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Liverpool-Napoli, Spalletti: "I complimenti di Klopp? Ccà nisciun è fess"

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L'allenatore azzurro alla vigilia del match di Anfield: "Arrivare primi o secondi cambia totalmente, sappiamo che sarà una partita durissima. I complimenti di Klopp? Lui ha fatto le ultime due finali di Champions, per chi è il più bravo di tutti. Poi si accorgerà, quando allenerà il Napoli, che ca nisciun è fess"

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Inizia con un botta e risposta ironico a distanza la sfida di Champions League tra Napoli e Liverpool. Dopo i complimenti di Jurgen Klopp nei confronti degli azzurri, è arrivata l'immediata risposta di Luciano Spalletti che ha usato la solita sua ironia in conferenza stampa. "Klopp ha detto anche che non pensano a vincere 4-0, se vuole ne parliamo" ha scherzato l'allenatore, consapevole dell'importanza del match che vale il primo posto in classifica nel girone di Champions League.

Lei sta allenando Kvaratskhelia e ha allenato Salah. C'è una similitudine tra di loro?

"Sono due calciatori che in modi diversi riescono a fare giocate geniali. Una palla tirata addosso riescono a trasformarla in occasione per la squadra perché hanno questa facilità nel saltare l'avversario, accarezzando la palla mentre vanno a 200 km/h. Entrambi sono convinti delle loro potenzialità, nell'essere così semplici, bravi ragazzi, disponibili ad aiutare tutti. Domani sera potranno dire la loro".

 

Che ne pensa dei complimenti di Klopp?

"Ha detto anche che non pensano a vincere 4-0. Penso che l'abbia detto seriamente. Se l'ha detto seriamente che non può vincere 4-0 se vuole ne parliamo (ride, ndr). I complimenti eccessivi a volte servono a metterti lassù per poi poterne ascoltare il tonfo. Quando invece ci sono delle critiche, se fatte in maniera corretta ci si trova sempre gli spunti per migliorare e vedere se la critica è corretta o no. Se invece l'ha detto in maniera un po' differente... Intanto lui ha fatto le ultime due finali di Champions, per cui è più bravo di tutti, lui e la sua squadra. Poi si accorgerà, quando allenerà il Napoli, che ca nisciun è fess".

 

Cosa si aspetta domani dalla sua squadra? 

"Il Liverpool lo trovo in perfetta condizione, quello di sempre. Se poi sbagliano 10 gol come nell'ultima partita e gli girano storto tutti gli episodi, allora può essere messo in discussione il risultato. Ai miei calciatori permetterò di perdere ogni pallone, ma dovranno giocarli tutti. Dovranno giocare la partita per il risultato, in alcuni momenti dovremo essere bravi a sopportare la qualità del Liverpool".

 

Cosa pensa della differenza economica tra i club di Premier League e quelli di Serie A?

"Se puoi spendere più soldi è chiaro che sia più facile. Ma se sei organizzato bene ci sono altre possibilità di portare i risultati a casa, come ha fatto il Napoli quest'anno prendendo calciatori che possono fare la differenza e possono diventare top player, come quelli più pagati. Noi siamo nelle condizioni di poter crescere ulteriormente, però sono stati presi dei calciatori di qualità all'inizio da parte della società".

 

Sulla crescita di Lozano

"Lozano sta esprimendo un buon calcio per le qualità che ha, si tratta di un calciatore top. Ma il Napoli è una squadra che si trova a perfezione, in cui tutti aiutano tutti e tutti vanno nella stessa direzione, questo permette di poter dare qualcosa in più a ogni livello individuale".

 

Ci sperava di arrivare all'inizio della fase a gironi di giocarsi il primo posto con la qualificazione già in tasca?

"Se me l'avessero detto, pur usando tutta la positività possibile, sarebbe stata dura con un girone del genere. Questo significa che lavorando in un certo modo c'è sempre la possibilità di trovare soluzioni anche nel calcio".

 

C'è qualcosa del Liverpool di Klopp nel suo Napoli?

"Allenatori come me, quando si parla a Coverciano, spesso vengono portati davanti alle qualità. Le squadre come Liverpool, Manchester City, Chelsea. Qui ci sono i calciatori migliori del mondo, qui in Premier League, e tutti noi siamo venuti a prenderci delle giocate".

 

Volete il primo posto?

"I complimenti non fanno risultati, non fanno classifica. Sappiamo che domani sarà durissima, dovremo riuscire a essere quelli di sempre. Arrivare primi o secondi cambia totalmente, di mezzo c'è un palcoscenico dove dovremo dimostrare di essere all'altezza".

 

Cosa ha frenato lo scorso anno l'utilizzo del 4-3-3?

"Anche quest'anno giocheremo con il 4-2-3-1, la rosa è simile a quella dello scorso anno. Dipenderà dai momenti e dai risultati, non c'è una soluzione unica". 

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Perché Liverpool-Napoli va vista?

Perché sarà una bella partita, di fronte avremo una delle squadre più forti degli ultimi anni. Ci sono tutti gli elementi giusti per un bel match".

 

Avere un grande margine per il 1° posto può distrarre?

"No perché sappiamo quanto è importante arrivare primi. Giocare contro squadre contro il Liverpool pensando al pareggio parti con il piede sbagliato. Dobbiamo giocare come sempre, solo così si può fare risultato a Liverpool".

 

Il soprannome "professore" che ti ha dato Spalletti ti inorgoglisce?

"Se lo dice il mister, il piacere è doppio. Il singolo, però, non conta in questo momento, conta la squadra".

 

Qual è il valore aggiunto di questo Napoli rispetto al passato?

"Se oggi siamo qui a giocare la Champions è merito anche del gruppo che c'era prima. Quest'anno la squadra è più giovane, in molti non avevano disputato queste partite e giocano senza pensiero e senza pressioni".