Italia, Mancini: "I centravanti per Europeo già decisi. Balotelli? Spiace vederlo così"

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Il ct della Nazionale è intervenuto a SportLab, la maratona digitale promossa da Corriere dello Sport e Tuttosport

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Roberto Mancini guarda con fiducia al prossimo Europeo: "Manca da tanti anni all'Italia, se migliorassimo ancora in questi mesi possiamo giocarcela – ha detto il ct azzurro, ospite di Sportlab, l'evento che celebra i 75 anni di Tuttosport e Corriere dello Sport -. Voglio vincere l’Europeo anche per prendermi una rivincita con la maglia azzurra. Anche se ci sono squadre molto forti. La Francia ha giocatori molto bravi e giovani, anche la Spagna sta tornando con altri giovani”. “Il gruppo sarà più o meno questo – ha spiegato il Mancio -, i centravanti sono già decisi, a meno che non venga fuori uno Schillaci all’ultimo. Immobile e Belotti sono amici e li alterno anche per risparmiare le energie. Poi ci sono anche Caputo, Lasagna. Tutti bravi ragazzi e sempre disponibili”

 

"Zaniolo torna a marzo"

Il Ct ha poi regalato una coccola a Zaniolo, che sta recuperando dal secondo infortunio al crociato del ginocchio: "Se proprio doveva succedere, meglio sia stato a settembre così ha tempo per recuperare. Penso che per le gare di marzo sarà pronto. E’ giovane, integro, non credo ci saranno problemi a portarlo all’Europeo

"Mi spiace vedere Balotelli così"

"Gli voglio bene, l'ho visto crescere e mi dispiace molto che non trovi squadra – ha spiegato Mancini -, anche perché a 30 anni sarebbe ancora nella maturità calcistica, ma spero sempre che gli possa accadere qualcosa di positivo. Giocare a calcio è una fortuna, bisogna cercare di sfruttare questa occasione perché le carriere durano poco. A parte Ibra…"

"Il Covid sta distruggendo anche il calcio"

"Speriamo che il Covid-19 finisca presto, non se ne può più – si è sfogato il ct della Nazionale -. Ci vorrà tempo per rialzarsi, tra poco sarà più di un anno che gli stadi sono vuoti e i club hanno bisogno dei soldi del botteghini. Ma penso che si potrebbe fare entrare più gente negli stadi: se possono stare in mille in un settore, allora si possono aprire più settori. E non capisco come facciano a definire essenziali alcune attività e altre meno: per me lo è il calcio, perché è il mio lavoro, così come per chi ha un bar o chi vende i giornali. E non dimentichiamoci che nel calcio lavorano tantissime persone con stipendi normali, non ci sono solo allenatori e giocatori".

“Scudetto, occhio al Napoli”

"Gli stadi chiusi aiutano le squadre meno blasonate e possono rendere più equilibrata la corsa scudetto. Il Milan sta facendo bene, così come dopo il lockdown. Chi vince? Presto per dirlo. Anche il Napoli, con qualche acquisto, è una squadra forte e competitiva”