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Juventus-Milan a porte aperte ma senza tifosi da Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna

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©Getty

Come conseguenza delle misure del Governo  sull'emergenza coronavirus la sfida di Coppa Italia tra Juventus e Milan, in programma a Torino il prossimo mercoledì, sarà giocata a porte aperte ma senza tifosi in arrivo dalle zone gialle (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, province di Savona e Pesaro-Urbino)

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"Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha adottato un decreto, che recepisce e proroga alcune delle misure già adottate per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e ne introduce ulteriori, volte a disciplinare in modo unitario il quadro degli interventi e a garantire uniformita' su tutto il territorio nazionale all'attuazione dei programmi di profilassi". Per quanto riguarda le conseguenze sul mondo dello sport fino all'8 marzo viene confermata dal Dpcm la sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, oltre che nelle province di Savona e Pesaro-Urbino. E' quanto prevede la bozza del decreto, che però consente lo svolgimento delle competizioni a porte chiuse. Inoltre, è fatto divieto di trasferta ai tifosi residenti nelle stesse regioni e province per la partecipazione a eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti parti d'Italia. 

Juve-Milan senza residenti in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna

Il governatore del Piemonte Alberto Cirio ha confermato che la sfida di ritorno della semifinale di Coppa Italia Juventus-Milan in programma a Torino mercoledì sera si giocherà con il pubblico, ma non saranno ammesse persone in arrivo da Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto (oltre che dalle province di Savona e Pesaro-Urbino). Il presidente piemontese ha illustrato l'ordinanza regionale sulla base, del decreto del governo, all'Unità di crisi allestita a Torino nella sala operativa della Protezione

Civile.