L'ultima Coppa Uefa "italiana": dove sono oggi i giocatori del Parma 1999
Stasera a Budapest la Roma proverà a infrangere il tabù italiano dell'Europa League. Nessuna squadra della Serie A l'ha mai vinta con la nuova denominazione. L'ultima vittoria risale al secolo scorso, quando si chiamava ancora Coppa Uefa, con il trionfo del Parma nel 1999. Cosa fanno ora i giocatori e l'allenatore di quella squadra: ci sono mister e dirigenti, attivisti, macchinine radiocomandate, golf, attori e imprenditori. Solo uno gioca ancora
- Nestor Sensini, Lilian Thuram, Paolo Vanoli, Alain Boghossian, Juan Sebastian Veron, Dino Baggio, Gianluigi Buffon. In basso da sinistra: Enrico Chiesa, Fabio Cannavaro, Hernan Crespo, Diego Fuser. Finale della Coppa Uefa 1998-99. Il Parma batte 3-0 il Marsiglia e conquista la coppa
- Ecco cosa fanno ora questi giocatori:
- L'esordio era arrivato nel 1995, il soprannome "Superman" e le magie tra i pali già una realtà. Ieri come oggi è sempre al Parma e neanche la maglietta è cambiata!
- Uno dei gioielli di quel Parma, campione in campo e anche fuori. Fin dal ritiro si è impegnato in prima linea nella lotta contro il razzismo. Attivista, già ambasciatore Unicef e scrittore.
- Il capitano. L'uomo che alzò per primo la coppa e leader della difesa. Nel 2006 ha iniziato la sua carriera da allenatore, alternata con quella di direttore sportivo (come ai Newell's Old Boys). L'ultima esperienza è stata nuovamente in panchina coi cileni dell'Everton. Attualmente è senza squadra
- Un Parma di stelle. E di attuali allenatori. Anche Cannavaro ha legato il suo presente alla panchina, l'ultima avventura in Serie B con il Benevento
- È stato allenatore in Eccellenza, ma soprattutto coltiva da anni la grande passione per le macchinine radiocomandate, trasformata in un lavoro: ha costruito un miniautodromo che ormai gestisce da diverso tempo. Appassionato anche di footgolf, una fusione tra calcio e golf
- Dopo una parentesi alla guida delle giovanili del Padova ha collaborato con le giovanili del Montebelluna, poi è uscito dal mondo del calcio. Ha fatto l'attore teatrale ("solo una parentesi per beneficenza in paese") ma il vero hobby "è correre in pista con le macchine" - come raccontato in un'intervista al Corriere del Veneto
- Nel 2008 ha fatto il vice di Domenech nella nazionale francese. E oggi? Come scrive lo stesso Boghossian su Instagram, è opinionista sportivo e coltiva il golf come grande passione
- Dopo il calcio giocato, una lunga in carriera in panchina. Collaboratore tecnico di Conte nello staff dell'Inter, la prima avventura da capo allenatore è stata in Russia, allo Spartak Mosca, con cui ha vinto la coppa nazionale. Durante questa stagione è subentrato sulla panchina del Venezia, condotto al primo turno dei playoff
- Uno dei campionissimi di quel Parma e tra i più utilizzati da Malesani in stagione. Da anni - dopo una prima parentesi in panchina - è il vicepresidente dell'Estudiantes
- Diciotto gol in quel 1998-99, con timbro anche nella finalissima. Per lui solo una breve parentesi in panchina (Allievi Nazionali e Primavera Samp tra il 2012 e il 2015). Oggi è responsabile tecnico del Centro Federale Territoriale di Firenze, un programma di valorizzazione del calcio giovanile promosso dalla Figc in varie zone d'Italia
- Mattatore assoluto di quella stagione: ventotto gol totali. Il primo nella finalissima contro il Marsiglia. Dopo il calcio giocato ha iniziato ad allenare proprio a Parma, nel 2014-15 con la Primavera. Oggi guida l'Al-Duhail in Qatar, con cui è primo in classifica
- Genio e sregolatezza, anche dopo il ritiro: quando si sposta dalla sua fattoria di Tulua gira per il mondo raccontando la grande Colombia degli anni Novanta. Oggi è anche proprietario del marchio di profilattici "Condoms Tino" e ha fondato la sua squadra dilettantistica, il "Club Atletico Faustino Asprilla". E poi vino, sponsorizzazioni varie e un messaggio su tutti sulla sua pagina Instagram: "Vivo una vita molto felice"
- Oggi, come raccontato tempo fa a Il Posticipo, gestisce un’azienda agricola in Argentina che produce cereali, soia e mais. E ha insegnato nelle scuole calcio negli Usa
- Dopo il ritiro ha svolto vari ruoli dirigenziali, poi è stato collaboratore nello staff di Massimo Oddo al Perugia, al Pescara e alla Spal. Tra le passioni l'immancabile padel
- Dopo l'addio al calcio (proprio nel Parma), Benarrivo ha completamente cambiato campo (nonostante il corso da allenatore a Coverciano nel 2012 insieme ad attuali mister come Inzaghi e Cannavaro), rientrando nella sua Brindisi e diventando imprenditore edile
- Ha chiuso carriera da calciatore nel 2001 e iniziato poco dopo quella da allenatore. Diverse squadre in carriera tra B, un'esperienza in Slovenia, Lega Pro e facendo ripartire proprio il Parma nel 2015-16 dopo la retrocessione in serie D. L'ultima esperienza al Felino, in Eccellenza, conclusa lo scorso dicembre
- Si è occupato per anni della scuola calcio del Milan, organizzando i Camp estivi della società rossonera per i piccoli calciatori. Ha occupato anche il ruolo di vice-presidente della Massese, la squadra della sua città e quella in cui ha esordito tra i professionisti
- Tra chi giocò almeno un minuto in quella stagione targata 98-99, alcuni hanno lasciato il mondo del calcio come Guardalben, Sartor e il giovane Saliou Lassissi. Mentre l'altrettanto ragazzino del tempo Gianluca De Angelis ha giocato fino al 2021. Altri invece sono rimasti vicini al pallone: Stanic fa l'osservatore, Orlandini ha fatto l'allenatore, Longo è collaboratore tecnico nel Padova e Giunti ha da poco allenato i giovani del Milan
- E poi lui, l'uomo al comando di quella squadra. Ha ormai annunciato l'addio definitivo al mondo del calcio dopo l'ultima esperienza in panchina al Sassuolo, nel 2014. Ora produce vino grazie alla sua azienda a Trezzolano, in provincia di Verona