Lazio, Djordjevic stende il Rosenborg. Fiorentina, ci pensa Ilicic

Europa League
Djordjevic festeggia il gol d'apertura della partita di Trondheim contro il Rosenborg
rosenborg_lazio_ansa

Una doppietta dell'attaccante serbo al Rosenborg regala ai biancocelesti la qualificazione virtuale ai sedicesimi di Europa League (basterà un punto in due gare). Dopo la sconfitta interna del 22 ottobre scorso, i viola di Paulo Sousa si vendicano e piegano 2-0 il Poznan. Decisiva un'altra doppietta, questa volta del trequartista sloveno

ROSENBORG-LAZIO 0-2

8' e 29' Djordjevic 

 

Guarda la cronaca del match


 

Domenica c’è il derby. Per questo motivo, Stefano Pioli ha lasciato a casa tanti big. Nonostante tutto, la Lazio con molte seconde linee, porta via da Trondheim tre punti importantissimi. La doppietta di Djordjevic che decide la gara, fa fare ai biancocelesti un gran balzo avanti verso la qualificazione ai sedicesimi di finale. Per essere sicuri, basterà un punto nelle prossime due gare. Il Dnipro che sarà ospite all’Olimpico il 26 novembre prossimo, è a -6 lunghezze quando mancano due gare dalla fine del girone eliminatorio.


Partita mai in discussione - La superiorità tecnica della squadra di Pioli sugli avversari, non è mai stata in dubbio. Grande protagonista l’attaccante serbo che sblocca la gara già all’8’. Dopo il gol del vantaggio, i biancocelesti controllano la partita senza grossi patemi d’animo. Unico brivido un cross al 17’ di Helland che scheggia il palo. Alla mezzora, la doppietta del centravanti serbo. Nella prima parte di gara, potrebbe già esserci il tris: al 33’ Hoedt mette alle spalle di Hansen, ma l’arbitro annulla per un fuorigioco di Gentiletti.


La Lazio controlla fino alla fine - Nella ripresa, il Rosenborg ricomincia in crescendo. Il gioco negli spazi dei padroni di casa rende la gara più viva, ma i biancocelesti non soffrono quasi per nulla. Anzi, al 49’ Djordjevic liscia un cross perfetto di Kishna dalla destra, quando era liberissimo di concludere a rete per il 3-0. Pioli allora gestisce le forze inserendo Matri per Djordjevic dopo aver concesso spazio a Keita (che ha sostituito Candreva in apertura di ripresa). Il Rosenborg non si rende quasi mai pericoloso, per questo la Lazio sfrutta le ripartenze dei suoi velocisti appoggiandosi anche ad un ottimo Konko che sulla destra non sbaglia quasi nulla. Nel finale entra Mauri per Morrison, autore di un buon primo tempo alla prima da titolare con la Lazio. Il risultato non cambia più. A pochi minuti dal triplice fischio finale, Keita rovina la serata biancoceleste con un brutto faccia a faccia con un avversario. L'arbitro gli dà il rosso. Per il resto, la Lazio ora, può guardare con fiducia al derby.

 

LECH POZNAN-FIORENTINA 0-2

42'  e 83' Ilicic 

 

Guarda la cronaca del match

 

 

 

La Fiorentina si ricorda di essere la capolista (insieme all’Inter) in campionato e va a prendersi una vittoria importantissima, ai fini della qualificazione ai sedicesimi di Europa League a Poznan. Il gol su punizione magistrale di Josip Ilicic del 42’, infatti, permette ai viola di scavalcare nella classifica del Gruppo I proprio il Lech Poznan e i portoghesi del Belenenses.

 

Partita non bella - Paulo Sousa decide di fare un turn-over contenuto lasciando a riposo, inizialmente, Kalinic e Borja Valero. In avanti Pepito Rossi è supportato da Ilicic e Mati Fernandez. A centrocampo Bernardeschi e Kuba agiscono sulle fasce, in mezzo Vecino e Mario Suarez. Partita non bella allo stadio Miejski We Poznaniu. Poche conclusioni, ritmi non velocissimi. Nei primi minuti, però, sono i padroni di casa a provare a fare la gara. La Fiorentina restituisce i colpi con un grandissimo tiro a giro al 24’ di Mati Fernandez che sfiora il palo, e con Rossi pochi minuti dopo. Per sbloccare la partita, ci vuole un calcio piazzato. E al 42’, ci pensa Ilicic: punizione splendida la sua dai 20 metri della porta difesa da Buric.

 

Qualificazione riaperta - Buona gara per Pepito Rossi, sostituito però da Paulo Sousa dopo un’ora circa di gioco. Al suo posto Kalinic. La squadra di Paulo Sousa non chiude la partita ma gestisce il risultato con grande serenità. Gli unici grattacapi per la difesa viola, arrivano al 74’ (tiro da 20 metri di Hamalainen), e quattro minuti dopo: un missile di Lovrencsis che sfiora il palo alla destra di Sepe. Un grande Ilicic, però, all’83’ chiude i conti. Lanciato in contropiede, anticipa il portiere in uscita e lo batte con uno splendido scavetto. La questione qualificazione, per la Fiorentina si riapre.