Inter, testa solo alla Fiorentina: vincere la nona Coppa Italia poi pensare alla Champions
coppa italiaLe scelte di Inzaghi: in porta torna Handanovic, davanti Lautaro e Dzeko con Lukaku in panchina. Ieri la visita al Quirinale dal presidente Mattarella
Servirà una squadra con la S maiuscola. Inzaghi carica l’ambiente, richiama la compattezza. Si appella alla forza dei suoi giocatori. L’Inter non deve e non può sottovalutare la finale di Coppa Italia con la Fiorentina solo perché il 10 giugno giocherà quella di Champions. Un trofeo tira l’altro e l’abitudine a vincere non va mai persa. A Roma come a Istanbul il ruolo di favorita non conta.
Inter, Handanovic e Dzeko dal 1’. Lukaku dalla panchina
Alla vigilia di questa finale tutta la squadra, capitanata dal presidente Zhang e dai due amministratori Marotta e Antonello, si è recata al Quirinale dal presidente Mattarella. Presenti anche gli infortunati Skriniar e Mkhitaryan, che puntano a rientrare in tempo per la Champions. Inzaghi rispolvera l’11 di coppe con Handanovic in porta e con Dzeko e Lautaro in attacco. Il bosniaco ha fatto tremare tutti presentandosi all’allenamento di rifinitura con una fasciatura al polpaccio. Poi però ha lavorato regolarmente in coppia col Toro. Lukaku parte dalla panchina ma è pronto a dare il suo contributo. Scalpita e così devono fare tutti perché per vincere e portare a casa questa coppa servirà un’Inter con la I maiuscola.
