Guardiola, zero cambi contro il Lipsia: "Sono un buon allenatore, decido io cosa fare"
man cityDopo il pareggio esterno del City contro i Lipsia nell’andata degli ottavi di finale in Champions League, all’allenatore catalano è stata fatta notare l’assenza di sostituzioni effettuate durante il match. Nonostante grandi nomi in panchina, l’ex di Barça e Bayern ha deciso di non utilizzare i cambi, difendendo poi questa scelta: “Posso farne cinque, ma non è detto che debba cambiare…”. Non succedeva dal 2018 che un tecnico non effettuasse alcun cambio in Champions League
"Ho l’opzione di poter fare fino a cinque cambi, ma questo non vuol dire che debba farli. Sono un allenatore molto bravo, tanto da poter decidere da solo quello che devo fare". Questa la risposta, piccata, di Pep Guardiola a chi gli ha fatto notare le zero sostituzioni durante il match di Champions tra il Lipsia e il suo Manchester City. Una partita, andata di ottavi di finale, finita con il risultato di 1-1 alla Red Bull Arena, con i gol di Mahrez nel primo tempo e di Gvardiol nella ripresa.
Non succedeva dal 2018
La polemica nasce anche dal fatto che l’allenatore catalano, pur senza alcuni big come De Bruyne e Stones, rimasti a Manchester, aveva (insieme a diversi ragazzi delle giovanili) alcuni grandi nomi accanto a sé in panchina. Su tutti Phil Foden e Julian Alvarez, rimasti fuori per tutti i 90 minuti. In particolare, l’argentino campione del mondo si è riscaldato per buona parte della ripresa senza però entrare mai in campo. In Champions League, che un allenatore non facesse nessun cambio, non succedeva dal 2018 nel match tra Manchester United e Juventus. In panchina per i Red Devils c’era José Mourinho e l’incontro fu vinto dai bianconeri all’Old Trafford grazie ad una rete di Dybala, oggi stella della Roma allenata proprio dallo Special One.
Guardiola è contento: "Le mie aspettative non erano alte"
Nonostante la mancata vittoria e le polemiche per le zero sostituzioni, Guardiola si è detto soddisfatto del risultato: "In generale sono molto contento, non abbiamo una squadra che può competere in determinate circostanze come quelle in fase di transizione: loro erano più veloci di tutti noi, tranne di Kyle ed Erling (Walker e Haaland, ndr). Il resto della squadra non ha questo ritmo. Le mie aspettative non erano alte, non ho mai pensato di venire qui e vincere 4-0, neppure per un secondo. Si gioca in 180 minuti".