Champions League, come è cambiata: le novità da quando è nata a oggi

l'evoluzione

Introduzione

Una “nuova” Champions League, ancora più avvincente e spettacolare, è pronta a partire: al via dal prossimo 17 settembre con il nuovo format e per la prima volta con cinque italiane impegnate. L’ultima grande rivoluzione di un torneo che dalla sua nascita a oggi è cambiato parecchio, diventando sempre più coinvolgente. La nuova Uefa Champions League sarà live su Sky Sport e in streaming su NOW, con 185 delle 203 partite per ogni stagione fino al 2027

SORTEGGI CHAMPIONS, LE AVVERSARIE DELLE ITALIANE

Quello che devi sapere

Come cambia la Champions

Con l’edizione 2024/25 prende il via una “nuova” Champions League con l’addio ai classici gironi della fase “preliminare”. Ce ne sarà uno unico, con classifica in stile “campionato” e ogni squadra che affronterà 8 avversarie diverse, pescandone due da ognuna delle 4 fasce in cui sono stati divisi i 36 club partecipanti (anche questa una novità). Saranno cinque, per la prima volta, quelli italiani. Uno spettacolo grandioso, che assicura più big-match e partite tutte potenzialmente determinanti fin dalla prima fase

21 giugno 1955: nasce la Coppa dei Campioni d’Europa

La prima pietra viene posta quando il Comitato Esecutivo della UEFA, in una riunione a Parigi, conferma di voler organizzare una nuova competizione europea per club, su una proposta lanciata dal quotidiano francese L'Équipe.

21 giugno 1955: nasce la Coppa dei Campioni d’Europa

1955/56: 16 squadre (a invito) ed eliminazione diretta

La prima Coppa dei Campioni è un torneo a inviti a 16 squadre, scegliendo la migliore di ogni nazione. Mancano gli inglesi, che rifiutano di partecipare non ritenendo il torneo all'altezza dei propri club. La prima partita in assoluto è uno spettacolare 3-3 tra lo Sporting CP e l'FK Partizan, giocata a Lisbona il 4 settembre 1955. I 16 club si scontrano partendo dagli ottavi di finale in un tabellone tennistico, con gare di andata e ritorno, a parte la finale. L’Italia è rappresentata dal Milan, che al termine della stagione precedente ha vinto il suo quinto scudetto trascinato da Nordahl: i rossoneri battono Saarbrucken e Rapid Vienna, per poi arrendersi in semifinale al Real Madrid (sconfitta per 4-2 all’andata, vittoria 2-1 al ritorno), che trionferà in finale (4-3) sui campioni di Francia dello Stade Reims. Anche il trofeo è diverso da quello che conosciamo oggi "con le grandi orecchie"

1955/56: 16 squadre (a invito) ed eliminazione diretta

1956/57: aumentano le squadre, c’è un turno preliminare

Già alla seconda edizione una prima piccola modifica al format: il torneo ha avuto successo, altre nazioni chiedono di poter partecipare e ne vengono ammesse altre sei. La Spagna è il primo Paese ad avere due partecipanti: ai detentori del titolo del Real Madrid si uniscono i campioni nazionali dell'Athletic Bilbao. Ventidue squadre in tutto, con un turno preliminare che ne coinvolge 12: le 6 qualificate vanno a inserirsi nel tabellone tennistico dove altre 10 squadre le attendono per dare il via agli ottavi. Per l’Italia c’è la Fiorentina, che elimina IFK Norrkoping, Grasshoppers e Stella Rossa, ma perde la finale (2-0) contro il Real Madrid.

1991/92: la prima volta della fase a gironi

Dopo anni di “tabellone tennistico”, con le squadre partecipanti (le vincitrici dei rispettivi campionati) che si sfidano fin da subito in partite a eliminazione diretta, la Uefa prende una decisione storica e introduce per la prima volta una fase a gironi preliminare. La stagione 91/92 è usata come stagione “di transizione” in vista della rivoluzione che arriverà a partire dal 1992/93. Dopo due turni a eliminazione diretta, le restanti otto squadre vengono divise in due gironi da 4, con tutte le squadre che si affrontano tra loro in gare di andata e ritorno: le vincitrici dei due gironi si scontrano in finale

1991/92: la prima volta della fase a gironi

1992/93: nasce la “Champions League”

Non si chiamerà più Coppa dei Campioni ma Champions League. Un nuovo torneo con un suo logo e un suo inno, che riscuote un successo immediato e assicura visibilità. Partecipano 36 squadre provenienti da 36 Paesi diversi (per l’Italia il Milan): fase preliminare con scontri diretti, poi ancora due gironi all’italiana da 4 squadre e vincitrici in finale

1992/93: nasce la “Champions League”

1994/95: i 4 gironi da 4 squadre

Cambia la formula: 16 squadre divise in 4 gironi, con gare di andata e ritorno. Le prime due di ogni girone accedono alla fase a eliminazione diretta, dai quarti di finale in poi. Il Milan partecipava come detentore del titolo (ma era anche campione d’Italia), vengono poi ammessi i campioni nazionali dei sette Paesi in cima alla classifica UEFA e i campioni nazionali dei successivi 16 Paesi nella classifica, che si scontrano in un turno di qualificazione per determinare le ultime otto qualificate alla fase a gironi. Altra novità: per la prima volta le squadre possono partecipare con lo sponsor sulle maglie

1994/95: i 4 gironi da 4 squadre

1997/98: ammesse anche le seconde in campionato

La Champions si allarga e accoglie non più soltanto i campioni nazionali, ma anche le seconde classificate nei campionati delle prime otto federazioni del ranking. Tra questi l’Italia, che manda in Champions Juventus (prima classificata) e Parma (seconda). Partecipano anche i campioni delle nazioni più piccole (che prima andavano direttamente in Coppa Uefa): il nuovo torneo, insomma, garantisce che le squadre di tutte le nazioni possano qualificarsi. Le partecipanti sono 55 (da 46 Paesi diversi), con due turni di qualificazione che le scremano fino ad arrivare a 24. Queste vanno a comporre la nuova fase a gironi (6, a quattro squadre ognuno), accedono ai quarti le sei vincitrici e le due migliori seconde.

1999/2000: le due fasi a gironi

Le fasi a gironi diventano due, con le prime tre nazioni in testa al ranking Uefa che possono portare 4 squadre ciascuna. L’Italia, ad esempio, con Milan, Lazio, Fiorentina e Parma (che da quarta classificata parte dai preliminari, uscendo contro i Rangers). Fase a gironi con otto gironi da quattro, passano le prime due di ogni girone (16 in tutto). A questo punto, nuova fase a gironi (4 da 4), con le prime due di ogni girone qualificate ai quarti di finale.  

1999/2000: le due fasi a gironi

2003/04: si torna una sola fase a gironi

La formula con doppia fase a gironi resiste per 4 stagioni, poi si torna “al passato”. Fase a gironi unica con 32 squadre ammesse (con tre turni preliminari, visto che in partenza sono 72), divise in 8 gironi da 4. Passano le prime due di ogni girone e via con gli ottavi di finale. E' l'anno della finale "a sorpresa" che premia il Porto di Mourinho sul Monaco di Deschamps (3-0)

2003/04: si torna una sola fase a gironi

2009/10: più squadre dai Paesi “piccoli"

Cambia il sistema di qualificazione, con una modifica fortemente voluta dall’allora presidente Platini studiata per garantire la presenza alla fase a gironi di almeno 5 squadre appartenenti a nazioni con ranking Uefa inferiore al dodicesimo posto. 76 le partecipanti che diventano 32 per la fase a gironi. Inter, Juventus, Milan e Fiorentina per l’Italia, con i nerazzurri di Mourinho che trionfano nella finale contro il Bayern Monaco

2009/10: più squadre dai Paesi “piccoli"

2015/16: si qualifica anche la vincitrice dell’Europa League

Novità: la vincitrice dell’Europa League va direttamente in Champions. Ne beneficia il Siviglia. Il numero massimo di partecipanti per nazione sale da 4 a 5, con la Spagna che ne porta cinque. E la finale è tutta spagnola, anzi, madrilena: Real-Atletico, con i blancos di Zidane che si impongono ai rigori

2015/16: si qualifica anche la vincitrice dell’Europa League

2019/20: la “final eight” imposta dal Covid

Il Covid e la pandemia stravolgono il mondo, lo sport e anche la Champions, con un’edizione che dura più di un anno: iniziata il 25 giugno 2019, la finale si disputa il 23 agosto 2020 per la sospensione temporanea del calcio europeo. Dagli 8 gironi escono le 16 qualificate agli ottavi, che si affrontano in gare di andata e ritorno. Da qui in poi il torneo viene concluso con una “final Eight” disputata a Lisbona, con gare secche a eliminazione diretta. La finale è la prima della storia giocata a porte chiuse

2019/20: la “final eight” imposta dal Covid

2024/25: la nuova Champions con girone unico

Nuovo format, nuovo sorteggio, nuove emozioni. È quello che garantisce la nuova Champions League, in un formato che prevede più partite ma anche più big-match fin da subito. 36 squadre (non più 32), tutte in un unico girone, 5 per l'Italia per la prima volta (Inter, Milan, Juventus, Atalanta e Bologna). Non più 8 gironi, ma uno singolo concepito come un unico campionato. Ogni squadra giocherà 8 partite, 4 in casa e 4 in trasferta, contro 8 avversarie diverse (2 da ognuna delle 4 fasce diverse in cui i club sono divisi al momento del sorteggio iniziale). Le prime 8 classificate del girone unico vanno direttamente agli ottavi, quelle dalla 9^ alla 16^ vanno ai playoff come teste di serie dove si scontrano con quelle classificate dalla 17^ alla 24^ e andando a comporre un tabellone tennistico: in questo modo tutte le partite della prima fase saranno potenzialmente determinanti per la composizione degli ottavi. Le ultime 12 squadre classificate sono eliminate, senza "retrocedere" in un'altra coppa (altra novità)

2024/25: la nuova Champions con girone unico