Vlahovic torna a Firenze, la Fiorentina: "No a discriminazioni e cori razzisti"

L'APPELLO
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La nota ufficiale del club viola in vista della semifinale di andata di Coppa Italia contro la Juventus: "Invitiamo i tifosi a sostenere la squadra con tutta la loro passione, il loro cuore e la loro straordinaria ironia, evitando cori razzisti e discriminazioni che nulla hanno a che vedere con la nostra cultura e la nostra storia"

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Una breve nota sui canali ufficiali per ringraziare i tifosi che hanno comprato il biglietto e invitarli al tempo stesso a evitare cori razzisti e discriminazioni: è la comunicazione rivolta dalla Fiorentina ai suoi sostenitori in vista della semifinale di andata di Coppa Italia contro la Juventus, in programma mercoledì 2 marzo alle 21 allo stadio Artemio Franchi. "Il club viola invita anche in questa occasione i nostri tifosi a sostenere la squadra con tutta la loro passione, il loro cuore e la loro straordinaria ironia - si legge nella nota - facendo sentire per tutti i 90 minuti l'amore per i nostri colori, evitando cori razzisti e discriminazioni che nulla hanno a che vedere con la nostra cultura e la nostra storia". Il riferimento, anche se non esplicito, è al ritorno da ex di Dusan Vlahovic a Firenze.

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La semifinale di andata di Coppa Italia sarà infatti la prima sfida da avversario di Vlahovic contro la Fiorentina dopo il trasferimento alla Juventus di gennaio: in viola l'attaccante 22enne ha segnato 49 reti e servito 8 assist in 108 partite ufficiali. Del ritorno di Vlahovic al Franchi ha parlato in conferenza prepartita anche l'allenatore bianconero Massimiliano Allegri: "Credo che l'intelligenza e la cultura dei tifosi fiorentini faranno sì che la partita di domani sia una giornata di sport e di calcio - le parole di Allegri - Vlahovic sarà sempre riconoscente alla città di Firenze, alla Fiorentina e alla società che lo ha cresciuto e gli ha permesso di arrivare alla Juventus. In questo momento le preoccupazioni di tutti noi dovrebbero essere rivolte ad altro, non a Fiorentina-Juventus. Si tratta di un ragazzo di 22 anni che torna in un ambiente dove è cresciuto ed è logico che da parte sua ci sia emozione. Per lui sarà una partita particolare. Nella particolarità della partita è sereno e tale deve restare".

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