Dagli sfottò dell'avvocato Prisco e Diego Abatantuono alle dichiarazioni di alcuni doppi ex di Inter e Milan, ricordiamo le frasi più 'iconiche' nella storia del derby milanese. La semifinale di Champions è in diretta stasera alle 21 su Sky Sport Uno, Sky Sport Football, Sky Sport 251, Sky Sport 4K e in streaming su NOW
- "L'Inter nacque da una scissione del Milan: ecco la dimostrazione che si può fare qualcosa di importante partendo da niente!".
- "A Milano ci sono due squadre: l'Inter, e la Primavera dell'Inter".
- "Prima di morire faccio la tessera del Milan, così avranno un tifoso in meno...".
- "Il vero interista è interista solo al 20 per cento, all'80 per cento è anti-milanista".
- "Io sono contro ogni forma di razzismo, ma mia figlia in sposa a un giocatore del Milan non la darei mai".
- "Lo 0-6 nel derby? Non me lo ricordo... e poi i giornalisti ne inventano sempre tante...".
- Il 14 gennaio del 1999, al termine di un derby finito 2-2, l'ex presidente rossonero portò Prisco nello spogliatoio rossonero, dove venne accolto con simpatia. «L'avvocato è stato gentilissimo - raccontò il Cavaliere - ma mi ha detto: 'Devo scappare da qui, devo andare a confessarmi'».
- "La cosa più pazza che ho fatto in un derby? Indossare la maschera di Berlusconi. Era il periodo di carnevale, l'avevo trovata al supermercato. Poi mi sono sentito con il Cavaliere e ci abbiamo scherzato e riso".
- "A un certo punto Milan-Inter è diventato il derby di quelli che vincevano e di quelli che non vincevano mai...".
- "Non sono vestito di nero perché ha perso il Milan... ma perché ha vinto l'Inter!"
- "Grembiule nero e fiocco azzurro: per un bambino milanista il primo giorno di scuola è un trauma".
- "Ordine del giorno, il debby: sarò breve e circonciso. In qualità di condottiero delle Brigate rossonere, oggi io vi dico che la parola d'ordine, tanto pe' cambià, è sempre la stessa: "Viuuleeenza!" (dal film "Eccezzziunale veramente").
- "Come molti sanno io sono napoletano. Sono arrivato a Milano con i miei genitori a soli 6 anni, nel 1956, quindi prima di Rocco e i suoi fratelli e mi ricordo, ahimé, le scritte 'non si servono i meridionali' o 'non si affittano case a quelli del sud'. Io arrivavo con il mio tifo per il Napoli, ma a scuola, al primo anno, a forza di mazzate, sono stato costretto a scegliere per una delle due squadre di Milano, o Milan o Inter e... ho scelto quella che aveva l'azzurro del Napoli nella maglietta".
- "Quelli che... quando perde l'Inter o il Milan dicono che in fondo è una partita di calcio. E poi vanno a casa e picchiano i figli. Oh yeh...".
- "Paolo Maldini? L'unico difetto che ha... è di essere del Milan".
- "Il mio derby preferito? Quello dell'11 maggio 2001, Milan-Inter 6-0, con doppiette di Comandini e Shevchenko. Ricordo che un interista tentò di invadere il campo per porre fine allo scempio...".
- Tra gli slogan motivazionali utilizzati dall'allenatore della Grande Inter, uno anti-rossonero, buono per la vigilia del derby: "Il Milan, per noi, non esiste".
- Storico un servizio per la Domenica Sportiva del giornalista milanese (e milanista) su uno scialbo 0-0 del 1977: "Andiamo a vedere se Inter e Milan si ricordano che per noi, il derby, è ancora una cosa seria. Così hanno pensato in molti, circa 70 mila. E quando l'arbitro Casarin ha guidato l’entrata in campo, San Siro era bell'e pronto come ai bei tempi. Una festa soprattutto in onore di due beniamini, Rivera e Mazzola, forse alla loro ultima stretta di mano pubblica. Poi 90 minuti bruttissimi, un autentico derbycidio”.
- "Per più di vent'anni aspettavo la domenica per il rito dello stadio con gli amici. I miei idoli erano Rivera e Prati. Andavamo presto, prima al bar Cicala, in piazzale Lotto, gestito da interisti che ogni volta ci dicevano: 'Ma non potete andare da un'altra parte?'”.
- "All'Inter e a Moratti devo tutto, perché mi hanno lanciato e creduto in me, ma nel mio cuore c'è il Milan".
- "Ho giocato tanti derby, ma quello di Milano è un'altra cosa. Una città sola con due squadre ricche di storia che giocano nello stesso stadio. È una cosa che, insieme a tante altre, fa di questa partita qualcosa di unico".
- «Dopo una sconfitta in Coppa Italia, Franco Baresi mi fece il gesto delle tre dita; persi la testa, litigai con tutti. E in sala stampa dissi la famosa frase: 'Meglio sconfitto che milanista'».
- "Ho indossato la maglia dell’Inter per due anni e mezzo e poi sono passato all’altra sponda del Naviglio. Non una cosa semplice. Ma io dico sempre che quando rispetti la maglia, la gente ti rispetta. Questo è quello che è successo a me con gli interisti. Poi il club rossonero è stata la mia casa e in 10 anni abbiamo scritto tante belle pagine".
- "Come tutti i monzesi, che non si sentono milanesi, da ragazzo simpatizzavo per la Juventus. In Brianza è così, ma l'altra squadra che seguivo era il Milan. Mai l'Inter".
- "Luci a San Siro/ di quella sera/Che c'è di strano siamo stati tutti là/Ricordi il gioco dentro la nebbia/Tu ti nascondi e se ti trovo ti amo là...".