Olanda-Rep.Ceca, Wijnaldum: "In caso di razzismo a Budapest potrei uscire dal campo"

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Il centrocampista olandese parla dal ritiro dell’Olanda a poche ore dalla sfida degli ottavi tra la sua Nazionale e la Repubblica Ceca in programma domenica a Budapest: "Penso che l’Uefa debba proteggerci e, nel caso, intervenire per fermare la partita. Comunque non scarto la possibilità di lasciare il campo se domenica succederà qualcosa"

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"Penso che l'Uefa debba proteggerci e, nel caso, intervenire magari fermando la partita. Questa responsabilità non deve competere ai giocatori. Comunque non scarto la possibilità di andarmene dal campo se domenica succederà qualcosa". Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa dal ritiro dell’Olanda Georginio Wijnaldum. Domenica, la Nazionale allenata da Franck De Boer sarà impegnata nella sfida degli ottavi di finale contro la Repubblica Ceca a Budapest. Le parole del capitano olandese arrivano in risposta a un commento sugli atti razzisti nei confronti di Mbappé nel corso di Ungheria-Francia. "Comunque spero che questo mio gesto non sia necessario", ha aggiunto.

La fascia "One love"

 

Wijnaldum ha poi parlato della sua iniziativa, che aveva annunciato via social, di mettersi al braccio domenica una fascia con la scritta "One Love" in appoggio alla causa della comunità Lgbt. "Utilizzerò quella fascia – ha spiegato - perché noi della nazionale olandese vogliamo sottolineare che difendiamo ogni tipo di inclusione e siamo assolutamente contro qualsiasi forma di discriminazione ed esclusione. Con questo mio gesto, condiviso da tutti i compagni, vogliamo solidarizzare con tutti coloro che si sentono discriminati in ogni parte del mondo". Intanto, sempre dal ritiro della nazionale olandese, lo staff medico ha annunciato che è già finito l'Europeo dell'attaccante Luuk de Jong, che si era infortunato a un ginocchio in allenamento e non potrà essere recuperabile prima della fine del torneo (11 luglio).