Animi tesi tra i Blues alla vigilia della finale di Europa League contro l'Arsenal. Durante la rifinitura, l'allenatore ha perso le staffe con il brasiliano (a sua volta protagonista di un diverbio con Higuain) e ha lasciato il campo scalciando un paio di volte il suo cappellino
Vigilia di Europa League animata per il Chelsea di Maurizio Sarri. E il protagonista è stato proprio l’allenatore italiano, nel mirino della Juve per sostituire Max Allegri sulla panchina bianconera, e pronto a giocarsi la prima grande finale della sua carriera. A 24 ore di distanza dal match di Baku contro l’Arsenal, però, gli animi si sono surriscaldati tra i Blues. Oggetto del nervosismo di Sarri un diverbio con David Luiz durante l’allenamento di rifinitura. A innescarlo un contrasto di gioco tra lo stesso difensore e Higuain, con il Pipita che è intervenuto duro sul compagno e ha provato a chiedergli scusa, ma il brasiliano - con l'aria seccata - lo ha allontanato con una mano. A quel punto è cominciato lo scontro con il suo allenatore: l’ex allenatore del Napoli ha lasciato con rabbia il terreno di gioco, gettando a terra e scalciando un paio di volte il suo cappellino prima di dirigersi negli spogliatoi. Episodio particolare e non facile da gestire a un solo giorno dalla partita dell’Olympic Stadium, in controtendenza rispetto alle ultime dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dallo stesso manager dei londinesi. “Amo i miei giocatori” aveva detto, ma il centrale brasiliano gli ha fatto perdere le staffe nell’ultima seduta di allenamento prima della sfida ai Gunners. Una battuta a cui David Luiz, nella sua conferenza stampa con i giornalisti, aveva risposto con un sorriso e con queste parole: "Ma vi ha detto che ama più voi di noi?”. Segnali di una rottura tra le parti? Curioso, inoltre, che proprio lo stesso giocatore pochi giorni fa aveva definito “un grande uomo, umile e sognatore” il suo allenatore. Una discussione che Sarri dovrà essere bravo a risolvere e archiviare al più presto, per arrivare a giocarsi lucidi e concentrati il grande obiettivo stagionale: la vittoria dell’Europa League, trofeo che il Chelsea ha già conquistato nella stagione 2012-13.
Il motivo del nervosismo di Sarri
In realtà l'irritazione di Sarri sarebbe dovuta ad altro: non si aspettava che l'ultimo allenamento fosse integralmente aperto alle telecamere, come da protocollo Uefa. A livello di immagine non ne esce benissimo l'allenatore del Chelsea, a poche ore dalla partita più importante della carriera, salvo colpi di scena l'ultima sulla panchina dei Blues, nonostante il contratto triennale firmato l'estate scorsa. Ancora 90 minuti (al netto di supplementari e rigori) e poi sapremo. Se sarà lui a raccogliere l'eredità di Allegri sulla panchina della Juve.