Sheriff Tiraspol, la squadra moldava che ha battuto il Real Madrid
Da Cristiano "non Ronaldo" al lussemburghese che si è tatuato il sogno della Champions sul polpaccio. Fino alla linea di difesa tutta sudamericana: Brasile-Colombia-Perù. Nella piccola squadra moldava capace di battere il Real al Bernabeu e prossima avversaria dell'Inter confluiscono tante piccole storie. Anche quella di un "Boban" che fino a pochi mesi fa giocava in Italia...
GEORGIOS ATHANASIADIS (portiere).
Greco, classe ’93, contro il Real ha difeso la porta sfoggiando una serie di interventi salva-risultato che l’hanno portato a esultare ogni volta come se avesse segnato un gol. Prelevato dall’AEK Atene, è alla sua prima esperienza in Champions. Per ora, in due partite contro Shakhtar e Real Madrid, gli ha fatto gol solo Benzema, e su rigore
FERNANDO COSTANZA (terzino destro).
Ventidue anni, brasiliano, ha anche il passaporto italiano. Cresciuto nel Botafogo, aveva fatto una prima esperienza in Europa nel 2018, giocando con la seconda squadra del Lille. Rientro in Brasile e nel 2021 la nuova avventura, stavolta in Moldavia
DANILO ARBOLEDA (difensore centrale).
Grande stazza (1.90 m di altezza) nel mezzo della difesa, è arrivato dalla Colombia in Moldavia lo scorso febbraio, in tempo per vincere il titolo nazionale con lo Sheriff. In patria aveva cambiato praticamente un club all’anno: Deportivo Cali, Patriotas Boyacà, America de Cali, La Equidad, Deportivo Pasto
GUSTAVO DULANTO (difensore centrale).
Peruviano con passaporto italiano, anche lui in area fa valere il fisico con i suoi quasi due metri di altezza (196 cm). Mancino, figlio d’arte (il padre Alfonso, anche lui difensore, ha giocato anche nella nazionale peruviana), è stato acquistato dal Boavista per 400mila euro
CRISTIANO (terzino sinistro).
Sul ritorno di un “Cristiano” al Bernabeu si è scritto tanto, anche con un pizzico di ironia. Lui non sarà Ronaldo ma è forse uno dei più tecnici della squadra: suo il cross perfetto per la testa di Yakhshibaev, che ha sbloccato il match con il Real. Brasiliano, 28 anni, è stato scoperto nelle serie minori del campionato carioca
SEBASTIEN THILL (centrocampista).
Il sogno della Champions se l’è tatuato su un polpaccio. Per ora si limita ad essere l’uomo che ha affondato il Real al Bernabeu con una sassata imprendibile al minuto 89. Lussemburghese, vanta diverse presenze nella sua nazionale e una famiglia che vive di calcio. Papà Serge è allenatore (ed è stato un attaccante), calciatori sono anche i fratelli Vincent e Olivier. È allo Sheriff ma in prestito, dal Progres Niedercorn (club lussemburghese)
DIMITRIOS KOLOVOS (trequartista).
Uno dei tre greci della rosa, agisce dietro alla punta, sulla linea dei 3 quando lo Sheriff si dispone con il 4-2-3-1. È uno degli uomini con maggiore esperienza internazionale della squadra, potendo vantare anche qualche presenza in nazionale, una partecipazione al Mondiale under20 e diversi club di tutto rispetto nel curriculum, in giro per l’Europa: Panionios, Olympiakos (con cui ha vinto il titolo greco nel 2016) e Panathinaikos in patria, Malines in Belgio, Willem II in Olanda, Omonia a Cipro
ADAMA TRAORE’ (ala sinistra).
Omonimo del muscolosissimo Adama del Wolverhampton, maliano nel giro della nazionale, parte da sinistra per poi attaccare la porta. Suo il primo gol dello Sheriff in questa edizione della Champions, contro lo Shakhtar. In Europa ha fatto una breve esperienza nel Metz, vedendo pochissimo la prima squadra
JASUR YAKHSHIBAEV (ala destra).
Autore dell’1-0 contro il Real, viene dall’Uzbekistan. Cresciuto nel Paxtakor, club in cui entra bambino, parte ragazzo (per la Bielorussia, dove vince un titolo nazionale) e torna nel 2020, in tempo per essere girato al Legia Varsavia. Da giugno allo Sheriff
FRANK CASTANEDA (attaccante).
Colombiano, 27 anni, è il capitano della squadra, in cui gioca dal gennaio 2020, pescato dagli slovacchi del Senica come Addo. Tre gol e 4 assist nelle prime 8 gare di campionato, altre 2 reti nella fase preliminare della Champions. È il giocatore più prezioso della rosa: il suo cartellino vale un milione di euro
BOBAN NIKOLOV (centrocampista).
Macedone con un nome che evoca classe e giocate d’alta scuola, in campo preferisce distruggere le trame avversarie. A gennaio è passato anche dall’Italia, prelevato dal Lecce con cui ha giocato una manciata di partite da titolare in Serie B. Svincolatosi, è passato direttamente alla Champions, firmando con lo Sheriff
JURIJ VERNYDUB (allenatore)
55 anni, ucraino, ex centrocampista: ha chiuso la carriera da giocatore allo Zenit. In panchina inizia come assistente allo Zorya, per poi diventarne l’allenatore e condurre il club in Europa League. Dopo 8 stagioni si accorda con il Sachcer Salihorsk, in Bielorussia, dove firma un pezzetto di scudetto: per motivi familiari deve infatti lasciare la panchina a campionato in corso, con la squadra al primo posto. Sceglie lo Sheriff e vince il titolo nazionale, portando la squadra in Champions per la prima volta nella sua storia
