Europei, no UEFA alla maglia dell'Ucraina e chiede di cambiarla: riferimento alla Crimea

il caso
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"Slogan di natura politica che deve essere ritirato in vista delle partite ufficiali". È la nota della Uefa inviata all'Ucraina per modificare la divisa da gioco per Euro 2020 che fa riferimento alla Crimea, penisola che la Russia ha annesso ai suoi territori nel 2014. Ma la federcalcio ucraina non cede: "Colloqui in corso a Roma con i rappresentanti Uefa, lo slogan è da tempo un tradizionale saluto per i nostri tifosi in tutti gli stadi e in tutte le partite dell'Ucraina"

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Alla vigilia dell'inizio degli Europei è scoppiato un caso attorno alla maglia dell'Ucraina. La Uefa, infatti, ha imposto una modifica dell'uniforme ucraina, considerata "politica" per il suo riferimento alla Crimea con la menzione "Gloria ai nostri eroi" che ha suscitato le proteste della Russia. "Lo slogan è chiaramente di natura politica e deve essere ritirato in vista delle partite ufficiali della Uefa" hanno fatto sapere da Nyon, come riferisce l'AFP. L'esordio dell'Ucraina è previsto per il 13 giugno, ore 21.00, ad Amsterdam contro l'Olanda.

Il conflitto politico

La Crimea è stata teatro di un'aspro conflitto a fuoco nel 2014 quando la penisola è stata annessa alla Russia che la considera una parte integrante del proprio stato. Una decisione non riconosciuta dalla maggior parte della comunità internazionale. Da Mosca è arrivata una reazione ufficiale, attraverso una lettera della Federcalcio russa indirizzata alla Uefa non appena l'Ucraina ha reso nota la maglia con la sagoma del Paese che include anche la Crimea, chiedendo provvedimenti per lo slogan politico. Reazione che è arrivata con la richiesta alla Federcalcio ucraina di modificare l'uniforme da gioco. 

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La Federcalcio ucraina non cede

'Gloria all'Ucraina! Gloria agli eroi!'. Si conclude proprio con lo slogan che la Uefa ha ordinato all'Ucraina di rimuove dalle proprie maglie all'Europeo, un post su Facebook del presidente della federcalcio di Kiev, Andrii Pavelko, che spiega di essere "volato questa mattina con urgenza a Roma, dove sono in corso colloqui con i rappresentanti della Uefa". Pavelko sottolinea che lo slogan è "da tempo un tradizionale saluto per i nostri tifosi in tutti gli stadi e in tutte le partite dell'Ucraina. E' il calcio ed è per questo che era stato approvato dalla Uefa". "La federazione ucraina ha sempre rispettato i principi sportivi internazionali", aggiunge il presidente, promettendo aggiornamenti "sull'andamento delle trattative".