Italia, Bonucci: "Questa Nazionale è come un club. Faremo un grande Europeo"

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Il capitano azzurro alla vigilia del match contro il Liechtenstein: "È cambiato tutto rispetto al passato. Prima avevamo sempre doppie sedute, ora Mancini ci permette di staccare quando è possibile. Siamo più una squadra che una selezione. Faremo un grande Europeo

L'Italia è qualificata ad Euro 2020 grazie alle sue sette vittorie su altrettante partite. Applausi per i giovani ma anche per coloro che li guidano grazie alla propria esperienza. Fra questi c'è sicuramente Leonardo Bonucci, che con la Grecia ha toccato quota 92 partite con la maglia azzurra. E' il capitano, ha la fascia stretta intorno al braccio e le 100 presenze non sono poi così lontane: "Ma non ho chiesto al mister di farmi tagliare presto questo traguardo", ha scherzato nella conferenza stampa della vigilia. Il prossimo avversario, infatti, si chiama Liechtenstein e Mancini potrebbe cambiare tanto per concedere spazio a chi fin qui ne ha avuto meno degli altri. Romagnoli però non sta benissimo, motivo per cui Bonucci potrebbe comunque scendere in campo dal 1': "Ci sono tanti giovani che hanno qualità - ha spiegato - a loro consiglio di restare semplicemente loro stessi. Se sono qui, è perché ne hanno la qualità. Serviranno ragazzi capaci di sostituire chi fra noi lascerà la Nazionale nel corso degli anni. Io dal canto mio sono sempre pronto. Juve, Milan e Nazionale, ormai mi conoscete". Il centrale della Juventus è il capitano, colui che ha tante battaglie sulle gambe e che può spiegare meglio di altri le differenze rispetto al passato: "Questo gruppo sembra un club e non una selezione. Prima c'erano molte doppie sedute e una sola serata libera. Ora, invece, ogni volta che ci ritroviamo è come se stessimo insieme ogni giorno. Questo ci aiuta ad essere più sereni e ad apprezzare di più il tempo che trascorriamo in Nazionale. E' uno scambio equo, in cui noi diamo tutto sul campo e Mancini ci permette di staccare due ore con la testa quando c'è la possibilità". 

"Pronti per fare un grande Europeo"

La squadra è giovane dunque, ma non per questo meno agguerrita: "Un talento può essere anche un bravo ragazzo, dipende dalla sua testa - ha spiegato Bonucci - ci sono talenti ma anche regole da rispettare. Funziona così quando si sta in un gruppo che ti permette di crescere. Vale per i vecchi e per i più giovani, vale per tutte le squadre, non solo in Nazionale. Se segui le regole, fai bene a te stesso e al gruppo". Adesso c'è grande curiosità nei confronti delle big per capire quanta distanza ci sia: "Ci possiamo sentire un gradino sotto, ma poi in campo c'è la consapevolezza di essere alla pari. Il gap si ridurrà, lo abbiamo dimostrato quando abbiamo affrontato per esempio il Portogallo in casa nostra. Saremo pronti per fare un grande Europeo, siamo sulla strada giusta". Chiosa finale su quanto sta accadendo in Siria e sulla gara fra Francia e Turchia, che secondo alcuni andrebbe rinviata: "Dire che la guerra fa male a tutti è scontato. Ognuno è libero di pensarla come crede, ma per me la politica e lo sport devono restare due mondi separati: lo sport è divertimento, unione, passione. Lo sport è esempio e non è corretto che questi due mondi finiscano per mescolarsi".