Mister Condò, tre puntate speciali per gli Europei. Protagonisti Toldo, Prandelli e Conte

da stasera

Torna Mister Condò in versione speciale, con Francesco Toldo, Cesare Prandelli e Antonio Conte, per raccontare tre epiche partite degli Azzurri agli Europei. Si parte con Olanda-Italia ad Euro 2000: in onda su Sky Sport Uno da mercoledì 9 giugno alle 20.30

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Tre appuntamenti speciali con la nuova produzione originale firmata Sky Sport. Paolo Condò torna con tre puntate dedicate agli Europei, in onda da stasera su Sky Sport Uno e NOW (disponibile on demand e su Sky Go, anche in versione podcast su skysport.it.

Si parte con Olanda-Italia ad Euro 2000, incredibile lotteria dei rigori Azzurri, per una volta vittoriosa grazie allo strepitoso Francesco Toldo, il protagonista dello speciale racconto di Paolo Condò in onda su Sky Sport Uno da mercoledì 9 giugno alle 20.30.

"Conoscevo le mie potenzialità, mi sentivo forte come lo sono stato in tanti anni di calcio. È stato proprio dimostrare chi sei, al momento giusto. Io sono stato felice e contento di essere arrivato vicecampione d'Europa e spero che l'Italia arrivi adesso ad essere campione quanto prima". Francesco Toldo.

 

Con gli occhi di un ragazzino, oggi come 21 anni fa. Così Francesco Toldo ci accoglie aprendoci le porte della sua casa di Padova, per rivivere insieme quella leggendaria partita dell’Italia, la semifinale europea, disputata all’Amsterdam Arena, non ancora Johan Cruijff Arena, il 29 giugno del 2000.

Toldo

"Era l’estate del nuovo millennio- racconta Paolo Condò- e andava in scena Belgio e Olanda 2000, il primo Europeo di calcio in condominio: e se generalmente le squadre dei Paesi ospitanti sono quelle un po’ più difficili da battere, siccome noi Italiani siamo nati con la camicia, nel corso di quel torneo ci sarebbe toccato di incontrarle entrambeEra successo anche che le due figurine più importanti della squadra azzurra, il portiere e il centravanti, fossero cadute una dopo l’altra, a distanza di pochi giorni, vittime di infortuni. Non gravissimi: ma la mancanza del tempo per guarire li rendeva sportivamente definitivi.

 

Il primo ad arrendersi era stato Christian Vieri, bomber emerito dell’Inter e della Nazionale, bloccato da uno stiramento alla coscia in un inutile spareggio di fine stagione col Parma. Brutta botta, e non era neanche finita: a una settimana dal debutto, nell’ultima amichevole contro la Norvegia a Oslo, Gigi Buffon, s’era rotto una mano nel tentativo di intercettare il colpo di testa vincente di John Carew. Fuori lui, dentro un portiere già rodato ai cambi in corsa emozionanti, fin dal suo debutto in Azzurro: Francesco Toldo, l’attore protagonista di Olanda – Italia, il film del 29 giugno 2000, che insieme a lui vi stiamo per raccontare. 

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In quella squadra c’erano due grandi star come Totti e Del Piero, amici più che rivali. La difesa era ai suoi massimi storici con Cannavaro, Nesta e Maldini. Il velenoso finale di campionato, poi, favorevole alla Lazio dopo il famoso nubifragio di Perugia, aveva ha aumentato a dismisura la voglia di rivincita di Conte, Pessotto, Iuliano, e Pippo Inzaghi. Poi c’erano Zambrotta, Di Livio, Delvecchio e Gigi Di Biagio, solo per citarne alcuni".

Toldo: "Un gruppo di amici cresciuti insieme"

"Di quella Nazionale ricordo che doveva riconquistare la fiducia degli Italiani e lo ha fatto immediatamente, perché eravamo veramente un gruppo di giovani e amici cresciuti nel tempo insieme. Tutti della stessa generazione, ci si conosceva molto molto bene. C'era molta concorrenza, soprattutto a livello di Inter, Juventus, Milan: aiutava anche a crescere dal lato tecnico. Fu una Nazionale amata. In quel momento della nostra carriera dovevamo far vedere fin da subito chi eravamo e non potevamo aspettare la sberla per reagire, ma se non hai un gruppo unito, non vai da nessuna parte". Francesco Toldo

Toldo

E pensare che Toldo, per quell’Europeo, non era neppure il portiere titolare. Dall’esordio di Spalato nel 1995 all’Europeo del 2000, Francesco in Nazionale si era visto poco come titolare tra i pali. Pur essendo sempre convocato, infatti, fra il ritorno di Peruzzi, il rilancio di Pagliuca e l’irresistibile ascesa di Buffon, era sempre spinto ai bordi della panchina.

"Quel giorno a Oslo- narra Condò nello speciale- quando Zoff gli ordina di entrare al posto di Gigi, siamo appena alla settima presenza. Ah già, perché dimenticavo di dirvi che il commissario tecnico degli Azzurri è Dino Zoff. Un monumento nazionale campione del mondo nell’82, ma anche d’Europa nel 1968, il numero uno dell’unica Italia capace di vincere il torneo continentale. Insomma, uno che di portieri ci capisce".

Zoff era un allenatore che, dopo aver passato una prima vita a impedire i gol, aveva impostato la seconda al contrario, divertendosi a combinare assieme i giocatori di classe, se attaccanti meglio. Un altro c.t. probabilmente avrebbe perso tempo a piangersi addosso per i forfait di Buffon e Vieri, due alibi perfetti se l’Europeo fosse andato male, ma Zoff no, non era il tipo. E per Toldo fu un vero punto di riferimento, uno da cui imparare. 

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Toldo: "Altri Ct non capiscono niente di portieri..."

"Gli altri Ct non capiscono niente di portieri. Chi non ha fatto il portiere non può giudicare. Chi lo ha fatto, come Zoff, quando dice una cosa è sacrosanta. Lui ne diceva poche di osservazioni, perché è molto ingombrante, era molto ingombrante come figura all'interno del nostro spogliatoio. Però quando faceva l'osservazione… era vera, non c'era niente da dire, se non: sì, è vero mister, cercherò di migliorare"Francesco Toldo.

 

Zoff schiera Toldo in porta. Cannavaro, Nesta e Iuliano. Zambrotta sulla fascia destra, Maldini sulla sinistra. Albertini e Di Biagio in mezzo al campo con Fiore leggermente più avanzato. In attacco Inzaghi e Del Piero, che vince a sorpresa il ballottaggio con Totti. Il romanista non è contento, ma non lo dà a vedere. Ma come si affronta la vigilia di partite simili?

 

La partita immaginata la sera prima

"Mi dovevo sposare una settimana dopo e guardavamo i dettagli del matrimonio, un po’ come scaccia stress. Mi piace ricordare che al telefono con il mio amico Alberto, abbiamo ragionato istintivamente sull'andamento della partita del giorno dopo e insieme ci siamo convinti che io avrei parato tutto. Guardavo il CD delle partite, su e giù col il cursore. Ero preparato a eventuali calci di rigore. Mi è andata bene, perché ci vuole sempre un po’ di fortuna. Per me è stato divertente, perché me la sono immaginata la sera prima…". Francesco Toldo.

 

"Ora dovete pensare - conclude Condò- ai dieci anni precedenti, o meglio agli ultimi tre Mondiali. Nel 1990 eravamo usciti in semifinale dall’Argentina, ai rigori. Nel 1994 avevamo perso la finale col Brasile, ai rigori. Nel 1998 eravamo stati eliminati nei quarti dalla Francia, ai rigori. A Parigi l’ultimo ad aver sbagliato era stato Gigi Di Biagio, e quando Zoff gli chiede se se la sente di riprovarci, lui medita un attimo e poi accetta. Però tiro il primo, altrimenti mi mangio l’anima nell’attesa…Parte subito verso il dischetto, serio, deciso. Poi abbassa la testa sul pallone, e lo scaglia vicino all’incrocio dei pali. Un grande rigore".

Di Biagio

Dopo l’1-0 siglato da Di Biagio, Toldo parò a De Boer il secondo rigore della giornata. Su sei rigori calciati, l’Olanda riuscì a segnarne soltanto uno. Dopo De Boer, fu la volta di Stam, ma la psicologia dei rigori olandesi si era ormai rovesciata, e mentre Francesco Totti si divertiva a segnare a van der Sar il più irriverente e preannunciato tra i “cucchiai” che un portiere possa mai subire, Toldo aspettava uno dopo l’altro gli avversari terrorizzati all’idea di affrontarlo. L’ultima vittima fu Bosvelt, poi spazio soltanto alla corsa degli azzurri ad abbracciare il loro eroe. Il nostro eroe.

La vita è un cerchio

"Mi piace vedere i portieri quando esultano per una grande parata. La vita è questa, è un cerchio. Delusioni oppure grandi vittorie. Fai le somme e alla fine speri che siano più le vittorie che le delusioni, ma non è un caso che un ragazzo come me sia arrivato in Nazionale e sia arrivato a fare una partita del genere, dove si sono accorti tutti di chi ero. È perché l'ho voluta quella partita". Francesco Toldo

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Mister Condò - Speciale Europei: tre puntate da non perdere

Paolo Condò rivive da cronista tre grandi partite della nostra Nazionale agli Europei, attraverso le immagini e le voci di tre dei protagonisti principali. In onda sui canali Sky Sport e disponibili on demand. Anche in versione podcast.

 

  • Ep.1 - Mister Condò, Olanda-Italia 2000: dal 9 giugno alle 20.30 su Sky Sport Uno. Francesco Toldo e Paolo Condò rivivono il film di Olanda – Italia de 29 giugno 2000, una delle partite più incredibili della storia degli Azzurri all’Europeo di calcio.

 

  • Ep.2 - Mister Condò, Germania-Italia 2012: dall’11 giugno alle 19.00 su Sky Sport Uno. Cesare Prandelli e Paolo Condò rivivono il film di Germania – Italia del 28 giugno 2012 e “Attenti a quei due”, la strana coppia dell’Europeo: Antonio Cassano e Super Mario Balotelli.

 

  • Ep. 3 - Mister Condò, Italia-Spagna 2016: dal 16 giugno alle 23.45 su Sky Sport Uno. Antonio Conte e Paolo Condò rivivono il film di Italia-Spagna del 27 giugno 2016, agli ottavi di finale della penultima edizione continentale. Un’incontenibile gioia di vincere.