Inizialmente prevista a porte aperte, la partita tra bianconeri e rossoneri è stata rinviata a data da destinarsi. Questo è il racconto della surreale notte vissuta dal Milan a Torino, tra attesa e incredulità
Il ritorno della semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Milan è stato rinviato a data da destinarsi. La decisione è arrivata mentre i rossoneri si trovavano già a Torino. Ma facciamo ordine e cerchiamo di ricostruire, passo dopo passo, la serata surreale vissuta da Romagnoli e compagni in attesa della notizia del rinvio.
Ora dopo ora, la cronaca della serata del Milan
Martedì 3 marzo il Milan parte alle 18 da Milano, arrivando in albergo a Torino alle 20. I calciatori salgono nelle rispettive camere. Quando iniziano a circolare le prime voci di un possibile rinvio di Juventus-Milan, i giocatori rossoneri sono a cena in hotel. I dirigenti del club, intanto, cercano di avere notizie più dettagliate. Dopo cena i giocatori risalgono in camera, ma alle 21:15 arriva la comunicazione ufficiale del rinvio della partita. Il Milan si organizza subito per tornare indietro, con i calciatori convocati nella hall dell’albergo per risalire sul pullman. Alle 21:30 la squadra è pronta a partire, ma viene chiesto improvvisamente all’autista di aspettare: spunta l’ipotesi dello svolgimento della gara a porte chiuse. I giocatori, l’allenatore Pioli, il direttore sportivo Massara: tutti sono in attesa di una decisione che tarda ad arrivare. Il Milan resta bloccato a Torino. La partenza è pianificata per le 23, ma successivamente viene anticipata di venti minuti: alle 22:38, infatti, le istituzioni sportive decidono per il rinvio di Juventus-Milan. Il pullman del Milan arriverà a Milanello dopo la mezzanotte. Oggi, mercoledì 4 marzo, Pioli ha concesso un giorno di riposo alla squadra.