Nazionale, Sacchi su Balotelli: "L'intelligenza conta più dei piedi". Dura replica di Raiola

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Così l'ex Ct nei confronti dell'attaccante azzurro dopo la partita di Nations League contro la Polonia. E non risparmia critiche alla selezione Under 21. Immediata la risposta di Raiola su SuperMario: "Sacchi non ha né intelligenza, né classe"

COSA VA E COSA NON VA NELL'ITALIA DI MANCINI

"Balotelli? Il calcio è uno sport di squadra, e anche se solo giochi a tennis quando il tuo compagno se ne va dove pare a lui, cosa dici e cosa fai?..". Arrigo Sacchi, a Radio Deejay, commenta duramente la prestazione dell'attaccante azzurro contro la Polonia, e nel rispondere alla domanda se al numero 9 non siano state concesse già troppe opportunità, risponde ancora più duramente. "Bisogna avere poche idee ma chiare: il calcio è uno sport di squadra, e l'intelligenza conta più dei piedi. Quindi, per prima cosa devo andare a prendere giocatori che abbiano intelligenza. Poi - ha aggiunto l'ex Ct - serve generosità, passione, professionalità. Tutti hanno la macchina, ma per farla muovere serve la benzina; e nel calcio la benzina è l'intelligenza, la passione, la professionalità. Ecco, diciamo che basta lo spirito di squadra: già quello ti fa essere una persona degna".

La dura risposta di Raiola

Ed è arrivata puntuale la risposta di Mino Raiola, agente di SuperMario: "L'intelligenza non serve solo nel calcio ma anche nella vita. Con le sue parole ha chiaramente dimostrato di non avere né intelligenza, né classe. Non capisco perche stiano a sentire uno che alla fine vive di credito per aver guidato una squadra così forte, il Milan, che vinceva da sola. Sacchi deve solo ringraziare Berlusconi e pensare alla finale persa con la Nazionale perché quella squadra doveva vincere il Mondiale e lo ha perso lui. Dopo il Milan non ha più vinto da nessuna parte e non ha diritto di dare lezioni. Per il resto mi sembra che quello che ha dichiarato oggi su Mario confermi quello che dicono su di lui da un po' di tempo. E' fuso… E mi fa solo pena".

Sull'Under21

Sacchi è stato molto critico con tutto il calcio italiano, compresi i giovani per i quali l'attuale ct Roberto Mancini ha reclamato più spazio. "L'altro giorno ho visto la partita dell'Under 21 - il suo commento - I giocatori hanno avuto un atteggiamento vergognoso, presuntuosi, arroganti. Spesso nel calcio i veri nemici non sono gli avversari, siamo noi stessi". "Questo - ha anche detto Sacchi - è un Paese in cui pur di vincere si venderebbe l'anima al diavolo: non si fa differenza tra una vittoria meritata e una poco meritata. E invece quella poco meritata porta poco futuro dentro di sé". E sulla Federcalcio: "Ho sempre pensato che un club, e in questo caso la Federazione, con le sue idee e la sua visione, conti più della squadra e dell'allenatore, come la squadra conta più del singolo. Invece questo è un Paese in cui il singolo conta di più: e la Federazione non impone regole perché si cerca il potere più che un progetto utile al calcio. Cerchi di non farti mai nemici, accontenti tutti cosi' non accontenti mai nessuno".