?

Vlahovic l'ho visto bene, sta migliorando proprio dove deve farlo. Sono contento di lui. Dei giovani con minor esperienza internazionale è uno dei tre migliori con Haaland e Mbappé".

 

La squadra ha sufficiente o non sufficiente esperienza?

"Abbiamo sia l'esperienza di alcuni, ma altri giovani che ne hanno meno. Giocare alla Juve non è semplice, siamo sempre sotto pressione. Bremer è un acquisto straordinario, ma ne ha giocate poche di partite in Champions". 

 

Cosa serve per fare e non strafare?

"Che ognuno faccia il suo, mettendosi a disposizione della squadra con cose molto semplici. I momenti di difficoltà ci saranno sempre. Ci sono partite che vinci 4-0 e altre che vinci al novantesimo".

 

Cosa pensa della risposta dell'Aia dopo la partita con la Salernitana?

"Non ho mai espresso giudizi sugli arbitri, non sta a me farlo. Per me l'argomento è chiuso. Non so se sarò squalificato, credo che per l'allenatore sarebbe meglio una multa - anche salata e poi devoluta in beneficenza - ma poi essere in campo la domenica dopo".

 

Perché così tante espulsioni degli allenatori?

"Forse fa ancora un po' caldo, un bagnetto al mare ogni tanto ci vorrebbe (ride, ndr). Domenica ho avuto reazione sbagliata, e mi dispiace. Più che la squalifica sarei contento di pagare una multa".

Le parole di Danilo in conferenza stampa

Che atteggiamento serve col Benfica?

"Domani dobbiamo scendere in campo con lo spirito di chi deve vincere. Quando si dice così sembra che dobbiamo vincere in cinque minuti, ma la partita è più lunga. Sappiamo che dobbiamo essere equilibrati e fare una gara intelligente".

 

Cosa serve alla Juve per migliorare?

"Sappiamo che dobbiamo migliorare e crescere, ma nella nostra testa sappiamo che non abbiamo tempo, serve imparare già dalla prossima partita. Non possiamo regalare un tempo come contro la Salernitana. Poi è difficile recuperare. Non possiamo sbagliare".

 

Si diverte a giocare da centrale di difesa?

"Sono un terzino ma ho fatto anche il terzo in difesa, da centrale mi diverto di più che nelle altre posizioni, posso vedere sempre la palla, sono a posto, poi decide il mister dove gioco".  

 

Che squadra è il Benfica?

"Il Benfica è una squadra difficile da affrontare, ora sono tutte decisive. Non abbiamo vinto la prima e sappiamo che non vincere non sarebbe una buona cosa. La affronteremo con impegno e responsabilità, ma senza troppa pressione.

 

Cosa pensa delle parole di Bonucci sulla mentalità di squadra?

"Condividiamo il pensiero di Bonucci, serve fare un passo avanti sulla nostra mentalità e nella partita. Ci confrontiamo spesso, solo così si può diventare una squadra forte".

 

Dove può migliorare la Juve?

"Atleticamente e fisicamente ci siamo, corriamo e non molliamo. Possiamo migliorare sempre sul piano mentale, i grandi campioni sono quelli forti mentalmente".

 

Perché alla Juve manca continuità?

"Difficile trovare una risposta, ma tutto torna a un miglioramento a livello mentale".

 

Con che spirito arrivate alla partita?

Arriviamo alla partita con lo spirito giusto. Dopo Parigi, soprattutto con il secondo tempo, sappiamo che dobbiamo credere nel nostro lavoro. Il Psg è una grande squadra ma abbiamo dimostrato che anche noi possiamo fare grandi cose".

 

Perché le portoghesi mettono spesso in difficoltà le italiane?

"Le squadre portoghesi mettono in difficoltà un po' tutti, c'è qualità e esperienza europea".