
Roma-Feyenoord, nel 2015 i disordini in piazza di Spagna e i danni alla Barcaccia
La Roma affronterà il Feyenoord nella finale di Conference. L'ultimo e unico incrocio tra le due squadre risale alla stagione 2014/15, sedicesimi di finale di Europa League. Ma quella doppia sfida riporta alla memoria i gravi fatti avvenuti prima del match di andata, quando i tifosi olandesi vandalizzarono il centro di Roma e soprattutto la zona di Piazza di Spagna, danneggiando pesantemente la Barcaccia del Bernini, fontana simbolo della Capitale

Roma-Feyenoord, sarà questa la finale della prima edizione di Conference League. Dopo aver eliminato in semifinale rispettivamente il Leicester e l'Olympique Marsiglia, le due squadre si afffronteranno nell'ultimo atto del torneo mercoledì 25 maggio a Tirana, in Albania. I giallorossi di Mourinho hanno ottenuto la qualificazione a una finale europea per la prima volta dopo 31 anni, gli olandesi di Slot hanno raggiunto l'obiettivo da outsider.

L'ultimo e unico incrocio europeo tra Roma e Feyenoord risale alla stagione 2014/15, quando le due squadre si affrontarono nei sedicesimi di finale di Europa League.

A passare il turno in quell'occasione furono i giallorossi allenati da Rudi Garcia. Dopo l'1-1 dell'andata all'Olimpico (gol di Gervinho e Kazim-Richards), la Roma vinse 2-1 nella gara di ritorno in Olanda grazie alle reti di Ljajic e ancora Gervinho (gol del Feyenoord di Manu). Ma pensando a quella doppia sfida, purtroppo, tornano alla memoria altri ricordi...

Prima del match di andata, il 19 febbraio 2015, parecchi tifosi olandesi si resero protagonisti di disordini al centro di Roma. In particolare gli hooligans si scatenarono nella zona di Piazza di Spagna, dove si erano riuniti nel pomeriggio prima di assistere alla partita. La sera precedente, invece, avevano già creato qualche problema nella zona di Campo de' Fiori.

Una parte della Barcaccia danneggiata. Come certificato dalla sovrintendenza capitolina ai Beni Culturali, ci furono circa 110 scalfiture e scheggiature su tutta la fontana. "Un danno permanente e non recuperabile che lascia una ferita indelebile", dichiarò l'assessore alla Cultura, Giovanna Marinelli.

Dopo l'assalto degli olandesi, i cittadini di Roma rimasero attoniti ad osservare le condizioni della fontana simbolo di Piazza di Spagna e della Capitale.

In zona, tutte le attività commerciali furono costrette ad abbassare le serrande. Si stimò un danno commerciale di circa 3 milioni di euro.

Nei giorni successivi, l'allora Ministro dell'Interno Angelino Alfano lesse in Senato l'informativa sulle devastazioni dei tifosi olandesi a Roma. Dura la reazione dell'allora Premier Matteo Renzi: "È stato un insulto alla civiltà. Attendo le scuse". "È una vergogna. Non sono tifosi, sono vandali", disse invece il Ministro della Cultura Dario Franceschini. Le scuse del Premier olandese Mark Rutte evitarono l'incidente diplomatico. E anche il Feyenoord prese le distanze: "Proviamo disgusto e vergogna per il comportamento riprovevole di un branco di senza cervello".

I lavori di pulizia della Barcaccia iniziarono immediatamente. Davanti alla fontana comparirono fiori e messaggi di ogni genere.

Qualche giorno dopo i disordini di Piazza di Spagna una delegazione di studenti olandesi consegnò un risarcimento per i danni causati alla Barcaccia dai tifosi del Feyenoord.

Nel gennaio 2021 arrivarono anche le condanne per i sei tifosi del Feyenoord arrestati. Le pene furono dai 3 anni e 8 mesi a 4 anni di reclusione per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, mentre per due di loro anche per il reato di lesioni personali. Gli hooligans sono stati condannati a risarcire il Codacons, intervenuto come parte civile nel processo, con 3000 euro di indennizzo, oltre al risarcimento delle spese legali pari a 2400 euro.