
L'Eintracht è l'avversaria dell'Inter degli ottavi di Europa League: le cose da sapere
Unico ottavo tra due squadre hanno vinto nella loro storia la vecchia Coppa Uefa. Hütter ha ereditato la panchina di Kovac e messo in mostra un calcio offensivo e divertente. Record di punti nel girone (18 su 18 come solo il Salisburgo avversaria nel Napoli) e un nome da temere: Luka Jovic, il bomber che in Germania sta battendo anche Lewandowski. Vuoi conoscere meglio l'avversario dell'Inter? Hannover-Eintracht sarà in diretta domenica 24 febbraio su Sky Sport Football alle ore 15.30

Non è andata bene all'Inter, che dall'urna di Nyon pesca i tedeschi dell'Eintracht dando vita all'unico ottavo di finale con due squadre vincitrici del torneo in passato. A Francoforte vinsero la Coppa Uefa nel 1980, mentre i nerazzurri tre volte negli anni Novanta. Spalletti se la vedrà con Adi Hütter, nuovo sulla panchina del club ma già capace di costruire un'ottima squadra.

L'Eintracht è attualmente settima in classifica in Germania ma ha segnato solo meno di quattro squadre in Bundesliga, con un bottino stagionale di 59 centri. La squadra di Hütter è ancora imbattuta nel 2019, anche se cinque partite su sette giocate nell'anno nuovo sono finite in pareggio. Ecco il focus completo sugli avversari dei nerazzurri.

COME SI È QUALIFICATO - Lo scorso anno la vittoria in finale di Coppa di Germania garantì il pass Europa League nonostante l'ottavo posto in Bundes. Quel giorno Niko Kovac battè il suo futuro Bayern Monaco prima di lasciare la panchina Eintracht ad Hütter. Eredità ben raccolta in un girone (con Lazio, Marsiglia - finalista 2018 - e Apollon) dominato e chiuso a quota 18 punti: sei vittorie su sei, e con la bellezza di 17 reti messe a segno.

Dunque l'Eintracht ha eliminato lo Shakhtar nei sedicesimi di finale. Nella dura trasferta in ucraina un 2-2 che li ha visti sempre avanti e rimontati per ben due volte. Nel ritorno secco 4-1 siglato dalla doppietta di Haller e dai gol di Jovic e Rebic: i tre uomini più pericolosi in attacco che hanno messo insieme già 44 gol tra tutte le competizioni.

IN STAGIONE - La classifica di Bundes dice settimo posto, alla caccia di una riconferma in Europa League anche nella prossima stagione. Solo le prime tre (Dortmund, Bayern e Mönchengladbach), più l'Hoffenheim, hanno segnato di più. Ottima la loro fase centrale del girone d'andata ma flessione nelle ultime giocate: la squadra di Hütter ha collezionato quattro pareggi consecutivi e ha vinto solo due delle ultime dieci giocate.

L'ALLENATORE - Adi Hütter ha ereditato la panchina di Niko Kovac, l'ex che ha fatto il grande salto di qualità al Bayern Monaco battendolo immediatamente nella gara d'esordio in Supercoppa con un nettissimo 5-0. Adi, all'anagrafe Adolf, ha iniziato la carriera da allenatore nelle giovanili del Salisburgo, dove ha giocato da calciatore. La sua "promozione" dopo il campionato svizzero vinto con lo Young Boys lo scorso anno.

COME GIOCA - Il modulo prescelto è quello con la difesa a tre, adottato fin da inizio stagione salvo nelle primissime partite di Bundes con la difesa a quattro. Mantra di Hütter è un calcio offensivo e divertente, con sempre tre attaccanti in campo (uno come rifinitore). Sulla destra Danny da Costa è l'inamovibile, e recordman stagionale per minuti giocati. Rode e Hinteregger sono i colpi di gennaio. Davanti sia Haller che Jovic stanno facendo grandi cose, ma occhio anche all'ex Fiorentina Rebic.

IL CAPITANO - La fascia è sul braccio di David Abraham, centrale argentino con passaporto italiano classe 1986. È all'Eintracht dal 2015, ma quest'anno ha già saltato diverse partite per qualche guaio fisico.

LA STELLA - Tutte le attenzioni saranno focalizzate su Luka Jovic, il bomber in prestito. Il cartellino del classe '97 è infatti ancora di proprietà del Benfica, che da due anni l'ha girato ai tedeschi con cui sta facendo meraviglie. Venti gol in trenta partite il suo bottino, capocannoniere davanti a Reus e Lewandowski.

Jovic è un attaccante che ama il gol (e il gol sembra amare lui): molto più abile nella finalizzazione che nella costruzione del gioco; ma i numeri sono dalla sua parte. Tante big d'Europa lo seguono, a maggior ragione dopo il 19 ottobre scorso quando, in Bundes contro il Fortuna Düsseldorf, ha messo a referto la bellezza di cinque gol in 46 minuti, primo nella storia del club a riuscirci e primo in Germania dopo un certo Lewandowski.

IL PUNTO DEBOLE - La difesa, come comprensibile in un calcio votato all'attacco, è dove la squadra di Francoforte potrebbe essere più vulnerabile. Sei, appena, i clean-sheet in stagione. In più zero le vittorie contro le prime quattro della Bundes (Dortmund, Bayern, Mönchengladbach e Lipsia) in sette scontri diretti. Paura delle big?

PRECEDENTI - Quello degli ottavi sarà il primo incrocio nelle coppe europee tra Inter e Eintracht Francoforte. I nerazzurri hanno però perso tutte le ultime quattro sfide contro avversarie tedesche nelle coppe europee (l'ultima col Wolfsburg nel 2015), subendo sempre almeno due gol nel parziale. Dall'altra parte i tedeschi hanno un solo precedente in Europa League contro squadre italiane: nel girone di questa stagione, con due vittorie su due contro la Lazio.

LA STORIA - Il club è stato fondato nel 1899, "Le Aquile" è il soprannome dei calciatori così come lo stemma rappresenta. Nella propria storia un Coppa Uefa vinta nel 1980, così come solitario, nel palmares, è il campionato tedesco, quello del lontano 1959. L'ultima apparizione in Europa (e unica negli ultimi dieci anni) è nel 2014, quando venne eliminato ai sedicesimi di Europa League dal Porto ai rigori. La Coppa di Germania dello scorso anno è l'unico trofeo vinto negli ultimi vent'anni.