Milan-Inter, Pioli: "Ci manca l'ultimo step per diventare vincenti, è il più difficile"

derby di coppa

L'allenatore rossonero alla vigilia del derby di Coppa Italia: "Sarà una settimana importante ma non deciderà le nostre sorti, ci sarà la gara di ritorno e in campionato mancano ancora tante partite. La squadra ha fatto già tanti passi in avanti ma ora ci manca l'ultimo step, quello per vincere, che è il più difficile. Il derby è speciale, può darci entusiasmo anche per il campionato. Ibra? Sta meglio, ma non so se ce la farà per Napoli"

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È stato un altro week-end di campionato difficile per Milan e Inter, che hanno pareggiato le rispettive gare contro Udinese e Genoa. Le due squadre si ritrovano ora contro a 24 giorni di distanza da quel derby che vide i rossoneri ribaltare tutto con la doppietta di Giroud, dopo il vantaggio nerazzurro segnato da Perisic. In palio c'è la finale di Coppa Italia, Stefano Pioli ha presentato in conferenza stampa la gara d'andata che si giocherà a San Siro.

 

Come arrivate a questa partita?

"Con grande attenzione e concentrazione. È solamente il primo round e il ritorno sarà tra molto tempo, ma cominciare bene è importante. La presenza dei nostri tifosi ci darà carica e energia".


Quali sono i problemi del Milan in questo periodo:

"Ha ragione Maldini: la testa comanda il corpo, ti fa essere più lucido e ti fa giocare con qualità. Siamo in un momento importante della stagione, ci giochiamo le nostre sorti. Siamo cresciuti tanto, partendo dal decimo posto, e ora ci giochiamo Coppa Italia e campionato. Le ultime gare non le abbiamo giocate al massimo, possiamo fare ancora meglio. Abbiamo seminato tanto, ma ora bisogna raccogliere. Serve quella consapevolezza di poter fare un altro step per diventare vincenti, quello più difficile. I nostri giocatori sono giovani, ma abbiamo fatto diverse esperienze".

 

L'Inter è in crisi?

"La stagione è stata difficile per tutte le squadre, che vivono momenti ottimali e altri meno. Il campionato è molto equilibrato, Milan e Inter sono tra le squadre molto forti che si giocano le prime posizioni. Non ci sono pronostici perché è un derby, sarà equilibrato come sempre. Chi riuscirà a vincere più duelli individuali avrà più possibilità di vittoria".

 

Sarà una settimana di sfide decisive

"Abbiamo già affrontato settimane così importanti e pieni di partite pesanti, questa ne è un'altra ma non deciderà le nostre sorti né in Coppa Italia, visto che c'è il ritorno, né in campionato, nonostante l'impegno di Napoli, perché mancano altre 10 partite".

 

Quanto le dispiacerà non avere Tonali?
"Le squalifiche fanno parte del gioco. Dispiace non averlo, ma abbiamo tanti uomini a disposizione e li utilizzeremo al meglio".

Questo derby può riportare entusiasmo?

"In questo momento abbiamo bisogno di queste partite, quindi avremo la carica giusta. Dovremo contare molto sulle nostre caratteristiche e sul nostro modo di giocare, quindi faremo una gara coraggiosa. Si tratta di un'altra competizione, ma un derby è sempre speciale e può incidere sull'umore. Sarà importante sia per andare in finale che per acquistare più fiducia e entusiasmo per il campionato".

 

Da dove bisogna ripartire?

"I miei giocatori devono essere convinti perché hanno dimostrato di avere qualità e mentalità. Se da due anni siamo ai vertici, significa che siamo tornati competitivi per poter vincere. Poi dobbiamo cercare di dare il massimo in ogni singola partita e in ogni singolo momento, ma per ora pensiamo una partita alla volta e siamo concentrati su questa sfida di Coppa Italia".

 

Il problema del Milan è tattico o mentale?

"I numeri, quando sono così grandi, non mentono mai, quindi abbiamo delle difficoltà. Due in particolare: non siamo riusciti a chiudere la partita e non le abbiamo controllate. Questo l'abbiamo pagato a caro prezzo. Con l'Udinese, per esempio, è stata una questione di atteggiamento, ci siamo abbassati troppo e abbiamo sofferto il possesso di palla dell'avversario. Dopo il pareggio siamo ripartiti e abbiamo rischiato di vincere la partita. Quindi è solo una questione di atteggiamento da modificare quando non abbiamo il possesso di palla".

 

Krunic e Florenzi possono trovare spazio?

"Su Krunic ho fatto delle mie valutazioni, se non l'ho utilizzato ci saranno dei motivi. Ma gode della mia fiducia e quindi è a disposizione per giocare. Florenzi è forte, ma ho la fortuna di avere due terzini di alto livello con caratteristiche simili. Per me è un titolare e sono contento delle sue prestazioni, vedremo che scelte fare".

 

Come sta Ibra?

"Zlatan sta meglio, ma non so se ce la farà per Napoli".

 

La quota scudetto è a 85 come ha detto Allegri?
"Non lo so. Max è molto bravo, ma lo ero anche io in matematica. Le prime squadre si giocheranno scudetto e Champions, 33 punti a disposizione sono tanti ma non so quanti ne serviranno. Il Napoli è la squadra che ha fatto più punti dopo Natale. Il campionato è difficile, complicato fare previsioni ma sicuramente ne serviranno più di 80".

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Kessié è in calo rispetto al passato?
"Molto dipende dalle valutazioni di ognuno e dal fatto che ha segnato meno gol, ma sta facendo un grande lavoro in fase di non possesso".

 

Cosa pensa sulla regola del gol in trasferta?
"Difficile parlare prima, ma già da quest'anno mi sarei uniformato con l'Europa. La prima la giochiamo in casa e cercheremo di non prendere gol, bisogna entrare in campo con la mentalità giusta".

 

Saelemaekers lo vede anche da trequartista centrale?
"Ha le qualità per giocare dentro il campo, ma noi giochiamo molto sugli esterni. Può fare bene in tutti i ruoli, ma deve trovare un pizzico di qualità in più per essere determinante".

 

Come si può migliorare sui cross?

"Tante volte dobbiamo anticiparli. Se rallentiamo, Giroud va fuori giri e fuori spazi. Ci stiamo lavorando".

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