Milan-Feyenoord, Conceiçao: "La faccia della sconfitta è la mia, non quella di Theo"

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Dopo l'eliminazione dalla Champions, Conceiçao non cerca scuse: "C'è grande delusione perché sapevamo di essere più forti. La faccia della sconfitta è la mia, non di Theo Hernandez. Il cambio di Gimenez? Mi pagano per fare scelte, poi se non raggiungo gli obiettivi possono mandarmi via..."

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L’eliminazione dalla Champions sarà difficile da digerire, specialmente per come è arrivata, ma Sergio Conceiçao nel post partita ci mette la faccia, assumendosi la responsabilità e parlando così a Sky: “La faccia della sconfitta è la mia, non di Theo. La delusione è grande, siamo tutti arrabbiati perché sapevamo di essere più forti e avevamo preparato questa partita per vincerla. Non si vedeva il modo in cui loro potessero arrivare alla nostra porta e fare gol, noi abbiamo sbagliato il secondo in diverse occasioni. Abbiamo colpe anche noi per come è andata, da domani si pensa al campionato. Non da adesso perché stasera non c’è modo di pensare, la delusione è troppo grande. Se guardiamo le due partite decisive, contro Dinamo Zagabria e oggi, abbiamo giocato a lungo con un uomo in meno. Oggi l’espulsione di Theo ha cambiato la partita, fino a quel momento loro non avevano creato nulla”.

 

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"Decido io, poi se sbaglio..."

E proprio sull’episodio, decisivo, dell’espulsione di Theo, Conceiçao è risoluto: “La faccia della sconfitta, perché non essere passati è una sconfitta, è di Sergio Conceiçao, non di Theo. Negli anni precedenti ho fatto tanti di quegli errori che non potete immaginare e continuo a farli tutti i giorni. Theo intermittente nelle prestazioni? So che può fare di più, ma anche il suo allenatore può fare di più”. L’allenatore del Milan prova poi a spiegare il cambio di Gimenez, sostituito con la squadra rimasta in 10: “Le decisioni sono mie perché sono pagato per questo. Ha avuto un problema la scorsa settimana, ha giocato anche rischiando di farsi male, per cui lo dovevo gestire. È una mia scelta, poi se non arrivano gli obiettivi mi mettono le valigie in mano e mi mandano via…”

"Vincere è l'unico modo per cambiare l'ambiente"

Parlando poi in conferenza stampa, Conceiçao ha aggiunto: "Da quando sono arrivato abbiamo già vinto un trofeo, siamo in semifinale di Coppa Italia e abbiamo fatto 14 punti in campionato, mentre il Napoli che è in testa 15. So che non è tutto perfetto, ma non paragonatemi ad allenatori che sono stati qui cinque anni: io sono qui da un mese e mezzo e ho avuto pochissimo tempo per lavorare. Conosco solo una maniera per cambiare l'ambiente: vincere. Ci proveremo a partire da Torino"

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