Roma-Milan, Rosella Sensi: "Non pensare all’andata. De Rossi? Si vedeva già che…"
ROMAAlla vigilia del ritorno dei quarti di finale di Europa League tra Roma e Milan, ai microfoni di Sky Sport è intervenuta anche l’ex presidentessa Rosella Sensi. "De Rossi l’ho visto crescere e migliorare nel tempo, è importante per tutti i romanisti". Sul match dell’Olimpico: "Bisogna partire come se non avessero vinto già la partita d’andata"
"Daniele De Rossi l’ho visto crescere e migliorare nel tempo, ma lo sta ancora facendo e questo è importante per tutti i romanisti". Queste le parole di Rosella Sensi, ex presidente della Roma, ai microfoni di Sky Sport alla vigilia del match tra i giallorossi e il Milan nel ritorno dei quarti di finale di Europa League. "Ha sempre avuto un carattere chiaro e visibile fin da quando ha iniziato a giocare, è una grande soddisfazione vedere come si comporta anche fuori dal campo", ha detto dell’attuale allenatore della Roma". Poi aggiunge: "Già da giocatore dimostrava una certa predisposizione, aveva doti che adesso si riflettono nella gestione della squadra. Aneddoti? Sono tanti, una volta abbiamo discusso, avevo ragione io e allora l’ho rincorso per dirgli che quella volta sbagliava lui…era bello tosto".
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"Milan? Verranno a Roma per ribaltare il risultato"
Sul match di Europa League tra Roma e Milan: "È importantissimo il risultato dell’andata, ma devono ripartire come se non avessero già vinto anche perché il Milan verrà a Roma per ribaltare il risultato". Sull’episodio Ndicka: "Si tratta di vita, di salute, credo sia stato normale sospendere la partita e concentrarsi su un ragazzo che in quel momento non si sapeva cosa avesse. Il calcio ha bisogno di messaggi di unità, faccio un plauso all’Udinese".
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"Roma una big d'Europa"
Sull'attuale squadra: "Mi piacciono Pellegrini, Lukaku, Dybala, El Shaarawy ma anche Svilar. Purtroppo i romani sono sempre meno, ma non è colpa della Roma, è colpa del sistema calcio che porta ad avere sempre più stranieri. In questi ultimi anni però il livello di empatia è altissimo, è un piacere andare allo stadio rispetto alla precedente proprietà. Roma pervade di questa romanità anche gli stranieri". Sulla nuova dimensione europea della Roma: "La Roma negli ultimi anni è diventata una big in Europa, lo dimostrano le due finali una delle quali vinta agli ordini di mister Mourinho, la Roma si è rimessa in gioco negli ultimi anni con l’attuale proprietà facendosi notare sempre di più. Se soffro più adesso o prima? Quando si è tifosi si soffre e basta".
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"Presidenti come mio padre oggi non ce ne sono più..."
Sulla Roma quando il presidente era papà Franco Sensi e le nuove proprietà straniere: "Fermo restando che io credo che il calcio si evolva a pari passo con la società, sono situazioni naturali perché oggi i mecenati non esistono quasi più. Io ringrazio e stimo l’attuale presidenza, ma il ricordo di mio padre mi porta ad un ricordo di immenso amore. Lui il giorno che abbiamo vinto lo scudetto disse “ce l’abbiamo fatta, li ho fatti contenti”, il suo primo pensiero era per la Roma". Poi un aneddoto sulla sua presidenza: "Se chiedevo la formazione quando ero presidente? No, mai…la curiosità era tanta, ma mio padre mi ha sempre insegnato che la gestione della partita va lasciata all’allenatore che deve essere libero e sereno. Se ne parlava dopo".