Lukaku, cosa significa l'esultanza dopo il gol in Europa League al Feyenoord

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L'attaccante della Roma, dopo l'1-1 siglato in Europa League, ha esultato tappandosi la bocca con una mano e puntandosi l'altra alla tempia: un gesto per chiedere lo stop al genocidio nella Repubblica Democratica del Congo, Paese di cui è originaria la madre e segnato dalla guerra e da una profonda crisi umanitaria

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Una mano sulla bocca, l'altra puntata a mo' di pistola sulla tempia. Questa è l'ultima esultanza mostrata da Romelu Lukaku dopo la rete del pari siglata a Rotterdam, contro il Feyenoord. Un'esultanza non certo casuale, ma con un significato profondo, come sempre fatto nei festeggiamenti post gol dal centravanti belga. In quest'occasione il classe 1993 ha imitato lo stesso gesto che avevano eseguito i giocatori della Repubblica Democratica del Congo nella recente semifinale di Coppa d'Africa. E, infatti, il riferimento è proprio al Paese africano, travolto da violenze, scontri tra governo e ribelli e una crisi umanitaria che coinvolge milioni di persone. Lukaku ha origini congolese per via della madre e ha voluto ribadire il suo messaggio anche sui social: "REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO LIBERA! STOP SUL GENOCIDIO!".

Cosa sta succedendo in RD Congo

Da anni va avanti nel Paese una guerra civile che si è intensificata nelle ultime settimane e riguarda in particolare l'area nord-orientale, dove il gruppo ribelle M23 combatte contro l'esercito nazionale. L'area degli scontri si concentra sulla zona attorno a Sake, uno snodo cruciale per raggiungere Goma, la capitale del Nord Kivu. Una guerra sostenuta e finanziata dal vicino Ruanda, secondo l'ONU, per accaparrarsi un territorio ricco di risorse minerarie e che ha portato alla migrazione di milioni di profughi nel corso degli anni e a un bilancio di 6 milioni di morti sempre secondo i report delle stesse Nazioni Unite dal 1998 a oggi.

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