I due volti di Conte: i numeri delle sue squadre nelle coppe contro quelli in campionato
l'analisiIntroduzione
Dopo tre giornate di Champions il Napoli è ancora fermo a quota 3 punti e il pesante ko in terra olandese (6-2 col Psv) è solo l'ultimo capitolo di un rapporto molto complicato tra Antonio Conte e le coppe europee. Se la sua storia nei campionati parla da sola ed è straordinaria — con la stella polare degli scudetti vinti a sorpresa proprio nelle stagioni senza coppe — in Europa la musica cambia.
In sei edizioni della Champions è uscito tre volte ai gironi e due agli ottavi, coi quarti della sua prima campagna del 2013 che restano tutt'ora il suo miglior traguardo. E poi: la neve col Galatasaray, quella semifinale e quella finale di Europa League, gli sfoghi post eliminazione e cosa dicono i numeri. Conte nei campionati ha una percentuale di vittorie superiore del 23% rispetto a quella nelle coppe
Quello che devi sapere
Coppe vs campionati: cosa dicono i numeri per percentuale di vittorie
Il rendimento di Conte nelle coppe europee in numeri
- Partite giocate: 63
- Vittorie: 27
- Percentuale di vittorie del 42,9%
- Di cui: 34% in Champions, 71,4% in Europa League e 50% in Conference
Il rendimento di Conte nei campionati top in numeri
- Partite giocate: 380
- Vittorie: 250
- Percentuale di vittorie del 65,8% (+22,9% in più rispetto alle coppe europee)
- Di cui: 67,3% in Serie A e 62,9% in Premier
Cronistoria di Conte nelle coppe europee
- 2012/13: Juve, Champions League - eliminazione ai quarti
- 2013/14: Juve, Champions League - eliminazione ai gironi + ripescaggio in Europa League - eliminazione in semifinale
- 2017/18: Chelsea, Champions League - eliminazione agli ottavi
- 2019/20: Inter, Champions League - eliminazione ai gironi + ripescaggio in Europa League - sconfitta in finale
- 2020/21: Inter, Champions League - eliminazione ai gironi senza ripescaggio in Europa League
- 2021/22: Tottenham, Conference League (da subentrato) - eliminazione ai gironi
- 2022/23: Tottenham, Champions League - eliminazione agli ottavi
- 2025/26: Napoli, Champions League in corso
In sintesi
- 6 volte in Champions: 3 eliminazioni ai gironi, 2 agli ottavi, 1 ai quarti
- 2 Europa League (sempre da ripescato): semifinale e finale
- 1 Conference League (da subentrato): eliminazione ai gironi
Cronistoria di Conte nei campionati top
- 2009/10: Atalanta, Serie A (subentrato e dimissionario): 19° posto
- 2011/12: Juve, Serie A: 1° posto
- 2012/13: Juve, Serie A: 1° posto
- 2013/14: Juve, Serie A: 1° posto
- 2016/17: Chelsea, Premier: 1° posto
- 2017/18: Chelsea, Premier: 5° posto
- 2019/20: Inter, Serie A: 2° posto
- 2020/21: Inter, Serie A: 1° posto
- 2021/22: Tottenham, Premier (subentrato): 4° posto
- 2022/23: Tottenham, Premier (risoluzione contrattuale): 5° posto
- 2024/25: Napoli, Serie A: 1° posto
In sintesi
- 11 stagioni (di cui solo 8 complete): 6 scudetti, non ha vinto il campionato solo al primo anno di Inter e al secondo di Chelsea
Le disavventure di Conte nelle coppe (dopo una bella partenza)
Ma veniamo al racconto delle squadre di Conte in Europa. In realtà, l'inizio non è affatto negativo. Anzi. Nella sua prima Juve del 2012 vince lo scudetto senza "l'ingombro" del martedì/mercoledì - storia nota - poi vola in Champions a partire dalla stagione 2012/13. Quell'anno affronta bene il girone con Chelsea, Nordsjaelland e Shakhtar, supera anche gli ottavi contro il Celtic e si arrende solo nei quarti a un fortissimo Bayern Monaco (che poi vincerà la coppa). Ancora non lo sa, ma resterà quella la sua miglior stagione europea.
La neve col Gala e la finale di Torino sfiorata
Si volta pagina all'annata successiva: è il suo terzo anno di Juve e sarà anche l'ultimo. Al termine di quel campionato resta, peraltro, scolpita nella pietra la famosa frase del ristorante ("con 10 euro non si mangia un ristorante da 100"), chiara allusione al gap con le big d'Europa.
Ma cos'era successo in quella stagione? E' la seconda Champions del Conte allenatore e arriva una pesante eliminazione ai gironi: la partita beffa è quella contro il Galatasaray, giocata dopo il rinvio di un giorno per neve e affrontata su un campo impraticabile. Mancini e Snejider la vincono negli ultimi cinque minuti.
C'è però pur sempre l'Europa League: dopo la 'retrocessione' nell'altra coppa il cammino della squadra da record che chiuderà quel campionato col terzo scudetto di fila e il primato tutt'ora imbattuto di punti (102) supera tante fasi, ma finisce per arrendersi in semifinale col Benfica. Dopo il ko per 2-1 in Portogallo il match del ritorno - nervosissimo - resta inchiodato per quasi cento minuti sullo 0-0. Beffa aggiuntiva: la finale di quell'edizione era in programma allo Juventus Stadium.
Col Chelsea ancora out agli ottavi
Dopo l'esperienza da Ct della Nazionale (anche quella una coppa, l'Europeo, giocato a testa altissima), Conte torna in Europa col Chelsea, tra l'altro appena portato in vetta alla Premier nel suo primo anno senza coppe. E' la stagione 2017/18 e la storia europea non va a buon fine visto che, dopo il girone superato, arriva l'eliminazione immediata agli ottavi contro il Barcellona.
Inter: due volte fuori ai gironi, e quella finale persa…
A quel punto ecco l'Inter: nel suo primo anno da nerazzurro esce ancora di scena ai gironi (comunque contro avversarie di tutto rispetto come Barça e Dortmund), e retrocede in Europa League. Anche quella eliminazione, tra l'altro, porterà a uno dei suoi celebri sfoghi ("a inizio stagione sono stati fatti errori importanti, non possiamo affrontare Champions e campionato in queste condizioni"). Poi la testa va sulla seconda coppa e si crea una sorta di déjà vu: come con la Juve, anche sulla panchina dell'Inter il cammino è netto. Conte arriva addirittura fino in finale ma, lì, perde col Siviglia.
E il secondo anno all'Inter? Stessa storia: altra eliminazione ai gironi (c'erano Real, 'Gladbach e Shakhtar), quella volta addirittura senza retrocessione in Europa League chiudendo all'ultimo posto. Va detto: nei sei mesi finali di stagione senza coppe… vince lo scudetto.
Al Tottenham fuori contro il Milan di Pioli
Precisazione: a Londra ci arriva in corsa e saluta in corsa. Al primo anno (2021/22) entra a Conference già iniziata e allena solo una partita, e anche lì la storia si chiude ai gironi (la parola fine è addirittura con un ko a tavolino dopo un forfait causato da focolaio covid scoppiato negli Spurs).
Alla seconda stagione supera sì il girone, ma esce immediatamente agli ottavi contro il Milan di Pioli. Da lì un nuovo sfogo immediatamente dopo il ko: "Sapete la situazione che ho trovato, siamo lontani dall’essere competitivi per provare a vincere, forse l'ambiente non vuole capire la realtà".
Il clamoroso rendimento di Conte quando non fa le coppe
A questo quadro generale appena visto — la grande fatica nelle coppe contro la sua straordinaria capacità di vincere i campionati — non possiamo non aggiungere quello che è il suo autentico marchio di fabbrica e, in un certo senso, trait d'union dei suoi due volti: il rendimento delle sue squadre senza coppe.
Storia nota: al primo anno di Napoli ha invertito la rotta dell'anno precedente vincendo subito un clamoroso scudetto, senza giocare in Europa. L'ultimo allenatore a riuscirci in A era stato sempre lui con la sua prima Juve del 2012. E, in mezzo, l'aveva fatto anche col Chelsea.
